CANTIERE TAV DI CHIOMONTE, ESCLUSA UN’IMPRESA DOPO LA VERIFICA ANTIMAFIA

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riceviamo da TELT

CHIOMONTE – Telt in data odierna ha disposto con effetto immediato la revoca con caducazione automatica dell’affidamento ad un’impresa impiegata in attività marginali connesse alla manutenzione del cantiere di Chiomonte, a seguito dell’informazione antimafia interdittiva emessa dalla Prefettura di Torino.

All’impresa, che fino ad oggi risultava in regola con la normativa antimafia, è stato vietato l’accesso al cantiere con effetto immediato, nelle more delle determinazioni della Struttura Binazionale.

Il tunnel di base del Moncenisio è l’unico caso in Europa di applicazione della normativa antimafia a livello transnazionale, indipendentemente dalla nazionalità dei cantieri. Per i lavori di Chiomonte al 31 ottobre sono state effettuate 1.330 richieste di verifica antimafia che hanno portato all’interdittiva in due casi (pari allo 0,15%).

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3 COMMENTI

  1. un’ennesima ditta è stata estromessa dal cantiere del TAV per domanda dell’anti-mafia. Si tratta del terzo caso, dopo quello delle ‘ndrine coinvolte nell’inchiesta San Michele che avevano realizzato alcuni lavori per il cantiere geognostico.
    Non una parola da parte di TELT sul nome della ditta, uscita dalla porta ufficialmente, rientrerà dalla finesta clandestinamente. Ufficialmente non si sa quante imprese lavorino e quanti operai ci siano, alla faccia della trasparenza!
    Mica male, se pensiamo sono stati svolti solo lavori propedeutici per meno del 5% dell’opera. Se si continua con questo ritmo le imprese in odor di mafia che beneficeranno della cuccagna saranno decine.

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