CONDOVE, SCOPPIA IL CASO DEI FURTI AL CIMITERO: “CI VOGLIONO LE TELECAMERE”

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A Condove scoppia il caso dei furti al cimitero. La segnalazione arriva nuovamente dai social network, dove alcuni cittadini fanno emergere il loro disagio e critiche al Comune guidato dal sindaco Emanuela Sarti. “Oggi alle 3 al nostro cimitero c’è stato l’ennesimo furto dentro una macchina parcheggiata”. In effetti gia à nei giorni precedenti erano stati segnalati altri furti nella stessa area, dove le famiglie vanno a trovare i loro cari. E arriva la proposta di installare le telecamere di sorveglianza, con una stoccatina all’amministrazione: “Vorrei ricordare a qualche personaggio della nostra amministrazione comunale, che oltre a mettere cartelli in bella vista al cimitero che consigliano di non lasciare borse in auto parcheggiate, spendere soldi pubblici per restringere le strade di Condove e altre cose utili per i cittadini, nel prossimo bilancio prevedete di installare una telecamere di sorveglianza nel parcheggio del cimitero. O questa non rende abbastanza?”. Sul caso interviene anche il consigliere di minoranza Piero Bruno: “Purtroppo il problema è legato al fatto che i cittadini votano le persone che di questi problemi se ne fregano, ho richiesto impegno per la sicurezza anche con telecamere …sono state messe per i rifiuti…continuate a votare e ad non andare a votare”. Telecamere sì o no? L’assessore Tabone risponde sempre su Facebook: “Anni fa, passando sulla statale all’altezza di Torre del Colle vidi una scena in cui una persona frugava dentro una macchina, parcheggiata in un campo, dal finestrino del passeggero, aveva il casco indossato e la moto parcheggiata accesa pochi metri dalla statale (con le luci accese e il muso rivolto verso la strada). Il tempo di capire cosa succedeva e andare a fare inversione alla rotonda e tornare indietro per leggere almeno la targa della moto, la persona era sparita, non ho potuto fare altro che chiamare i carabinieri. Questo episodio mi fa capire che una telecamera avrebbe risolto poco, magari la targa della moto, si, per poi scoprire che era rubata.. Il vero fatto è che chi compie questi gesti sono persone accorte e non badano ad una telecamera e non hanno nulla da perderci. È un problema, di difficile risoluzione, che non si risolve con critiche qualunquiste, ma con strategie adottate con chi é preposto alla sicurezza”. Infine, c’è chi propone l’attivazione di ronde, come avvenuto a Villar Dora qualche mese fa, coinvolgendo le associazioni di Condove:
“Basterebbe organizzarsi meglio…Aib, Protezione civile, Associazione Carabinieri in alcuni paesi nella cintura di Torino, fanno a turno servizi di vigilanza ed in alcuni casi hanno allertato le forze dell ordine con esito positivo”.

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