TAV, BUSSOLENO INCASSERÀ I 4 MILIONI DI EURO DALLE COMPENSAZIONI: IL COMMISSARIO APPROVA L’ACCORDO CON LA REGIONE

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BUSSOLENO – Mercoledì 22 dicembre il commissario straordinario Marita Bevilacqua ha approvato la convenzione tra il Comune di Bussoleno e la Regione Piemonte per ottenere i 4 milioni di euro come opere di compensazione Tav.
A seguito delle dimissioni della sindaca Bruna Consolini, avvenute proprio a causa degli scontri all’interno della maggioranza e con i No Tav sulla questione di accettare o meno i soldi della Torino-Lione, ci ha pensato il commissario a dare il via libera.
I soldi saranno destinati ad alcuni interventi di protezione civile, a tutela e ripristino del territorio comunale. La grave situazione è stata causata dagli incendi dell’autunno 2017 che hanno devastato l’ecosistema, e della colata detritica del giugno 2018, che ha danneggiato anche delle aree residenziali, i cui effetti sulla stabilità di versante stanno mettendo a serio rischio la tenuta e la sicurezza del territorio comunale.
E così il Comune di Bussoleno incasserà 4.522.412 milioni di euro (oneri fiscali compresi) come opere di compensazione per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione, tramite la Regione Piemonte. Il pagamento avverrà in 7 rate. Il tutto motivato con il fatto che la Regione Piemonte non avrebbe risorse disponibili per questi interventi: i fondi per il Comune di Bussoleno saranno invece resi disponibili grazie all’accordo firmato il 16 settembre 2021 tra il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Piemonte, TELT e FS.
Con i 4 milioni di euro provenienti dalle compensazioni Tav, il Comune di Bussoleno realizzerà le seguenti opere:
1. Sistemazione idraulica tratto terminale del rio Moletta e sistemazione pendii parte alta del bacino interessati dagli incendi del novembre 2017 (costo 2,4 milioni di euro).
2. Sistemazione idraulica del rio Rocciamelone, nel tratto di via Rocciamelone Orrido e sistemazione pendii parte apicale del conoide interessati dagli incendi del novembre 2017, (costo 1,5 milioni di euro).
3. Minimizzazione del rischio frane sui versanti interessati dagli incendi del novembre 2017 (costo € 443mila euro).
Il commissario del Comune ha così approvato lo schema di convenzione tra la Regione Piemonte ed il Comune di Bussoleno per regolare i rapporti inerenti l’attuazione e la realizzazione degli interventi di riassetto idrogeologico e prevenzione rischio incendi boschivi.

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27 COMMENTI

      • Sono solo una piccola minoranza rumorosa,prepotente e molesta,ma tengono in scacco la maggioranza silenziosa di questa Valle.O almeno ci provano,non rendendosi conto che sono invisi,loro ed il loro braccio armato di askatasuna e C.,a tutti gli altri.

        • Merovingio stai sereno, con un governo che ti rappresenta, ora in valle ci sarà ordine e disciplina e sti 4 notav fora dalle bale.

          • Sarebbe ora,si ricordi che i danni diretti ed indiretti provocati da questi sciagurati li sta pagando anche lei.

        • Ma veramente Merovingio mi pare che non e’ un problema di si o no tav il rumore e la prepotenza.E’ una condizione ereditata da i piu’ ormai! Solo che il capro espiatorio fa comodo a tanti , cioe’ a quelli che non hanno il coraggio di mettere la testa fuori.

  1. Strani sono i casi della vita.
    A trarre vantaggio dai devastanti incendi del 2017 alla fine è stata solo TELT che, grazie a loro, si è tolta dai piedi la scomoda amministrazione bussolenese.
    Trarre vantaggi dai disastri ambientali sarà probabilmente una vocazione aziendale (se azienda può essere una definizione credibile di questa società).

    • Complimenti per il commento.Al limite della querela per diffamazione a mezzo stampa.E solo per precisare:la giunta di Bussoleno non era scomoda,ma semplicemente inadeguata ai compiti della normale amministrazione di un Comune,con buona pace di chi l’aveva votata.E poi cosa c’entri TELT lo sa solo lei, questi si sono fatti fuori da soli seguendo pervicacemente e stolidamente la propria ideologia.

      • Mamma mia diffamazione chissa’ cosa non rischiava il mezzo stampa permettendo le ingiurie scritte in passato.Comunque lo perdoniamo noi donne .Voi che litigate per violare la Costituzione che prevede il rispetto altrui e non sapete nemmeno cos’ e il rispetto altrui.Insomma dai vi perdoniamo anche il capo del mezzo stampa, visto che si dice la donna ha una marcia in piu’ . Possiamo farci una risata pensando al tempo da voi perso, tempo che non ci permetterebbe nemmeno di lavare le mutande ai maschietti di casa.Insomma sarebbe produttivo che tutti faceste di meglio, che Si o No Tav.Magari lavarsi le mutande!!! Che noi signore abbiamo da fare!

    • Propongo di riempire di Maalox Plus © la rediviva piscina di Bardonecchia e poi portare i no tav ad abbeverarvici…

  2. La dottoressa Marita Bevilacqua ha fatto quello per cui è sta incaricata e per cui viene giustamente pagata: ubbidire alla volontà dello Stato nell’ interesse dello Stato ( cioè noi) ecc. ecc.. Niente di strano o anormale . Che poi il TAV, le compensazioni e tutta la questioni siano cose giuste o sbagliate a lei sono cose che non interessano. Magari interessavano al Sindaco uscente che infatti ha preferito dimettersi. Anche in questo caso solo il tempo ci dirà chi ha fatto la scelta giusta.

  3. Non ci fosse stata la TAV quindi niente sicurezza? Nessuno si sarebbe posto problema di trovare i fondi? Contenti così, a rischio idrogeologico? Quando si gioisce perché opere DOVUTE per la sicurezza e salvaguardia del territorio vengono finanziate come compensazione ricattando di fatto le amministrazioni che hanno la responsabilità della sicurezza dei cittadini e non potevano fare altrimenti c’è un problema nel riconoscere i propri diritti di cittadini che pagano le tasse.

  4. Se fatta tramite un mezzo stampato si tratta di una aggravante del reato di diffamazione.
    Da Internet:”Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a cinquecentosedici euro.”

  5. Bella la democrazia occidentale dove il valore del voto, il sindaco votato se ne va per le intimidazioni suite, ma viene da pensare che non siano proprio i no tav responsabili, piuttosto vista la facilità dell’alternativa Tecnica siamo di fronte al l’ennesimo scavallamento della Costituzione. Praticamente l’ennesimo esempio che votare in Italia non serve, quando i poteri forti vogliono qualcosa se lo prendono senza tante riserve! Vedete di sorvegliare come vengono spesi i 4 milioni che come spesso accade nel bel paese prima si intascano I dirigenti e le briciole ai cittadini e alla comunità.

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