BARDONECCHIA, UNA GRANDE ESTATE: “OLTRE 30MILA PERSONE SUGLI IMPIANTI DI RISALITA”

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di IVO BLANDINO / Video di ALBERTO CHIAPPINELLI

BARDONECCHIA – Bardonecchia sta vivendo una bellissima estate, giunta quasi al termine.
Giorgio Montabone, Presidente Consorzio Turistico di Bardonecchia, come sta proseguendo la stagione turistica estiva qui in montagna?
Bardonecchia sta facendo dei passi da gigante. Con una fitta promozione turistica il Consorzio è impegnato in questo e siamo molto contenti perché è stata una bellissima estate con una presenza molto massiccia sia della regione dall’Italia e dall’etsero. Famiglie e molti giovani ovviamente con una stagione così bella ha aiutato molto la presenza turistica.
Che cosa offre Bardonecchia come aggregazione per i turisti?
Il paese ha un sistema di un turismo integrato, un tavolo turistico che mette insieme diverse realtà come ad esempio la Pro Loco che decide, pianifica proprio le azioni, una bella squadra che organizzata, ha un programma molto fitto sulle diverse manifestazioni ed organizzazioni. Cerchiamo di fare del nostro meglio al fine di accontentare per quanto possibile tutti.
Ci sono attività culturali come concerti musicali, teatro, ecc..?
Il programma di attività culturali e molto fitto. Noi abbiamo il privilegio di avere a Bardonecchia il Palazzo delle Feste. Si tratta di un luogo molto bello e importante e devo dire che l’Amministrazione Comunale è molto attenta a queste attività culturali.
Nicola Bosticco, amministratore delegato Colomion spa, come è andata questa stagione estiva?
È andata molto bene dal punto di vista dell’organizzazione e delle persone che hanno utilizzato gli impianti di risalita di Bardonecchia. Durante l’estate ne abbiamo attivi 3. Ad oggi più di 30.000 persone si sono recate in montagna utilizzando le nostre funivie per percorrere i sentieri in montagna, svolgendo le attività sportive e di tempo libero evitando l’utilizzo delle proprie auto e lasciandole a valle…il tutto a beneficio dell’ambiente. Inoltre questo caldo ha favorito la grande presenza di turisti, tra questi molti giovani.
Nicola Bosticco, per la prossima stagione invernale dello sci, quali sono le previsioni?
Siamo preoccupati per l’inverno, se si parla di ulteriori rincari del costo dell’energia, penso sia impossibile aprire gli impianti e far fronte anche ai costi dell’innevamento. Quindi penso che sia un dibattito politico importante da fare, in vista dell’inverno, che debba coinvolgere la Regione Piemonte e i gestori degli impianti. Perché noi delle società degli impianti siamo il motore, lo “scopo principale” per cui si frequenta la montagna in inverno. La frequentazione delle stazioni di sci in inverno per i 6 mesi della stagione della neve, dipende dal fatto che gli impianti di risalita e le piste di sci siano aperte. Le Regioni a statuto speciale su questo fronte magari danno maggiori agevolazioni alle stazioni di sci, assumendosi una parte dei costi. Noi così in Valsusa avremo anche un problema di concorrenza con le altre stazioni di sci in regioni a statuto speciale, quindi ci chiediamo come far fronte a questi costi”. Bosticco fa un esempio concreto dei costi elevati: “Ad esempio, se bisogna aprire i 20 impianti di risalita di Bardonecchia in inverno, quest’anno costerebbero 100mila euro al giorno, solo come costo di apertura. Immaginatevi la spesa totale, a fronte di incassi che noi non possiamo assolutamente avere. Bisogna capire, quest’anno, quando far iniziare e terminare la stagione dello sci a Bardonecchia, quante piste aprire, quanti impianti aprire, se l’offerta è sufficiente o meno. E’ chiaro che il problema non è in capo solo a noi, ma coinvolge tutto il sistema Paese e il mondo turistico che gravita attorno agli impianti di risalita. Il nostro lavoro è basato sul trasporto a fune utilizzando l’energia elettrica e quindi la nostra attività non si può svolgere con questi prezzi elevati”.

 

A destra: Giorgio Montabone, presidente del Consorzio Turistico
A destra: Nicola Bosticco, amministratore delegato della Colomion Spa
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5 COMMENTI

  1. Chissa perché si lamentano solo e sempre gli stessi.
    Pensate che le altre attività siano indenni al caro bolletta? E al caro riscaldamento non pensate?
    Se aiutano voi devono aiutare tutti quelli che hanno un attività in montagna.Pensiamo agli alberghi, ai ristoranti.
    Anche loro avranno molti problemi a pagare le bollette e ol riscaldamento eppure nessuno fa niente , nessuno pensa a come fare per non far chiudere molte attività.
    Come faranno gli hotel a pagare il gas per pagare bollette triplicate? Chi è piccolo soffre ancora di più dei grandi che riescono sempre a ricevere aiuti regionali, nazionali o europei.
    Fatevi sentire commercianti e albergatori….non esistono solo gli impianti…anche se tutto ruota sempre più solo attorno a pochi eletti.

  2. La cosa bella è che nell’ altro articolo c è scritto che con gli impianti aperti questa estate la colomion ci ha rimesso a farli girare, mentre nell articolo qui tutto bene! 😀

  3. Come al solito….quando le cose vanno bene ci si riempiono le tasche, quando le cose vanno meno bene lo stato (quindi la collettività) deve intervenire…. L’importante è che sempre i soliti ci guadagnino sempre.

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