BUSSOLENO, L’ALLARME DELL’OPPOSIZIONE: “IL PAESE STA MORENDO”

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di DAVIDE SACCO, CORRADO BRUNO, FRANCESCO RICHETTO, ANNAMARIA SARZOTTI

BUSSOLENO – Prendiamo parola dopo due importanti uscite pubbliche sulla stampa locale riguardanti il comune di Bussoleno. Una lettera di denuncia anonima sul settimanale La Valsusa e un’intervista al quotidiano torinese Cronaca Qui rilasciata dal sindaco Anna Allasio. Il gruppo che fa a capo a “Cambiamo Insieme” rappresentato in consiglio comunale con quattro consiglieri, fin da subito ha cercato una collaborazione con l’attuale amministrazione, mettendo al primo posto “il bene del paese” più ancora che favorire risse politiche (cosa che avrebbe solo danneggiato la situazione di un paese già in declino).

Consapevoli dunque di questa “assunzione di responsabilità”, abbiamo cercato di lavorare stimolando per quanto era possibile l’amministrazione. Chi ci conosce ci ha visto con passione cercare soluzioni e spingere progetti ogni giorno, il polo di protezione civile, le scuole, la stazione ferroviaria, l’aula studio per i giovani, il dissesto idrogeologico, la battaglia tav. Non sono stati anni facili e noi (etichettati come irriducibili estremisti) abbiamo ingoiato più di un rospo spesso difronte non solo a lentezze burocratiche, ma alla totale inconsistenza di un’amministrazione senza un progetto, senza una proposta in grado di far ripartire questo paese.

La via centrale è una dichiarata resa di molte attività che non hanno trovato stimoli per investire. Si dirà che non è compito del Comune occuparsi di questo (pensiero opinabile), ma certo meno di come è stato fatto è davvero difficile da pensare. Intanto Bussoleno muore, ovunque si posi lo sguardo, nelle strade e nei servizi. La bellezza chiama bellezza e la sciatteria chiama sciatteria. È tutto un rincorrere al ribasso. Nessuno stimolo, nessun investimento culturale, cosa che si fa sentire anche nella cronaca di questi ultimi giorni. Il futuro non va ricercato nella costruzione di ennesimo supermercato, in grado di garantire per pochi anni qualche posto di lavoro super sfruttato, il futuro va cercato nella difesa del tessuto sociale, nel sostegno alle botteghe di paese, nella creazione di spazi sociali per una qualità della vita degna. Per fare questo ci vuole “un pensiero”, un’idea, cosa che manca completamente e ancora di più ci vuole conoscenza del territorio. Dire che Giorgio “brescia” non era conosciuto è semplicemente una bestialità. Dimostra un distacco e una non conoscenza enorme dalla vita e dai problemi della comunità. Iscritto da anni all’Anpi, all’anti incendi boschivi AIB e pizzaiolo di fiducia con lo storico Pietro di almeno due terzi del consiglio comunale (scusate l’azzardo ma la coda per le pizze la fa insieme due terzi del paese stesso).
Chiudiamo come sempre invitando tutti al prossimo consiglio comunale che si terrà lunedì 26 febbraio alle ore 21.00 presso la sala consiliare di via traforo 62.

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9 COMMENTI

  1. Dovendo vivere a Bussoleno forzatamente, devo dire che è un paese molto brutto. La via centrale, attraversata solamente dalle automobili, con quei marciapiedi stretti e quelle case sempre più brutte, senza nessun tipo di ristrutturazione ormai da secoli, appare come il far west, con tanto di negozi tutti chiusi. Guardando il paese dal ponte vecchio, la prospettiva non migliora, una fila di case vecchie e bruttissime accozzate lungo la Dora… Se solo si potesse fare qualcosa per dare un contributo ai proprietari e ristrutturare il tutto, affittando le case sfitte a prezzi ragionevoli e per incentivare qualche attività ad aprire invece che chiudere, forse il turista di passaggio invece di fuggire lontano, al ritorno dai monti potrebbe fermarsi per una pizza piuttosto che un panino… Non parliamo dei vicoletti interni alla Via Fontan, in uno stato di perenne abbandono, pieni di erbacce, rifiuti, scritte sui muri, da quando non c’è più nemmeno la gelateria in estate, fa paura passeggiare da quelle parti appena cala il buio… Non parliamo di creare qualche giardinetto, qualche punto di incontro, tutto appare abbandonato, sporco, degradato, per fare due passi non si sa bene dove andare… Ma finchè in questa valle non si cercherà di creare dei posti di lavoro, andrà di male in peggio, e le attività chiuderanno sempre di più e il degrado aumenterà, perchè se le persone sono disoccupate, come fanno a sostenere le attività commerciali piccole o grandi che siano? Ogni tanto salta fuori un nuovo discount, l’ultimo niente meno commercia carne polacca, e un’infinità di altri cibi di pessima qualità provenienti da mezza Europa meno che dall’Italia, come se dovessimo avvelenarci con cibo di scarsa qualità a tutti i costi, e d’altra parte, chi non ha più un lavoro, che altro può fare se non cercare di sfamarsi anche con dei cibi scadenti e pieni di conservanti che però costano poco? Per fare rinascere una Valle, anche turisticamente, ci vuole del lavoro, ci vogliono attività che permettano alle famiglie di arrivare a fine mese, di acquistare una casa, di ristrutturarla, ma se siamo sempre tutti senza lavoro e con l’acqua alla gola, l’aspetto del paese continua a peggiorare di anno in anno, spero prima o poi di potermene andare.

  2. Questo paese ha infinite possibilità, paesaggistiche e storiche eppure esse non vengono sfruttate ma anzi lasciate morire poco per volta. Ed è proprio vero che a volte sembra di essere in un desolato far west! Bisognerebbe trovare un qualcosa che invogli gli abitanti stessi ad animarlo e viverlo, oltre che cercare di catturare i turisti di passaggio che erano diretti verso altre mete… Le varie feste di paese, ormai attirano poco pubblico e il loro fascino e’ sfiorito perché ci sono sempre gli stessi stand e le stesse dinamiche… Ci vorrebbe un qualcosa di fresco e a passo coi tempi, magari suggerito dai giovani del paese e su misura di loro stessi.. Visto che sono i giovani di oggi, il futuro di Bussoleno domani.

  3. Bussoleno negli anni ha pagato il prezzo di innumerevoli situazioni non volute da giunte e cittadini.Evito in questa sede di annoverare stupri del territorio,abusi e via discorrendo. Merita di più. Per me rimane un paese della mia valle. Auguro il migliore futuro ai cittadini. Con affetto.

  4. Ci sono troppe tasse, balzelli, e burocrazia oppressiva, che impediscono il nascere di qualunque iniziativa.

  5. Se si organizzasse una tombola coi fagioli e qualcuno ne ingoia 1 e gli va di traverso, gli organizzatori sono rovinati.
    Robe da pazzi organizzzare una tombolata!

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