La stagione venatoria 2015-2016, come proposto dall’assessore regionale Giorgio Ferrero, inizierà domenica 4 ottobre secondo periodi e carnieri che variano di specie in specie. Stabiliti anche i periodi di addestramento e allenamento dei cani, che variano sulla base delle zone e delle aziende interessate. In particolare, a maggiore tutela delle specie “sensibili”, non si potranno cacciare pernice bianca, lepre variabile, folaga e fischione, non si potrà sparare alla tortora in settembre, il carniere delle specie migratorie diminuisce da 10 a 8 capi e quello stagionale di tortore e quaglie da 25 a 20 capi, il prelievo della tipica fauna alpina è consentito in un solo comprensorio a scelta del cacciatore.
Inoltre, si può dare avvio dal 15 aprile al prelievo selettivo dei cinghiali e viene liberalizzata la quota di acquisto dei caprioli. Per la Regione questa scelta viene motivata per varie ragioni: “in modo da completare i piani di prelievo e limitare i danni alle colture ed i problemi di sicurezza stradale”.
Far uccidere più caprioli con le scuse della sicurezza stradale la trovo una vigliaccata idem per le culture,
Se si possiede un orto recintato il capriolo non entra e se non fosse recintato il cinghiale distrugge molto più del capriolo, quindi ucciderli per culture e una palla per dare il via ad una mattanza e basta, per la sicurezza stradale ci sono i cartelli da una vita che allertano, quindi le strade andrebbero rese più sicure da reti e paracarri non da stermini di massa , la montagna e degli animali noi ci abbiamo fatto le strade in mezzo per passare e uccidiamo loro perché ci danno fastidio, lo trovo vergognoso dimostra il poco rispettoer la natura, la invadiamo di territorio e la sterminiamo per comodo bravi complimenti a tutti siatene orgogliosi di questo trafiletto assassino…
Il numero dei caprioli scenderà per la maggior presenza dei lupi in Valle, questa è una decisione presa unicamente per compiacere le lobby dei cacciatori, altro che incidenti stradali, Money….
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Secondo il mio punto di vista, l’informazione data sulla liberalizzazione del capriolo viene letta come una caccia indiscriminata, mentre in effetti, la liberalizzazione avviene solo per il pagamento delle quote per poter accedere ai piani di prelievo che i Comprensori TO3 e TO2 per la Valle di Susa determineranno. Per ciò che riguarda il piano di abbattimento, ovvero quanti caprioli si possono cacciare, sono in atto i censimenti per cervi e caprioli e in base al conteggio dei capi avvistati, sarà possibile proporre alla Regione un piano di abbattimento, che a sua volta sarà sottoposto al parere dell’ISPRA di Bologna. Pertanto come avviene da anni la caccia non è più mattanza, ma bensì prelievo selettivo. Personalmente rispetto tutte le idee, anche se non le condivido, pertanto chiedo cortesemente a coloro che sono contrari alla caccia, di rispettare le mie, anche se non condivise.
Ma io rispetto davvero molto le tue parole ed i pensieri di togliere selettivamente il di più per no sovraffollate , beh io mi chiedo perché non fate un piano di abbattimento dei ladri che rubano nello stato da anni danno davvero fastidio non ad un paesino ma al paese intero, quando programmate la loro estinzione divento cacciatore pure io, anzi sn certo di trovare molti nuovi iscritti , saluti spero capisca la satira…. Altrimenti è complice, preda :-))
NOTIZIA TERRIBILE!!!!
Quando si aprirà la selezione dei cacciatori?….
Perché gli animali non possono vivere in pace a casa loro?…
Chi crediamo di essere noi esseri umani, i padroni del mondo?…
Non lo siamo, assolutamente!!!
La caccia deve essere abolita! E’ ora !