CESANA E L’ADDIO ALLA CARTON RAPID RACE / LA RABBIA DI UN IMPRENDITORE: “IL COMUNE HA FATTO MALE, MA I PRIMI AD AVERE LA COLPA SONO I COMMERCIANTI. E ANCHE L’ORGANIZZATORE…”

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CARTON

di ROBERTO PIANFETTI (Imprenditore di Cesana)

Mi permetto di tornare in argomento carton dopo i post su facebook del 5 aprile u.s. per sottolineare il punto di vista di una persona particolarmente interessata all’evento – una persona che, in un modo o nell’altro, ha sempre supportato l’organizzazione – ma che può avere una visione meno di parte rispetto ad organizzatore e amministrazione.

Credo sia importante premettere, prima di tutto, che gli attori della vicenda non sono solo due, amministrazione e organizzazione, ma almeno quattro perché si devono comprendere i turisti e i commercianti di Cesana.

 per i turisti, gli iscritti e i curiosi, la Carton è Cesana, molti di essi, se si sposta, andranno probabilmente al mare, per questo cono convinto che la Carton, a Oulx, a Bardonecchia o altrove, non sarà più la Carton Rapid Race che tutti conosciamo.

 i commercianti di Cesana, invece, sono coloro che, con pochissime eccezioni, hanno sempre considerato “impossibile” lo spostamento o l’annullamento della manifestazione; sono coloro, almeno alcuni di essi, che in un incontro con l’amministrazione non si sono espressi a favore della sponsorizzazione da parte del comune e hanno evidentemente dato un mandato, non formale ma comunque forte, di “rigidità” all’amministrazione. Ricordo che alcuni di loro, in discussione con mio figlio, erano addirittura contrari alla manifestazione (già, dimentico sempre che la Carton sembrava interessare solo ai commercianti che operano a La Comba).

Premetto ancora che personalmente avevo proposto all’amministrazione di farsi promotrice nei confronti dei commercianti chiedendo loro un piccolo contributo pro carton, eventualmente tramite la ProCesana, disposto, perché mi rendo conto che per noi è più importante che per gli altri, di integrare tale contributo (sarebbero stati sufficienti 100 euro dai ristoratori e 50 euro dagli altri per arrivare a 3500/4000 euro), proposta non considerata da nessuno.

Inoltre mi sento obbligato a sottolineare, nei confronti ancora dei commercianti, che ad un organizzatore che crea una manifestazione che porta un indotto importante – dai 250.000 euro in su sul territorio nel solo week end – e che funge da importante volano per tuta l’estate, non si dovrebbero fare i conti in tasca come lui non dovrebbe farli agli altri, ma si dovrebbe compartecipare, con un minimo, alle spese e/o all’organizzazione.

Tutto ciò premesso vorrei illustrare i fatti che mi hanno visto coinvolto dal 5 aprile in poi:

 5 aprile, a seguito dell’articolo apparso su ValsusaOggi, ho inserito parecchi post per sottolineare che nulla era deciso e nulla era da dare per scontato, che erano in corso delle trattative e che l’articolo non poteva che contribuire ad inasprire le cose, ma tant’è era uscito e non mi interessa neppure sapere perché, anche se nulla è mai casuale. (Nota della redazione: il pezzo è uscito a seguito di una comunicazione fatta dal sindaco di Oulx durante una riunione pubblica con le associazioni locali, in cui veniva annunciata l’intenzione di ospitare la Carton Rapid Race)

 nei giorni successivi ho cercato di capire come effettivamente stessero le cose e capivo che le posizioni erano parecchio distanti anche per motivi non strettamente legati all’aspetto economico, Sicuramente lato amministrazione c’era chi tesseva la tela e ricuciva i rapporti ma anche chi “giocava contro”.

 in data 5 aprile, o giorni successivi, l’amministrazione, mi hanno detto, comunicava in via definitiva la proposta all’organizzatore chiedendo una risposta rapidissima ed escludendo la possibilità di organizzare mercatini enogastronomici gestiti dall’organizzatore.

 intanto mi ero chiarito anche le idee su ciò che Oulx poteva o non poteva garantire, soprattutto in termini di location e contributi… e quanto era a mia conoscenza giocava sicuramente a favore di Cesana.

 in data 8 aprile mi permettevo di suggerire all’amministrazione di proporre all’organizzatore di posizionare 10 banchi enogastronomici, 5 per lato del fiume, prima dell’ultimo ponte, in modo da permettergli di recuperare ulteriore denaro. Tali banchi avrebbero dovuto essere proposti in prelazione ai commercianti di Cesana, solo in seconda battuta a esterni. Non mi pare però che questa proposta sia stata fatta formalmente all’organizzatore.

 in data 12 aprile l’organizzatore mi comunicava di aver risposto all’amministrazione in modo negativo, non ritenendo la proposta adeguata, mi diceva anche che qualche spazio di manovra c’era ancora ringraziandomi per l’interessamento.

 in data 13 aprile comunicavo che, insieme ad un altro commerciante, avremmo sponsorizzato la carton con l’importo di 2.500 euro (1000 Olympic Mountains, 1000 l’altro commerciante, 500 Casa Cesana).

 in data 18 aprile comunicavo che ero stato contattato da una società interessata a farsi conoscere a Cesana e disponibile alla sponsorizzazione, nella stessa giornata l’amministrazione mi comunicava che “i giochi per la Carton sono chiusi”.

 in data 19 aprile, nonostante ciò, la società di cui sopra mi riproponeva l’intervento economico e comunicavo all’amministrazione e all’organizzatore che si poteva arrivare, con il nuovo sponsor, a complessivi 20.000 euro o anche più.

 la sera del 19 aprile mi sono confrontato sia con l’amministrazione sia con l’organizzatore, ma senza ricevere conferma che l’offerta fatta, che permette di raggiungere almeno 20.000 euro, è considerata adeguata per mantenere la Carton a Cesana.

Alle ore 7 del 21 aprile leggo la comunicazione da parte dell’organizzatore che la Carton Rapid Race 2016 sarà fatta ad Oulx con motivazioni, condivisibili e non, che vanno ben oltre l’aspetto economico. In sostanza l’organizzazione ha rifiutato un contributo di 20.000 euro suddiviso tra Comune (12.000), due commercianti (2.500), altri sponsor (5.500) che avrebbe ancora potuto crescere.

Ritengo quindi necessario sottolineare che l’amministrazione ha sicuramente operato male, anzi malissimo, ma anche che i primi ad aver sbagliato sono i commercianti di Cesana – a meno che non condividano con il Sindaco Colomb che dichiara che persa una manifestazione (che porta 20.000 persone) se ne faranno altre (che ne porteranno 3.000, forse) – e che anche l’organizzatore ha “messo del suo” perché ad ogni proposta continuava ad alzare l’asticella, e lo scrive chi da anni ha cercato di essergli a fianco.

In ogni caso è evidente che una amministrazione comunale che “perde” la più grande manifestazione estiva delle alpi nord occidentali, unica nel suo genere, che porta gente, turisti, curiosi, che è fonte di interesse da parte dei media….beh, inutile fare commenti.

Cosa dire per concludere, che Cesana non è più un posto dove fare business, non è più un posto dove investire tempo e denaro, almeno non in località la Comba e non a Casa Cesana, che sono ai margini del paese e non hanno alcun giovamento dalle manifestazioni che si svolgono, giustamente, nel cuore del paese.

Sono certo che, come dice il Signor Sindaco, i 12.000 euro saranno investiti in altre manifestazioni, forse tali manifestazioni, fra 20 anni, potranno colmare il buco lasciato dalla carton, nessuna manifestazione invece potrà colmare i danni causati dalla gestione degli impianti…. che amarezza…….

Roberto Pianfetti

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4 COMMENTI

  1. Caro Pianfetti Benvenuto a Cesana . Qualcuno oltre cento anni fa’ scriveva, dopo aver visitato questi posti: (in poche righe) Cesana, bellissimo paese dell’ alta valle di Susa a vocazione turistica ma con gravi problemi interni………….

  2. Gira voce che gli stessi commercianti farebbero a meno dei giorni del maggiociondolo e questo spiega di che vedute siano, (ottusi )

  3. Ho cominciato a frequentare assiduamente Cesana sin dal 1968 affittando casa per le attività invernale ed estive . Ho quindi conosciuto di che mentalità sono intrise molte persone e di conseguenza l’amministrazione comunale . Lasciarsi soffiare quella che è la più seguita manifestazione delle Alpi occidentali , con tutto quel che segue, la dice lunga sull’ottusità prevalente , esclusi pochi con un minimo di spirito imprenditoriale . Le forti proteste quando fu costruita la circonvallazione a tutto beneficio del centro dimostra la visione distorta . Le olimpiadi , dove Cesana fu il centro strategico , furono viste più come un fastidio che come un beneficio . Di conseguenza perché stupirsi di questa ultima occasione che si lascia perdere .

    • Frequentatore di Cesana estivo ed invernale da più di dieci anni. Posti fantastici. Purtroppo mentalità del tutto anti turistica. A cominciare dalla trascuratezza delle piccole cose: la pulizia, l’accoglienza, la cura e la valorizzazione del paese. È la sagra delle occasioni perse, delle iniziative mancate, della pigrizia mentale, delle lamentele di quello che c’era e oggi non c’è più. Ora neanche più la carton race. Peccato. Speriamo di tenere la Cesana Sestriere e il Maggiociondolo. Magari i mercatini, pur se c’è già stata qualche campana a morto.
      Lezioni da prendere anche solo a 10 chilometri di distanza, senza evocare Val d’Aosta o Trentino. Ultimamente ha scarseggiato anche la neve, mettendo ancora più a nudo le carenze.
      C’è forse ora l’occasione del Club Med a Sansicario. Vediamo cosa l’amministrazione saprà fare per radicare e promuovere questo turismo. Temo sia un’ultima occasione per cambiare pagina.
      Tempo fa si era parlato di una iniziativa di indagine turistica sul territorio e di formazione degli amministratori, commercianti e albergatori.
      Forse sarebbe d’uopo.

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