BUSSOLENO E IL TOTEM “MISTERIOSO”: LA RISPOSTA DELLA CITTÀ METROPOLITANA AL CITTADINO

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DALLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO

BUSSOLENO – Gentile redazione di ValsusaOggi, il “totem” di Bussoleno a cui fa riferimento il vostro lettore fa parte di una delle sperimentazioni del progetto Resba (http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/protezione-civile/speciale-progetto-alcotra), cui ha partecipato la Protezione civile della Città metropolitana e il cui obiettivo è approfondire la conoscenza dei rischi legati alla presenza delle dighe sui terrori alpini e migliorare la prevenzione, la comunicazione e la gestione della sicurezza dei territori a valle degli sbarramenti attraverso adeguate procedure di protezione civile, aumentando la resilienza del territorio, con particolare attenzione, per quanto riguarda il coinvolgimento della Città metropolitana, alla diga del Moncenisio e alle sue dinamiche in caso di eventi critici. In quest’ottica sono stati coinvolti in particolare alcuni Comuni per posizionare i totem in cui, in caso di un’allerta legata di criticità diga (un’eventualità per fortuna molto remota ma che non deve esser del tutto dimenticata, anche da quei Comuni che si ritengono “lontani” dall’esserne interessati), venga diffusa l’informazione.
I totem posizionati nei Comuni che si sono resi disponibili a partecipare a questa sperimentazione sono ancora in corso di installazione: ne sono già stati posizionati 2 a Settimo torinese, 1 a Bussoleno e 1 è in corso di installazione a Rivoli.
Quello di Bussoleno è stato testato per alcuni giorni, ma entrerà in funzione contemporaneamente agli altri: la Città metropolitana effettuerà la manutenzione, ma saranno i Comuni a inserire i contenuti, utilizzando i totem anche per informazioni su altri tipi di allertamento, informazioni turistiche etc. E’ evidente che non sono adatti ad altri usi e che occorre monitorare affinché non vengano vandalizzati o utilizzati per affissioni illegali.

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15 COMMENTI

  1. Se non lo leggessi non ci crederei !
    Dopo quasi 1 secolo di vita della diga del moncenisio proprio ora devono rincarare la dose del terrore e della paura ?
    Dopo la “pandemia ” e la guerra in Ucraina in molti scommettavamo sull’ invasione aliena o sulla meteora, ma al peggio non c’ è mai fine! Vallo spiegare ai terrapiattisti che non è vero che vogliono ridurre la popolazione mondiale….

    Settimo torinese a rischio diga ?????

    • Per sua informazione gli alieni sono già sbarcati,si chiamano 5 stellati e sembra che siano ghiotti di tonno in scatola.Sono in via di estinzione a causa della loro passione smodata per tale cibo prelibato che provoca a loro mal di pancia letali e incazzature acute ai non alieni.

  2. Totem per dare i formazioni sulla diga? Ma sono seri o stanno trollando? Se dovete dare l’allarme alla popolazione per un pericolo imminente, hanno inventato le sirene (da installare in ogni comune e non solo a Bussoleno), e gli SMS di allarme sui cellulari. Non sanno veramente più come buttare nel cesso soldi pubblici con giustificazioni al limite del risibile.

  3. Diciamola tutta: Bussoleno è sempre stato un paese un po’ ‘tristanzuolo”,ma,se è possibile,negli ultimi anni è ulteriormente peggiorato.Complice la sfilza di negozi chiusi,le facciate sbiadite e polverose ed ultimamente una marea di scritte a bomboletta inizia ad assomigliare alla periferia degradata di Torino,terreno fertile dei centri sociali che a Bussoleno hanno aperto una succursale.Comunque se a chi ha votato l’attuale giunta va bene così…

  4. “Resilienza del territorio” che significa? Parlate italiano o vi sentite un po petalosi? La classe dirigente parla tutta allo stesso modo, preconfezionato e lacunoso, avete stancato.

  5. Gentile Città MdiTorino. Lontana da me la difesa dell’ affissione abusiva. Tuttavia le ricordo quanto segue: Bussoleno è un territorio esteso. Ci sono molte borgate e poche persone transitano quotidianamente davanti al totem. Se volete veramente fare informazione in caso di urgenza è sufficiente chiedere una conferenza dei servizi in cui includere le compagnie telefoniche. Ricordo che per motivi di salute pubblica è possibile mandare sms di alert a tutti gli apparati presenti in una certa zona. Come accade già in varie parti del pianeta. Il costo di tale sms è irrisorio se rapportato alla fornitura, alla posa ed alla gestione dei vostri display totem. L’efficacia nella comunicazione è superiore: in 24 ore sono più le persone che lèggerebbero l’sms piuttosto che il totem. In merito al turismo sottolineo che i totem sono stati ampiamente superati quanto a rapporto costo/beneficio dai dispositivi mobili per mezzo di social e stampa locale come questo quotidiano peraltro gratuito. La prova è che lei ci sta leggendo proprio da un mobile. Saluti cortesi.

  6. Cioè, fatemi capire, per sapere se devo scappare devo andare a leggere il totem? …fuori dal tempo, questa cosa! Esistono servizi alert più efficienti e meno costosi!

  7. Ok….e fin qui tutto chiaro. Ma ora se fosse irrimediabilmente rovinato, chi paga la manutenzione e/o sostituzione? Città Metropolitana che lo ha installato? Il Comune di Bussoleno che non ha vigilato? Ho l’impressione che in ogni caso pagherà sempre pantalone.

  8. Non ci sono più parole sulla Pubblica Amministrazione italiana…..
    Indietro nel tempo di decenni. Incapace di ammodernarsi, tranne che negli stipendi dei dipendenti

  9. Sui “Terrori Alpini”? Intendevate territori? Prima di pubblicare news almeno sincerarsi di cosa consiglia il correttore automatico. Poi se sbaglio io chiedo scusa.

  10. A prescindere dall’utilitá come strumento di avviso per emergenze(secondo me poco utile,concordo con chi propugna il sistema di messaggi/SMS sulla rete cellulare/Internet a meno che l’emergenza non riguardi l’esplosione di un ordigno IEM) resta il fatto dell’uso improprio del display,cosa che mi fa presagire una vita operativa molto corta per il cosiddetto Totem.
    Tra 3,2,1:costituzione del comitato No Totem.

  11. Mi chiedo cosa serva la corte dei conti in Italia se non fa intervenire la magistratura su certi palesi sprechi di soldi pubblici. Poi c’è gente in valle che rompe i coglioni per le grandi opere, quando in Italia si spendono miliardi e miliardi ogni anno in puttanate come questa.

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