CHIOMONTE E IL FLOP DELLA SEGGIOVIA: “AL FRAIS LA SITUAZIONE È DRAMMATICA”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

di RENZO PINARD (ex sindaco di Chiomonte)

CHIOMONTE – Non voglio entrare in polemica con il sindaco perché so quanto sia difficile prendere decisioni in solitudine.
Chiomonte è diventato da anni un paese di passaggio, conosciuto solo più per le problematiche della TAV. Per cercare di alleggerire questo posizionamento, grazie ai fondi olimpici si è progettata e realizzata la seggiovia. Sapevo che avrebbe avuto delle passività di gestione, e ci siamo impegnati a ricercare delle fonti di reddito individuati nel ripristino parziale della centrale idroelettrica di Chiomonte costruita all‘inizio del secolo scorso che, secondo miei personali conteggi, poteva produrre tra canoni rivieraschi, bacino imbrifero, e produzione circa € 80.000 che potevano contribuire alle passività.
Con l’attuale sindaco Garbati, in qualità di amministratore delegato di IREN (prima dell’elezione) fu aperta una trattativa per il ripristino della centrale.
Partendo dalla considerazione che IREN non poteva più avere la concessione delle acque, fu costituita con gli altri Comuni in cui c’erano i vecchi impianti (Salbertand, Exilles, Chiomonte, Susa) una società che, totalmente finanziata con fondi Iren, ha riattivato la centrale.
Per scelte che non condivido, ma che accetto perché le amministrazioni vengono liberamente scelte dai cittadini, le quote del Comune di Chiomonte sono state vendute all‘Iren.
La seggiovia Chiomonte-Pian del Frais è un normale impianto di arroccamento come esiste in qualsiasi stazione di sci.
Ideata a fine degli anni ’40 e realizzata negli anni ’50, oggi a parere mio sarebbe importante per un collegamento alternativo, comodo dalla stazione ferroviaria. Inoltre considerando che il Frais è privo di negozi, sarebbe comodo per gli acquisti primari.
Sono scelte che si fanno, e non mi pento di essermi battuto per la seggiovia che ancora considero essenziale per l‘economia turistica di Chiomonte.
Ricordo, agli illusi che pensano che i trasporti siano pagati solamente dai biglietti venduti, che è meglio che si informino sui costi ferroviari, metropolitani, autobus ecc.
La situazione del commercio a Chiomonte è delicata: al Pian del Frais è drammatica. Si rischia che per quest‘inverno, vista l’incertezza che viviamo, non ci siano attività aperte nella prossima stagione invernale. Grazie per l’ospitalità.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

12 COMMENTI

  1. Purtroppo oramai è tardi ed ogni iniziativa per far rinascere Chiomonte è fallimentare . Nonostante le ultime amministrazioni che hanno fatto il possibile e l’impossibile ; Chiomonte è oramai un paese morto , gli ultimi negozi stanno per cessare le attività , farmacia compresa e questo è imputabile a molte cause ma sopratutto alla atavica mentalità chiomontina dove unico interesse sono le VIGNE , tutto il resto compresi i villeggianti danno fastidio , forse perchè nessuno si è preso la briga di spiegare ai chiomontini che unica risorsa vera e tangibile è il TURISMO , viste le bellezze che abbiamo in loco . Capisco che per chi è nato e vive a Chiomonte è naturale avere tali bellezze . dal museo Levis , il Pertus , i Denti , il Frais la Maddalena i giardini Levis ecc. ecc. Forse ma , ci vorranno anni , se le maestre nella nostra scuola spiegassero queste cose ai bambini ci Chiomonte ci potrà essere una rinascita , ribadisco forse e ci vorranno anni e come sempre i giovani sono la nostra unica speranza .

    • Leggendo quanto ha scritto, sorge il dubbio che lei viva in una Realtà parallela, dimenticando volutamente il contributo di varie manifestazioni ( composte prevalentemente da soggetti non dall’abitato ) alla ridente economia / vitalità del paese.

  2. Per prima cosa, un’amministrazione pubblica ha il dovere di salvaguardare il proprio investimento, in questo caso dato che la seggiovia è non solo ferma, ma ABBANDONATA, i seggiolini vanno rimossi e ricoverati. O almeno alzarne le sedute in posizione verticale. Fate le grandi opere e non avete manco quel minimo di esperienza per una manutenzione di base.
    Quando e se la seggiovia ripartirà quei seggiolini andranno sostituiti e allora altri soldi!

  3. Ascolta colpo d’occhio
    Fatti i caxxi tuoi
    Come spendiamo noi i soldi sono affari nostri non dobbiamo dare spiegazioni a nessuno.se tu va bene e così seno cercarti un altro comune.

    • Idiota che non sei altro, come spendete i soldi del comune sono fatti di noi tutti Chiomontini, si sapeva che era una impresa fallimentare, ma i soldi in tasca fanno sempre comodo a tutti, io spero che la Guardia di Finanza si decida a controllare tutto il percorso dei fondi delle Olimpiadi. Poi voglio vedere se scrivono ancora sulla Valsusa.

  4. Chiomonte ha un bel potenziale . ma è difficilissima da gestire .
    Peccato perché la seggiovia poteva funzionare benissimo sia d estate che d inverno con delle belle promozioni .Chissà se siete ancora in tempo prima che davvero la ruggine si divori quello che si è fatto.
    Fatela ripartire magari tra un anno si i cambiano i seggiolini.tra COVID e mancanza di neve è stato un disastro.Cambiate strategia e avrete successo

  5. Grande sindaco. Ammette di essersi speso per la realizzazione dell’opera. Sapeva (lo dice lui) che avrebbe generato passività di gestione ma è andato avanti lo stesso. Continua a difendere la sua cattedrale e fa pure il saputello e l’arrogante. Veramente incredibile.

  6. La seggiovia di chiomonte… per non parlare della suzea.

    Sempre centra buonanima di Cerutti, che, oltre a non saper fare i propri interessi, a mio parere intralcia da decenni la rinascita del Frais.
    Dovrebbe smontare e portarsi via a sue spese gli impianti obsoleti, e così facendo si riuscirebbe a ripartire.

    Il laghetto allargato adesso lo abbellirà con una schiera di alberi, oppure no?

    • Ma di che rinascita state parlando che tra pochi anni la neve a quelle quote non la si vedrà più manco a fine Gennaio? Ma in quale mondo parallelo vivete? È ora di finirla di spendere soldi pubblici su carrozzoni che non portano alcun beneficio. Se la seggiovia conviene, ci spenda i soldi un privato, altrimenti si chiuda tutto e si intimi anche il ripristino dell’area sfregiata.

  7. Interessante visione della pubblica amministrazione e, della gestione dei fondi pubblici da parte di Uno qualunque. Se ho ben capito, come amministrazione pubblica, posso acquistare beni per milioni di euro e lasciarli marcire alle intemperie senza un minimo di manutenzione e, non devo rendere conto a nessuno, nemmeno ai miei cittadini. Anzi se a qualcuno non piace il mio metodo li invito a cambiare comune. Geniale.

Rispondi a Emanuela trenta Annulla risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.