CORONAVIRUS AVIGLIANA, POSITIVA UNA PROF AL GALILEI

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di ANDREA MUSACCHIO

AVIGLIANA – Una docente dell’istituto Galileo Galilei di Avigliana è risultata positiva al Covid-19. Lo comunica il preside Giancarlo Vittone a ValsusaOggi: “L’esito del tampone è arrivato ieri – spiega – Ma la professoressa è assente da dieci giorni ormai. Le classi, come prevede l’ordinanza regionale 110, sono normalmente a scuola. Leggendo le linee guida della Regione siamo in regola, anche se vorrei che ce lo dicesse il Sisp questo. Ad oggi, nonostante l’esito sia arrivato ieri, non ci ha ancora comunicato le procedure da intraprendere. Chiaramente noi, come scuola, non possiamo mettere in quarantena nessuno”.   

 

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11 COMMENTI

  1. Ma ci rendiamo conto che andando avanti rischiamo di rovinare una generazione di giovani, e per rovinare intendo esporla a problemi di salute molto gravi, tanto bravi a parlare ma alla realtà dei fatti i presidi non vogliono prendersi la responsabilità di salvaguardare la salute dei loro studenti. Mi chiedo se non si rendono conto che sono gli studenti a mettergli il pane nel piatto e forse quindi bisogna fare in modo che non si ammalino e ben venga la dad!!!!!!!

    • A parte che non sono gli studenti a mettere il pane nel piatto ai presidi, ma ammesso e non concesso che fosse così, tu non vuoi che gli studenti si ammalino non tanto per la loro salute, ma per lo stipendio?
      La generazione di giovani non è rovinata dal Covid, ma dal fatto che manchi l’educazione di base, che dovrebbe passare anche attraverso la scuola.
      Il tuo nome dice già tutto di te. Magari salviamo i giovani da un raffreddore, a quale prezzo però? A quello di lasciar loro un mondo economico totalmente bloccato per non dire distrutto, questo non lo definirei salvare una generazione, ma distruggerla! Rimettiti la muser…mascherina e torna chiuderti nel tuo magico mondo in lockdown!

    • I cari studenti che mettono il pane nel piatto agli insegnanti, bisognosi di banchi con le rotelle, plexiglas per la mensa, che fuori dalle scuole hanno le mascherine finchè sono a 10 metri dalla scuola, etc, non sono poi così ligi come lei pensa… infatti, sarà che ho un cane e l’ultima uscita la facciamo sul tardi, ma i giovanotti e le giovanotte, di sera tardi, si radunano in giardinetti, cortili supermercati, sui gradini degli uffici postali e così via, dopo avere comperato alcoolici e bibite, che si passano di mano in mano senza scrupoli: in una bottiglia bevono in 10!! e naturalmente, tutti senza mascherina… quindi la povera insegnante probabilmente è stata contagiata da uno dei suoi ligi studenti asintomatici, e ha tutta la mia solidarietà, perchè i cari giovani di noi adulti, di mezza età o anziani, se ne infischiano, non pensano neppure che potrebbero contagiare a casa genitori e nonni, hanno un comportamento vergognoso, naturalmente al di fuori delle mura scolastiche.

      • Gwen, povero cane! Gli fai fare il giro di tutta Bussoleno, fino a Chianocco?
        Bere con la mascherina la vedo dura, ma se tu sai come si fa perché non glielo insegni?

  2. I cari studenti che mettono il pane nel piatto agli insegnanti, bisognosi di banchi con le rotelle, plexiglas per la mensa, che fuori dalle scuole hanno le mascherine finchè sono a 10 metri dalla scuola, etc, non sono poi così ligi come lei pensa… infatti, sarà che ho un cane e l’ultima uscita la facciamo sul tardi, ma i giovanotti e le giovanotte, di sera tardi, si radunano in giardinetti, cortili supermercati, sui gradini degli uffici postali e così via, dopo avere comperato alcoolici e bibite, che si passano di mano in mano senza scrupoli: in una bottiglia bevono in 10!! e naturalmente, tutti senza mascherina… quindi la povera insegnante probabilmente è stata contagiata da uno dei suoi ligi studenti asintomatici, e ha tutta la mia solidarietà, perchè i cari giovani di noi adulti, di mezza età o anziani, se ne infischiano, non pensano neppure che potrebbero contagiare a casa genitori e nonni, hanno un comportamento vergognoso, naturalmente al di fuori delle mura scolastiche.

  3. Sicuramente non sono stata capita perché ho scritto “gli studenti mettono il pane nel piatto” perché avendo lavorato nella scuola, parlo per cognizione di causa. Intendevo dire che se i giovani sono mal messi in salute (vedere aule con finestre aperte tutto il tempo dell’orario con questo freddo, merende fatte in cortile con spazio ridotto e senza muoversi forse crea problemi di salute; nelle scuole sono tante le assenze per questo, che non nulla a che vedere con il covid) e le scuole non condividono con i genitori i problemi e ad assicurare che gli insegnanti su più classi, sono stati sottoposti a tampone, per le rimanenti classi nn poste in quarantena, provocano una ricaduta di minor scelte per il prossimo a.s.. Minor scelte vuole dire meno classi e conseguentemente meno cattedre, meno cattedre meno posti di lavoro anche se precario……
    Per il fatto che i giovani siano molte volte scriteriati lo vedo anch’io, la loro disinvoltura è sicuramente pericolosa, ma forse i genitori non si preoccupano, non insegnano loro il comportamento da tenere. Quindi se la scuola coinvolgesse di più i genitori allora si formerebbe un tutto uno con lo scopo di preservare sia la salute che i posti di lavoro proprio partendo dalla scuola!!!!!! La società del caos in questi periodi è servita!!!!!

  4. Spett.le redazione io non perderò più tempo a scrivere la realtà delle cose nelle scuole non vi disturberò più.
    Spiegatemi però perchè non pubblicate le mie opinioni che non sono mai di insulto (come invece ha scritto BOH dicendomi di mettermi la museruola). Ieri sera ho inviato sempre com Pandemica una risposta molto chiara e precisa per il pane nel piatto, ma non è stata pubblicata. GRAZIE LO STESSO AVETE DUE PESI E DUE MISURE!!!!
    Pandemica

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