BORGONE SUSA, INTERVENTO URGENTE PER IL SOTTOPASSO

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di DIEGO MELE (sindaco di Borgone Susa)
BORGONE SUSA – Questa mattina è stato effettuato un sopralluogo congiunto con RFI per valutare lo stato del sottopasso di via Moncenisio che, come potete constatare dalle fotografie, si mostra in uno stato di ammaloramento avanzato.
Abbiamo ottenuto che nei prossimi giorni vi sia un intervento urgente di ripristino e rafforzamento della volta e delle pareti, unitamente a un rinnovo della cartellonistica che sarà invece a carico del Comune.
Sarà mia cura tenervi costantemente aggiornati sui successivi sviluppi della ristrutturazione e sulla conseguente riapertura della strada.
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6 COMMENTI

  1. ATTENZIONE! Alla luce di quanto successo alcuni mesi fa, proprio a Borgone, quando un operaio al lavoro è stato scambiato per un suicida, quando vedrete alcune persone indaffarate lì sotto, non si staranno suicidando, ma semplicemente e serenamente lavorando.

  2. Mi permetto di suggerire al nostro sindaco di non limitarsi a pretendere l’immediato e sacrosanto ripristino delle condizioni di sicurezza per chi usa abitualmente il sottopasso di via Moncenisio; il manufatto – che conduce tra l’altro al nostro Campo Santo, ed è quindi frequentato quotidianamente anche da chi lo percorre a piedi – è stato ogni tanto oggetto di manutenzione; ma evidentemente il budget avaro destinato alla rete ordinaria gestita da RFI (rispetto agli appalti ben più appetibili delle nuove costruzioni) non ha sin qui consentito un intervento di manutenzione straordinaria degno di questa definizione. Del resto posso testimoniare che è la stessa ottica con cui la delegazione di Rete Ferroviaria Italiana ha gestito gli incontri per l’abolizione degli ultimi passaggi a livello sulla tratta Bussoleno-Torino della linea internazionale, situati come è noto proprio a Borgone! Ma che determina ricadute anche sul confinante Comune di S.Didero (anche per la realizzazione di un binario di raccordo industriale con le acciaierie Beltrame e soprattutto per l’utilizzo del sovrappasso esistente). Bene: l’amministrazione del paese vicino ha ritenuto di avvalersi della consulenza (rigorosamente gratuita) della “Commissione Tecnica della Unione Montana”; facendone parte posso affermare – carte alla mano – che il tentativo di “risparmiare” (anche sulla sicurezza della soluzione viabile tra il sovrappasso esistente e l’area industriale di Borgone/viale Europa) è – proprio in questi giorni – almeno parzialmente rientrato con una proposta che – pur con maggiore penalizzazione dei proprietari delle aree agricole adiacenti – rappresenta un indiscutibile miglioramento di una viabilità destinata a reggere il raddoppio della circolazione di mezzi commerciali e pesanti. Di Borgone nulla so, perché la sua amministrazione ha legittimamente deciso di non avvalersi della nostra disponibilità a far uso di una esperienza quarantennale nel campo della progettazione stradale e ferroviaria (non tanto la mia quanto quella ben più autorevoli colleghi).
    Ma per quello che ho potuto vedere (dato che alcuni incontri, in particolare quelli tenuti in Città Metropolitana, sono avvenuti in presenza di entrambi i Comuni) credo proprio che a suo tempo sia stato fatto un “robusto” tentativo di “risparmiare” proprio sulla viabilità interna del nostro paese che – con l’abolizione dei sue Passaggi a Livello – risulterà ancor più “diviso in due” dalla ferrovia.
    Ora ovviamente mi auguro – in quanto borgonese – che la delegazione trattante dell’amministrazione in carica sia stata capace di ottenere miglioramenti significativi senza bisogno di aiuti esterni, e aspetto con comprensibile curiosità e fiducia di “vedere la carte”. Ma la chiusura (spero per poco) di quello che pur con i limiti di sagoma e in particolare di altezza, rappresenta una delle 5 possibilità di passare da una parte all’altra di Borgone – destinate a ridursi a 3 (!) – mi crea un po’ di inquietudine. Ragion per cui sono lieto di leggere che sarà cura del nostro Primocittadino di “tenere costantemente aggiornati” ovviamente non solo e non tanto me, ma l’intera cittadinanza.
    10 marzo 2021, Claudio Giorno

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