BARDONECCHIA, OLTRE 6000 RESPINGIMENTI ALLA FRONTIERA IN UN ANNO: IL BILANCIO DELLA POLIZIA

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BARDONECCHIA – Le mutate esigenze di ordine e di sicurezza pubblica, insieme alla necessità di assicurare una più incisiva attività di controllo del territorio della Val di Susa, hanno portato a una revisione le competenze istituzionali del settore polizia di frontiera Bardonecchia, che dipendeva dalla prima zona polizia di frontiera di Torino, trasformandolo nell’attuale Commissariato di Pubblica Sicurezza della Questura di Torino.

Il Commissariato di Bardonecchia, per le sue peculiarità in termini di attribuzioni e per la trasversalità delle funzioni, costituisce una realtà unica e strategica nell’espletamento dei servizi di Polizia, con specifiche attribuzioni riguardanti la funzione di Polizia di Frontiera terrestre presso i valichi di propria competenza.

L’Ufficio, in considerazione delle specificità del luogo, deve espletare compiti rientranti in una doppia funzione: quella di Polizia di Frontiera e quella di Commissariato Distaccato della Questura di Torino.

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L’attività espletata, sui diversi fronti d’impiego, ha permesso all’Ufficio di raggiungere i seguenti numeri, nel periodo temporale d’osservazione che va dal primo gennaio 2016 al 24 gennaio 2017:
▪ n. 6.317 respingimenti alla frontiera;
▪ n. 169 riammissioni attive;
▪ n. 1.534 fotosegnalamenti di cittadini extracomunitari “privi di documenti”, oltre il 90% dei quali risultano essere stati già foto-segnalati in altro posto di polizia; di questi 149 sono risultati essere minori o sedicenti minori (per i quali è stata attivata la procedura specifica alla loro minore età;
▪ n. 38 soggetti arrestati a vario titolo;
▪ n. 77 indagati in stato di libertà;
▪ n. 800 passaporti nell’anno 2016;
▪ n. 60 porto d’arma nell’anno 2016;
▪ n. 100 autorizzazioni, a vario titolo, per l’anno 2016.

L’attività di controllo transfrontaliera vede il personale impegnato nel contrastare l’immigrazione clandestina e ad effettuare una specifica attività anti-terrorismo sul collegamento ferroviario internazionale TGV Milano/Parigi e Parigi/Milano, per un totale giornaliero di n° 6 treni da controllare.

Principalmente, il personale del Commissariato è presente presso il Traforo Autostradale del Fréjus dal15/11/2015 ed ha recentemente riattivato un penetrante controllo presso il valico del Monginevro.

L’attività di controllo e monitoraggio al Traforo del Fréjus viene svolta quotidianamente, h24, con l’ausilio di un’aliquota dell’Esercito Italiano per la vigilanza del sito.
Lo svolgimento di attività di polizia congiunta con le autorità Francesi vede impiegato un rilevante numerico di personale anche al valico del Monginevro.

Il servizio si pone l’obiettivo di attuare procedure condivise di collaborazione e di raccordo fiduciario tra le autorità dei due Paesi, al fine di far fronte alle contingenze temporanee ed operare un sinergico raccordo info-investigativo.

Il controllo del territorio è penetrante e viene spesso alimentato con l’interessamento di tutto il personale disponibile in Commissariato (come è recentemente avvenuto con l’istituzione di pattuglie perlustrative nel periodo natalizio) e soventi richieste di utilizzo delle unità cinofile e degli RPC, in ausilio straordinario.

La trattazione degli stranieri è supportata da un’intensa attività di rilievi fotodattiloscopici e comparazioni AFIS, svolta in loco, e, grazie all’utilizzo di un canale privilegiato con l’Ufficio Immigrazione della Questura. Si è costruito un procedimento che permette la compiuta, precisa e puntuale identificazione dei soggetti sottoposti ad esame.

La squadra informativa svolge una proficua attività info-investigativa al cantiere TAV, soprattutto in occasione di ricorrenze e manifestazioni rilevanti, a cui il personale è chiamato ad apportare il proprio determinante contributo in ordine al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Sul versante amministrativo, vengono svolti tutti gli accertamenti necessari per il rilascio o il rinnovo dei passaporti e delle licenze di pubblica sicurezza. Viene effettuata una puntuale verifica circa la regolare osservanza delle prescrizioni legislative in ordine alle concessioni e alle autorizzazioni.

Recentemente, è stata avviata una campagna di controllo dei locali, degli alberghi, dei residence, delle sale slot presenti nell’Alta Valle.

Il Commissariato, ben consapevole dell’importanza di una partecipazione dei cittadini alla sicurezza e avviando un percorso fatto di fiducia nelle Istituzioni, partecipa ed organizza incontri e dibattici pubblici con la popolazione sui diversi temi della legalità, in particolare violenza domestica e nei confronti delle fasce deboli, per rafforzare in essi il senso di soddisfazione e vicinanza.

Sulla base del dialogo instaurato si segnala la recente denuncia presentata da una residente in zona, di nazionalità rumena, con due figli a carico, nei confronti del convivente, frequentatore assiduo delle sale da gioco, ove spende gran parte del proprio stipendio, violento e possessivo.

La signora, decisa ad interrompere l’intrapresa relazione, comunica all’uomo di non voler più frequentarlo, ma per tutta risposta riceve più volte insulti e minacce gratuite e dal contenuto grave, sul suo numero di cellulare ed anche alla presenza di familiari e conoscenti.

In seguito ad ulteriori episodi di violenza e minacce di morte, la signora realizza la gravità di tutte le vessazioni subite e denuncia l’accaduto.

Esperiti gli accertamenti del caso, il personale del Commissariato, ha avanzato richiesta di ammonimento per l’uomo.

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