
BARDONECCHIA – In merito al botta a risposta tra il ministro Musumeci e la sindaca di Bardonecchia Chiara Rossetti, vorrei ribattere a questo virgolettato del Ministro, comparso sui giornali: “Il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, intervistato a SkyTg24 in merito all’esondazione del rio Fréjus, teme “non sarà l’ultimo episodio del genere”. Dice: “Si è costruito dove non si doveva, è mancata la manutenzione, e prima o poi la natura si prende la rivincita e i nodi vengono al pettine”.
La manutenzione del rio Frejus è anche competenza della Regione. Mi chiedo se l’ente abbia fatto tutto il dovuto per garantire il potenziamento delle briglie di contenimento del Frejus. A tal fine ho depositato l’interrogazione allegata, in cui ho chiesto quali azioni abbia messo in atto la Giunta Regionale per salvaguardare l’abitato di Bardonecchia a seguito dell’evento franoso dell’agosto 2023 e quali azioni abbia messo in atto per potenziare l’efficienza delle briglie di contenimento già presenti a monte dell’abitato di Bardonecchia.
Spiace profondamente per la persona deceduta, per Franco e questo è il vero dramma di tutto , purtroppo , desolatamente e tristemente.
Le briglie ? Si mettono ai cavalli non alla natura che poi si riprende il suo non come rivincita ma solo come conseguenza di fatti naturali nei confronti dei quali la sottostima ancora oggi è presente unitamente all’idea che tutto possa ingabbiarsi controllarsi e risolversi.
Il problema, al di là di qualsiasi strumentalizzazione ed ideologia politica, è che la cementificazione si è presa spazi che non doveva ed ora il torrente se li riprende e torniamo alla vera questione che vale per Bardonecchia od altri luoghi ove la speculazione edilizia è dilagata incurante di tutto ma ben attenta però al soddisfacimento economico e politico di palazzinari ed amministrazioni molto sensibili ed il conto di quanto fatto nel passato , oggi è presentato alla comunità senza sconti !!
Cosa fare per il presente ed il futuro ? vi sono tecnici preposti e sicuramente competenti ma in ogni caso resta il problema comune a tutta l’Italia ovvero ” per fare le cose sul serio bisogna prendersi sul serio “.
Se permettete , in questo commento che non vuole offendere alcuno , provenendo io dalla Liguria ed essendo ospite della regione Piemonte , avrei una certa esperienza in tema di cementificazione.
Il problema è che le scelte idrogeologiche da fare oggi per cercare di mettere in sicurezza l’ambiente sarebbero molto impegnative sotto tutti i punti di vista e potrebbero anche richiedere di ridisegnare spazi di esondazione o di revisione del letto del torrente occupati da porzioni di edifici come chiaramente si vede sui video ed allora , oltre le briglie è più che mai imperativo che ” per fare le cose sul serio bisogna prendersi sul serio, ma veramente sul serio dall’inizio alla fine senza fantasiose varianti in corso di opera .
Un ultimo pensiero ancora a Franco ed alla sua famiglia.
Le briglie non servono a niente in questo caso. Si deve approfondire l’alveo del fiume di 4 metri sotto I ponti con eventuale palificazione laterale. Inoltre ogni 3 mesi manutenzione per mantenere la profondità dell’alveo
Ottimo commento ,soluzione intelligente.
Arrivano gli immigrati clandestini a pagare il fango, tranquilli…tanto basta andare in stazione e ne arruola 30/40..
Si . é stato fatto tutto il possibile per fottersi i soldi dell’ emergenza climatica stanziati dallo stato nella scorsa alluvione.
Intanto la gente continua a muorire.
No