COAZZE, CHIUSA LA SCUOLA PER MOTIVI DI SICUREZZA: “NON ABBIAMO I SOLDI PER COSTRUIRNE UNA NUOVA”

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di ANDREA MUSACCHIO

COAZZE – La scuola media “Giulio Nicoletta” di Coazze, è stata dichiarata inagibile per motivi strutturali e per diversi studenti la ripresa delle lezioni sarà in un altro istituto, ossia nella scuola elementare “Luigi Pirandello”.
Ma facciamo un passo indietro. Come ci spiega il sindaco Paolo Allais, la scuola secondaria di primo grado doveva subire dei lavori di ristrutturazione richiesti dall’ex giunta: “La precedente amministrazione ha chiesto un finanziamento per mettere a posto, dal punto di vista strutturale, la scuola secondaria Nicoletta. Noi fin da allora, quando eravamo in minoranza, avevamo già fatto presente che non ci sembrava una soluzione intelligente. Perchè mi sembra stupido andare a mettere in sicurezza dal punto di vista sismico, una scuola che poggia le sua fondamenta su un rio a rischio di esondazione. Un rio intubato, con tutto quello che deriva e ne consegue. Quindi avevamo detto, fate male ad andare a ristrutturare in un rio con delle problematiche non indifferenti, meglio sarebbe fare una scuola nuova. Loro hanno proseguito e noi logicamente essendo subentrati, abbiamo portato avanti quello che avevano iniziato”.

Portato avanti il lavoro della precedente amministrazione, i lavori di ristrutturazione sono stati immediatamente stoppati dopo delle ulteriori verifiche: “Una volta che richiedi un finanziamento per ristrutturare, la prima cosa che mi chiede di fare il sismico di Pinerolo è di fare determinate verifiche. Una volta fatte queste verifiche ci si è accorti, che anche le solette, oltre ai pilastri hanno dei problemi. Quindi ai 575.000 € che sono stati già stanziati, si devono aggiungere da 250 a 300 mila euro. A maggior ragione, io non vado ad investire un milione di euro in un rio intubato a rischio esondazione. Ci siamo quindi mossi per farne una nuova mantenendo il finanziamento. La cosa è possibile, solo che per farne una nuova servono 2 milioni e 600 mila euro. Perchè per fare una scuola nuova bisogna rispettare i parametri del Decreto Ministeriale 1975. Si dice che per fare 6 aule bisogna avere 4.050 metri quadrati di terreno e 1.640 metri quadrati di superficie, perchè ogni aula ha bisogna di 275,50 metri quadrati. Noi in questo momento non abbiamo quella disponibilità economica”.

La soluzione, per permettere di proseguire gli studi ai ragazzi, è stata quella di mantenere 3 aule nella scuola media “Giulio Nicoletta”, mentre 5 classi saranno spostate nella scuola elementare “Luigi Pirandello”: “Abbiamo mantenuto 3 aule nella Nicoletta, eliminando il piano di sopra, che era quello che caricava maggiormente sulla struttura. Quindi le 3 aule sotto le abbiamo mantenute e le altre 5 aule le abbiamo trasferite all’elementare Pirandello. Devo dire che la scuola Pirandello ci è venuta incontro con la massima solidarietà per questa problematica e quindi cercheremo di fare le cose assieme. E poi poco per volta vedremo. Ci muoveremo a vista. È comunque un grosso problema, che io imputo alla vecchia amministrazione la quale ha peccato di leggerezza. Perchè andremo molto facilmente a mangiarci un finanziamento e quindi può anche darsi che in seguito, quando noi andremo a richiederne altri, ci diranno che noi ne abbiamo già perso uno”.

“Questa soluzione sarà anche per i prossimi anni scolastici – prosegue il sindaco Allais – perchè io in un anno non riesco sicuramente a mettere a posto tutto. Serviranno 2 milioni e il comune di Coazze non li trova facilmente e neanche andare a prenderli ad altri perchè nessuno regala niente. Dovremo cercare dei finanziamenti, magari con il conto energetico 2.0 o con qualcos’altro. Non lo so. Noi abbiamo tamponato, quindi riusciremo a soddisfare le esigenze della scuola, permettendo ai ragazzi di continuare a studiare. Poi vedremo, che cosa succederà non lo so. Se ci si è mossi prima con molta leggerezza, questo noi non lo faremo. Andremo avanti con i piedi di piombo. Tutti hanno parlato con i tecnici: minoranza, maggioranza e scuole sono stati tutti avvisati e sono al corrente”.

Una scuola apprezzata da tutti e che attrae, grazie alla qualità dei suoi professori, richiamando vari studenti dai paesi limitrofi: “Coazze non ha una grossa natalità. Nel 2018 ci sono state solo 17 nascite. Solo che Coazze in questo momento per la bontà della scuola media, perchè abbiamo dei professori di qualità superiore, tanta gente arriva da Giaveno. Quest’anno avremo 3 prime, con un totale di 64 alunni di cui solo 32 sono di Coazze. Adesso quello che succederà non lo so. Noi 2 milioni e 600 mila euro non li abbiamo e questo lo so per certo. Avremo enormi difficoltà per averli. È logico che in questa situazione tenderemo sempre di meno a prendere ragazzi da fuori, perchè con questa soluzione la scuola elementare ha dovuto rinunciare a delle aule”.

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1 COMMENTO

  1. questa è l’ennesima conferma che ai politicanti di mestiere interessa solo fare soldi , per loro?, per gli amici? per il partito? per gli amici degli amici? non lo so, sta di fatto che le scuole vengono chiuse per mancanza di soldi, e si (guarda che combinazione) proprio oggi il nostro presidente del consiglio che prima dice di aver letto attentamente l’analisi costi benefici della TAv e dice che non va fatta, dopo un paio di mesi guarda caso! , ormai non si può più tornare indietro, ennesimo voltafaccia (ci siamo abituati) ed ennesima conferma dell’italia degli sprechi.
    UNA CONSIDERAZIONE .
    SE NON CI SONO SOLDI PER RIPARARE LA SCUOLA , DA DOVE VENGONO PRESI QUELLI MANCANTI (CIOE’ QUELLI CHE TEORICAMENTE DOVREBBE DARE L’EUROPA VISTO CHE NON C’E’ ANCORA NESSUNO STANZIAMENTO CERTO AL 50%) PER FARE LA TAV?

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