DAL COMUNE DI CONDOVE
CONDOVE – Partiranno nella seconda metà di giugno i lavori di messa in sicurezza del versante roccioso alle spalle delle borgate Poisatto e Grangetta, le due principali frazioni di fondovalle di Condove. Oltre 180 mila euro di investimento per un intervento atteso da diversi anni, in seguito a frequenti episodi di franamento: risale a dieci anni fa uno degli ultimi episodi più eclatanti, con il rotolamento di un masso sino alla parete di una casa, da allora dichiarata in parte inagibile.
L’iter ha previsto la redazione del progetto in tutti i suoi stadi, fino all’esecutivo del novembre 2016, per poi trovare una possibilità di finanziamento tramite fondi ATO e finalmente, ad inizio 2018, appaltare i lavori. “Abbiamo cercato di accelerare i tempi il più possibile e compatibilmente con le possibilità economiche, consci dell’importanza e di un’urgenza ormai non più sostenibile – sottolinea la sindaca Emanuela Sarti – perché dopo tanti anni di attesa le due frazioni vedranno finalmente attuarsi un intervento di mitigazione del rischio che metterà in sicurezza le abitazioni e le attività”.
Il progetto, redatto dallo studio tecnico dell’ingegner Massimo Reviglione assieme ai geologi Aldo Perotto e Denise Franchino, prevede la stabilizzazione del versante da una quota di circa 400 metri (in corrispondenza della strada che collega le due frazioni) sino a 455 metri presso la prima balza rocciosa. “Il pendio, molto ripido sino a toccare i 35°, presenta infatti una doppia problematica – spiega l’assessore alle Opere Pubbliche Giorgia Allais – legata sia ai massi singoli che puntualmente possono cadere sino al fondovalle sia agli ammassi rocciosi, per lo più fratturati, da cui possono staccarsi dei frammenti lapidei”.
Le condizioni di instabilità parrebbero favorite anche dagli eventi piovosi intensi che provocano un ruscellamento delle acque superficiali lungo gli impluvi molto ripidi. Nella fase progettuale è stato eseguito un rilievo dei blocchi e degli ammassi, appositamente numerati e georiferiti tramite gps, e sono state simulate anche alcune traiettorie ed energie con cui queste grandi pietre arriverebbero al suolo dopo il rotolamento. Per ogni caso, è stata valutata la pericolosità intrinseca della roccia instabile ma anche l’entità del potenziale danno creato con l’impatto: va ricordato, infatti, che il rischio subentra quando vi è un possibile danno a persone o strutture antropiche. Su 55 rocce o ammassi instabili, 20 risulterebbero in una classe di rischio elevato, 29 medio, 6 basso.
“Le opere previste per la messa in sicurezza del versante consistono in disgaggi, rimozioni e ricollocamenti dei blocchi instabili ed in procinto di crollo – spiega ancora Allais – attraverso sistemi manuali con leve e martinetti, consolidamenti attraverso legature con funi incrociate e chiodature in grado di penetrare in profondità. Verranno anche realizzate tre barriere paramassi ubicate a monte delle frazioni, per intercettare le traiettorie dei massi instabili a maggiore pericolosità: due a tergo delle case del Poisatto, con altezza di 3.5 metri e lunghezza totale di 60 metri in due tratte da 30, e una a protezione della Grangetta, con altezza di 4 metri e lunghezza di 30”.
I lavori sono stati appaltati attraverso una procedura aperta con il criterio del prezzo più basso sull’importo dei lavori posto a base di gara e verranno eseguiti in due lotti da ditte altamente specializzate in lavori in parete: presso la frazione Poisatto interverrà la ditta Piemonte Disgaggi Opere Speciali srl, con sede a Torino, mentre alla Grangetta la società Ecogrid srl di Calizzano. La durata complessiva del cantiere, che avrà come base di stoccaggio materiali e mezzi il pianoro di Via Partigiani Georgiani, è prevista in circa 40 giorni lavorativi. “Non sono previsti particolari disagi per i residenti – conclude la sindaca Sarti – se non quelli legati strettamente al transito di eventuali mezzi di cantiere e alla realizzazione degli interventi sul pendio”.