Dalla Juventus all’Alessandria. Dai vertici della Serie A alla Serie C (ora chiamata Lega Pro) il passo è stato davvero breve. C’è la crisi, e Bardonecchia deve dire addio all’ambizioso progetto turistico di ospitare i ritiri delle grandi squadre di calcio. Se la Juventus, venuta in alta Val Susa per un solo anno, l’ormai lontano 2011, è stata subito solo un breve miraggio, da quest’estate in poi ci si dovrà accontentare di ospitare il ritiro dell’Alessandria Calcio. L’intermezzo sono stati i tre anni di Sampdoria, che non è una big, ma almeno di Serie A. O il mini-ritiro “mordi e fuggi” dell’Eintracht Frankfurt, squadra sconosciuta ai più, ma che milita in Bundesliga (Serie A tedesca) e poteva essere da traino per accogliere il turismo tedesco. In questi anni si era parlato anche di altre squadre di rilievo: Atletico Madrid, il Napoli o “almeno” il Palermo. Ma i soldi non ci sono più. O meglio, la Regione ha tolto il bando dedicato ai grandi eventi sportivi, quindi non paga più nulla. E se un Comune vuole ospitare una squadra, si deve pagare da sé tutte le spese, senza pretendere nulla.
“Non essendoci più il bando per ottenere finanziamenti, abbiamo rinunciato alle grandi squadre – spiega il sindaco Roberto Borgis – in tempi di crisi bisogna anche saper individuare le priorità, e su cosa ha senso investire soldi pubblici. Con le grandi squadre i costi dei ritiri estivi sono davvero alti: già solo per installare le tribune, senza contare l’ospitalità alberghiera e l’ingaggio. Nei primi anni di Sampdoria le cose andavano benissimo, poi con la nuova dirigenza di Ferrero sono emerse idee diverse, e voleva delle somme che non potevamo sostenere”. E così niente squadre importanti: quest’estate sul campo di calcio vicino al Palazzo delle Feste ci sarà spazio solo per l’Alessandria, squadra che nell’ultimo campionato era ad un passo dai play-off per la promozione in Serie B, ma non è riuscita a centrare l’obiettivo. Ci sarà anche la scuola calcio del Barcellona, dedicata ai più piccoli.