CANTIERE TAV DI CHIOMONTE: “IL DEPOSITO DELLO SMARINO È ILLEGALE”. 5 STELLE E PRO NATURA FANNO DENUNCIA IN PROCURA: “DANNO DA 15 MILIONI DI EURO”

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Secondo il Movimento 5 Stelle il deposito di smarino del cantiere Tav di Chiomonte Maddalena “è illegale, viola le disposizioni CIPE e determina un danno erariale di oltre 15 milioni”. E’ il contenuto dell’esposto che sarà depositato in Procura a Torino dal senatore Scibona, dalla consigliera  Frediani e dal presidente di Pro Natura Piemonte Mario Cavargna.

Perché è illegale? “La Deliberazione CIPE 86/2010 del novembre 2010 autorizzava lo stoccaggio in loco dello smarino proveniente dallo scavo del tunnel geognostico della Maddalena – dicono i grillini –  ma la successiva Deliberazione CIPE 57/2011 dell’agosto 2011, relativa al Progetto Preliminare della tratta Italo/Francese, cambiava totalmente la prescrizione relativa al sito di deposito, stabilendo che “la funzione principale dello svincolo autostradale di Chiomonte, durante le fasi di cantiere, sarà quella di consentire il conferimento ai siti di deposito anche dello smarino prodotto con lo scavo del cunicolo esplorativo de La Maddalena, evitando lo stoccaggio nel sito già individuato nel procedimento autorizzativo relativo al cunicolo stesso”.
Quindi per il M5S “E’ chiaro che LTF si sarebbe dovuta subito adeguare alla prescrizione, annullando la gara di appalto indetta proprio per la realizzazione del sito di deposito interno al cantiere, l’annullamento non avrebbe creato alcun problema in quanto si era chiusa da poco la gara con le offerte e non vi sarebbe stata nessuna penale a carico di LTF”.

Secondo I tre firmatari, Ltf “Avrebbe dovuto da subito procedere alla realizzazione dello svincolo di Chiomonte, che comunque sarebbe rientrato nelle opere di studio e progettazione con la stessa valenza giuridica della costruenda galleria di San Martin la Porte. Considerando che comunque lo svincolo di Chiomonte andrà realizzato, l’annullamento della realizzazione del sito di deposito, oltre che rispondere alla prescrizione, avrebbe evitato di spendere 13 milioni di euro. Nonostante l’evidenza LTF ha proseguito nell’affidamento e nella realizzazione dei lavori per un importo iniziale di circa 13 milioni di euro incrementati poi recentemente da TELT ad oltre 15 milioni di euro”.
Già nel 2015 Pro Natura Piemonte aveva chiesto spiegazioni al Prefetto “di questa palese illegalità, il Prefetto aveva inoltrato la richiesta al Commissario Straordinario Virano che, come gli capita sovente, non aveva risposto alla domanda”.
La società TELT subentrata a LTF, con a capo l’ex Commissario Straordinario Virano ha invece comunicato che incrementerà il sito di deposito, proseguendo – secondo i grillini – “sulla linea di illegalità e disprezzo per le prescrizioni CIPE portata avanti da LTF”.

Con l’occasione, Scibona, Frediani e Cavargna tirano le orecchie il sindaco Plano e non solo, riguardo le compensazioni: “Di recente si sentono vaneggiare alcuni amministratori locali su compensazioni che servirebbero per realizzare rotonde stradali in bassa valle, ristrutturare il teatro di Susa o altre opere simili. Il tutto sempre per poche centinaia di migliaia di euro o, nel caso del teatro di Susa, per pochi milioni di euro – affermano – mentre appunto si rischia di vanificare oltre venti anni di lotta al TAV accettando l’elemosina offerta per realizzare due rotonde o un campo sportivo, coloro che stanno devastando la nostra valle sperperano oltre 15 milioni di euro senza che nessuno alzi un dito, o quasi”.

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