CESANA – Thures e le sue borgate dimenticate e tenute isolate dal Comune di Cesana Torinese. Si parla tanto di riabitare le “terre alte”, di rispettare la montagna, di facilitare il ritorno di residenti e di attività nelle borgate di montagna, di fornire i servizi essenziali per facilitare chi nelle “terre alte” vorrebbe trasferirsi con la famiglia o iniziare una nuova attività o anche semplicemente lavorare in smart, nonché si parla di slow tourism per chi ricerca l’immersione nella Natura. Ma in alta Val Susa abbiamo proprio un esempio che porta all’esatto contrario: la miopia con cui viene gestito il territorio dalla Amministrazione Pubblica di Cesana Torinese. La Val di Thures appartiene al Comune di Cesana Torinese ma è anche un mondo a sé, dove un gruppo di persone ha preferito trasferirsi come seconda casa o ha continuato a risiedervi per portarvi avanti le attività agricole di famiglia oppure ha iniziato nuove attività ricettive. Un buon numero di queste persone vi si sono insediate da oltre 30 anni, e da almeno 30 anni hanno sempre avuto garantita la possibilità di accesso alle proprie abitazioni/attività. Ci troviamo ora a far i conti con il cambiamento climatico che porta pioggia anche in pieno inverno e le strade quindi gelano non solo in primavera, che porta ad avere scarsità di neve o improvvise copiose nevicate, tutte situazioni che rendono problematica la percorrenza delle strade di collegamento, ma che anche prima richiedevano (magari in maniera più costante) l’intervento di mezzi per sgombero neve o spargimento sale/ghiaia. Contemporaneamente ci troviamo a far i conti con il crescente numero di persone che vengono in valle per fare sci alpinismo, ciaspolate o semplici camminate….e allora il Comune che fa? Invece di provvedere a facilitare i collegamenti ed i parcheggi sia a noi che a tutti i turisti che frequentano la valle, decide di vietare il traffico sulle strade che portano alle 6 borgate che sorgono a monte di Thures e lo vieta proprio a tutti anche ai residenti, alle seconde case, alle attività agricole e di ricettività!!!! Unica deroga l’uso della motoslitta, noto mezzo di trasporto idoneo a percorrere il ghiaccio o a trasportare le balle di fieno per nutrire il bestiame!! Ed ora (4 febbraio 2025) che è arrivata la neve che attira ancora di più gli ski alpers, ha pensato bene di vietare ogni forma di parcheggio a partire dalla frazione di Bousson, ovvero almeno 20/30 minuti a piedi più in basso. Il tutto giustificato dal garantire la sicurezza dei cittadini, ma, diciamo noi, soprattutto per evitare agli Amministratori ogni forma di responsabilità. Si adduce la scusa che la strada è pericolosa, che chi ha l’appalto non vuole aprirla…..ma negli anni precedenti le pendenze erano sempre le stesse eppure i mezzi passavano regolarmente e pulivano anche all’interno delle borgate. Questo solo per parlare della situazione attuale, ovvero inverno 2024/2025 e inverno 2023/2024, stendiamo per il momento un pietoso velo sulle condizioni di abbandono del territorio anche nelle altre stagioni, sulle quali per ora non infieriamo. Ma siamo pronti a scrivere una seconda puntata.
Valle di Thures li 6 febbraio 2025
Seguono le firme di residenti, di proprietari e possessori di seconde case, delle attività agricole e ricettive insediate nelle seguenti borgate a monte di Thures:
Rif la Chenal, famiglie Leone, Kiss, Rossi.
Thures Gorlier, famiglie Bernard, Pujol, D’Amico, Cordero
Losa, Famiglie Casassa, Roche, Geuna, Castellani, Messori
Comb d’Imbert, Mauro Boscaro gestore rifugio di Comb d’Imbert
Champ Quartier, attività agricole fam Bernard e fam. Pujol
Grange Chalvet, famiglia Crema
A queste firme Bisognerebbe aggiungere tutte le persone che fanno scialpinismo e racchette da neve che non possono più arrivare a thures(metà privilegiata)…in altre realtà turistiche avrebbero creato parcheggi e trovato soluzione (navette etc)piuttosto che chiudere e stare a guardare…incredibile …viene da chiedersi se gli amministratori sanno cosa succede dove vivono e soprattutto come mai non incentivano il turismo e le attività che già ci sono…
Una massa di reietti icapaci ,che pian piano ci portano alla paralisi piu totale.o a questa gente se non c’è le togliamo dai pied velocemete rovinano completamente questo paese
Nessun problema, l’amministrazione vi farà fare scialpinismo sicuro nello ski dome di Pariol, dopo che avranno bonificato la pista da bob che è stata la vera ricchezza per tutti in alta valle, talmente ricca che il noto senso di morigeratezza dei montanari li ha spinti a non usarla più per non ulteriormente aumentare il divario economico con gli altri italiani.
Perché se non é sci da pista non viene mai considerato…smetterà di nevicare e ci ostineremo a spararla per sciare…e le altre attività abbandonate…
Decide chi è stato votato l’anno scorso… riprovate fra 4 anni.
Però hanno messo la sosta a pagamento a Cesana.
Le linee guida sono sempre le stesse: spendere il meno possibile e fare le multe!
Il resto non conta
La gestione della strada nell’inverno 23/24 è stata ridicola. Vedo che l’inverno 24/25 ed una nuova amministrazione non hanno cambiato le cose. A questo punto aspettiamo lo skidome medicina per tutti i mali…
Si meriterebbero una denuncia… è inammissibile non poter usufruire della strada per tornare a casa con tutte le tasse che si pagano!!!
Probabilmente sono gli stessi barotti che non capiscono l’importanza dell’ investire nella montagna, ma giustificano un baraccone come li ski dome.
A sto punto chiudete la val Susa..
L’unica cosa che hanno fatto fin’ora e’ quella di chiudere tutte le strade, Bucudriu prima e ora dal Thures… complimenti per la visione miope della gestione della Valle, per far scappare la gente non li batte nessuno! Perle ai porci