CHIOMONTE, VENDEMMIA NUMEROSA GRAZIE ALL’APPELLO SU FACEBOOK: LA BELLA STORIA DI GIANNI E CINZIA

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CHIOMONTE – L’antico rito della vendemmia in Valsusa è ancora oggi un momento di grande condivisione sociale, un’attività importante per l’economia del territorio, con un forte valore per contadini e imprenditori agricoli, ma soprattutto un momento di gioia e divertimento.

Chi ama la terra, conosce bene l’attesa dopo un intero anno di lavori eseguiti con pazienza e dedizione: la vendemmia è un rituale che ha il sapore della festa.

Ce lo raccontano Gianni Maggi e sua moglie Cinzia Durandetto, residenti a Bruzolo e titolari dell’azienda agricola biologica certificata di Mattie “Occitania”. Con un appello lanciato su Facebook, hanno dato luogo ad una particolare iniziativa, nella loro vigna di Chiomonte.

“È un antico retaggio per le famiglie del posto, al momento della vendemmia, aiutarsi a vicenda per raccogliere l’uva, lavorando insieme. Vista la veneranda età delle persone che ci hanno sempre dato una mano, quest’anno abbiamo deciso di ricercare altri volontari più giovani, per il timore che i nostri amici ultra ottantenni potessero stancarsi troppo. Anche se i nostri aiutanti anziani erano in prima linea a lavorare, martedì scorso hanno accolto con entusiasmo il nostro appello lanciato su Facebook anche una trentina di persone più giovani: è stata una giornata magnifica!”.

E con forbici, cappellini, guanti e tanta voglia di fare, dalle prime ore dell’alba di martedì 4 ottobre, una trentina di amici hanno tagliato l’uva doc e biologica in cima alla collina soleggiata di Chiomonte, vicino ai cantieri della Maddalena.

La vigna verrà espropriata, come ci racconta Cinzia: “Una parte del terreno – che era di mia nonna – verrà espropriato per l’opera Tav: purtroppo abbiamo questa triste prospettiva, non so cosa si salverà della zona vitivinicola”.

Ma senza pensare al futuro e concentrandosi sul presente, Gianni e Cinzia hanno riunito nel loro vigneto generazioni di uomini e donne, vecchi e bambini, amici e parenti, accorsi alla raccolta dell’uva. “Siamo soddisfatti della bella giornata trascorsa insieme a splendide persone, entusiaste nel partecipare a questo rituale che da centinaia di anni, fa parte della tradizione dei nostri antenati. Un grazie a tutti i volontari che hanno risposto all’appello. Appena terminate le varie operazioni, sarà nostra premura ringraziarvi uno per uno!”, concludono i due imprenditori valsusini.

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