COPPIA DI GIAVENO SCAMPATA AL MASSACRO DI NIZZA: “SALVI PER MIRACOLO”

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GIAVENO – È di Giaveno la coppia che ieri sera è scampata al massacro di Nizza: il ricercatore Renato Favaron e la dirigente scolastica Cristina Cerruti, che hanno la casa proprio a 200 metri dal luogo dove la folle corsa di un camion ha travolto e ucciso decine e decine di innocenti. Un inferno questo 14 luglio di sangue, per Nizza e la Francia, come racconta Favaron: “Ieri sera siamo stati alla Promenade fino alle 22.20, questo orario rimarrà per sempre nella mia testa. Erano appena terminati i fuochi: per puro caso, abbiamo scelto di tornare a casa invece di rimanere sulla via e goderci lo spettacolo. Abbiamo la casa proprio nella via parallela, in Rue Massena”.

Sono stati pochi fatali secondi che li hanno tratti in salvo dall’orrenda carneficina, grazie al figlio: “Siamo rientrati a casa proprio cinque minuti prima che arrivasse il camion, perché ieri nostro figlio, che fa il cuoco in un ristorante qui vicino, aveva saltato la pausa pranzo e quindi mia moglie mi ha chiesto di tornare per preparargli cena. È stata la nostra salvezza”. Un orrore il drammatico racconto dei due giavenesi, si sentivano grida, spari e sirene: “C’era gente che correva e scappava, ma sinceramente non siamo riusciti subito a capirne il motivo. Poi, appena dentro l’alloggio, dalla finestra sentivamo spari, urla e sirene….sembrava un inferno. Dopo un attimo ci chiama nostro figlio e ci chiede: “Ditemi solo si o no, state bene?”. La notte è stata lunga per Favaron e la moglie, costretti a barricarsi in casa dalla polizia francese. “Il paesaggio è surreale, nessuno parla, sembra una città fantasma…quello che era un luogo simbolo di gioia e divertimento, è stato trasformato in un inferno”: sono le prime drammatiche sensazioni dei due giavanesi a Nizza, questa mattina.

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