CASELETTE, RIAPERTA LA STRADA DOPO L’ALLUVIONE

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

CASELETTE – La Città Metropolitana di Torino ha riaperto al traffico la diramazione 1 per Caselette della Sp 198, che era stata chiusa a seguito degli eventi alluvionali del 16 e 17 aprile.
Acqua e detriti scesi dalle pendici del monte Musinè avevano invaso la Sp 24 del Monginevro e i prati adiacenti all’altezza del km 21+150 e avevano provocato il crollo di un tratto della banchina lungo circa 20 metri adiacente al canale della bealera dei prati di Caselette.
Anche la diramazione 1 per Caselette della Sp 198 era stata allagata ed era stata chiusa al traffico dal personale operativo del Circolo di Almese della Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana. I lavori effettuati a seguito dell’interruzione sono consistiti nel ripristino della banchina adiacente la diramazione 1 della SP 198 con una scogliera di massi cementati. Una porzione della banchina è stata ripristinata con terra agraria ed è stato riposizionato il guardrail divelto. I rii a monte della strada sono stati liberati dal materiale sceso dal Musinè e sono stati ripristinati e fossi di guardia per la raccolta delle acque di piattaforma.
Anche la diramazione 2 per Celle della Sp 197 è stata interessata al km 0+080 da un profondo smottamento della banchina, che è franata nel sottostante rio comunale Bella Comba. L’intervento di ripristino, quasi completato, è consistito nella realizzazione di una scogliera in massi ciclopici per una lunghezza di circa 25 metri alla base del versante. L’altezza della scogliera è di circa 4 metri, per impedire ulteriori frane di materiale nel rio. Successivamente verrà ripristinata la banchina, con la stesa di materiale stabilizzato e terroso e con il ripristino dell’asfalto ceduto. Verrà anche posizionata una nuova barriera metallica di sicurezza, a protezione della circolazione

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

3 COMMENTI

  1. Cavolacci, non sono un esperto, quindi non so valutare la qualità e l’ appropriatezza degli interventi, ma a giudicare dalle foto bisogna ammettere che la città metropolitana si è mossa a tempi di record. Nell’ immobilismo e tra le lungaggini tipiche italiote, sicuramente in questo caso si meritano un plauso.

  2. Bel lavoro ,efficete e funzionale , il muro di massi ciclopici lascia uscire l’ acqua imprigionata nel terreno , il peso sostiene il terrapieno ,forse la materia prima non arriva dalla ValSusa,ho incrociato dei carichi tra Avigliana e Trana , poco importa è natura , la nostra pietra forse troppo dura , serpentino sul quale poggia la Sacra di San Michele e la nostra caparbietà montanara .

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.