CONDOVE È MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE PER LA RESISTENZA

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dal COMUNE DI CONDOVE

CONDOVE – Oggi, mercoledì 19 dicembre 2022, è una giornata storica per Condove. Il Prefetto di Torino, dottor Raffaele Ruberto, ha consegnato al Sindaco dottor Jacopo Suppo la Medaglia d’oro al merito civile conferita al Comune di Condove dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Questo importantissimo riconoscimento civile rende onore alla memoria dei tantissimi condovesi caduti per la libertà nei mesi cruenti della guerra di Resistenza, gratifica il grande lavoro di conservazione della memoria storica ed è il frutto di un minuzioso lavoro di ricerca svolto da Giuliano Dolfini e dalla sezione Anpi Condove-Caprie “Mario Jannon”, condotto nell’ormai lontano 2013.
Il dossier di candidatura, discusso e approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale il 6 ottobre 2014, fu inoltrato alla Direzione Generale del Ministero dell’Interno in data 6 novembre 2014 e affidato ad una Commissione nominata con Decreto Presidenziale su proposta del Ministero dell’Interno, che ha istruito la pratica e l’ha analizzata e discussa. Dopo un’attesa durata sette anni, il 27 settembre 2021 la Commissione ha dato parere favorevole al conferimento della Medaglia d’Oro con la seguente motivazione:
“Durante il periodo bellico, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, il Comune, posto sul corridoio di comunicazione internazionale strategico della Valle di Susa, fu soggetto a rastrellamenti, deportazioni e fucilazioni di civili per rappresaglia da parte delle truppe tedesche che determinarono un clima di terrore. La popolazione, sebbene sconvolta dall’inaudita violenza, seppe reagire agli orrori della guerra con coraggiosa determinazione e generoso spirito di solidarietà, in una comune lotta contro il nemico. Splendido esempio di amor patrio e di strenuo impegno per l’affermazione dei principi di democrazia e di libertà. 1943/1945 – Condove”.
Insieme al Sindaco Suppo, hanno preso parte alla cerimonia di consegna dell’onorificienza il vicesindaco, Chiara Bonavero, Giuliano Dolfini, estensore del dossier di candidatura, Emanuela Sarti, già Sindaco di Condove e attuale vicepresidente dell’ANPI Condove-Caprie e Danilo Bonavero già presidente dell’ANPI Condove-Caprie.
L’attuale situazione sanitaria non ha consentito l’organizzazione di manifestazioni pubbliche per condividere questo grande onore con tutta la cittadinanza. Non appena le condizioni lo permetteranno, sarà cura dell’Amministrazione Comunale dare ampio risalto pubblico all’importanza di questo riconoscimento e apponendo la medaglia d’oro sul gonfalone comunale.
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3 COMMENTI

  1. Perché non dite anche delle esecuzioni sommarie, delle baitevandate a fuoco, dei terreni appropriati in modo vigliacco, dopo la fine della guerra a scapito dei soldati che rientravano dal fronte e non erano passati a fare i partigiani, le torture subite da quei grandi eroi di partigiani? Ma smettetela con queste cazzate, cittadino che ammazzava un suo concittadino. Dite la verità, una volta per tutte? Volete farli passare come eroi, sembra che loro abbiano risolto il problema della guerra in Italia, ma farsinun esame di coscienza prima di scrivere. Vergognatevi.

  2. Il 2 maggio 1945 le forze tedesche si arresero agli alleati, il 25 aprile 1945 fu solo la data concordata tra il comando alleato ed il CLNAI per l’insurrezione delle milizie irregolari, prive di aviazione, corazzati, artiglieria, addestramento, etica militare, disciplina, e tutto quant’altro avrebbe permesso una vera battaglia contro l’occupante. Gli aiuti vennero centellinati dagli alleati che non desideravano certo ritrovarsi a guerra finita un gruppo armato comunista antidemocratico. Cio’ che avvenne dopo, ce lo hanno raccontato nonni, padri e l’esimio Pansa, Eroe fu Bisagno, non certo quelli di Porzus. Molte cose sono ancora da dire, ma il dopoguerra fu ricco di abusi, crudelta’, rapine. Differenziamo almeno cavalieri bianchi e cavalieri neri. L’amnistia postbellica e’ significativa. Infine, certi storici non escludono che stragi di nazifascisti furono pianificate per suscitare rappresaglie sui civili tali da suscitare odio nel Regno, per non farlo piu’ tornare. Un minimo di autocritica e’ doverosa.

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