CORONAVIRUS: I CONSIGLI DI UNO PSICOLOGO VALSUSINO

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VILLAR DORA – La situazione del Coronavirus in Italia giorno dopo giorno si fa sempre più drammatica e in certe situazioni è tempo di unirci e di percepirci l’uno all’altro stringendo delle partnership e relazioni, seppur virtuali, per aiutarci a uscire da quest’emergenza.

Purtroppo stiamo affrontando anche una situazione, quella sanitaria, senza dimenticare che altre sono latenti e non meno pesanti come quella economica e non ultima quella psicologica.

Pensando di poter offrire un servizio a chi ci legge nell’affrontare questa situazione abbiamo contattato per ValsusaOggi Luca Fabbroni, professional coach accreditato presso l’International Coach Federation e psicologo valsusino, per farci aiutare a leggere su quanto sta accadendo.

Innanzitutto chi è un coach e che cosa fa?

Un coach è quello che io definisco l’interprete di un cambiamento. Nella vita normale spesso non ci si rivolge ad un professionista coach perché possiamo avere da soli ciò che desideriamo. È quando non riusciamo ad ottenere ciò che desideriamo che il coach entra in campo per accompagnare le fasi transitorie che consentono di visualizzare e raggiungere nuovi obiettivi. Mai come in questo momento, mi permetto dire, c’è bisogno di un coach.

La tua esperienza nelle grandi aziende multinazionali ti hanno portato a stretto contatto con moltissimi imprenditori, ma anche leader e manager. Che cosa può essere utile a figure di tale profilo in questo momento? 

Mi sento di dire che questo è il momento di mettere ordine e cercare consapevolezza ed equilibrio. Tra qualche mese queste figure dovranno essere capaci di accompagnare le aziende e i lavoratori verso il futuro, che indubbiamente non sarà uguale al passato che si è interrotto solo qualche settimana fa. Bisognerà farsi trovare pronti. Ma non ci sono solo i leader o le grandi aziende. Il mio ruolo di consulente in piccole e medie aziende, anche locali, mi porta a dire che tutti abbiamo bisogno di sfruttare il momento per generare consapevolezza e non farci travolgere dagli eventi.

Quali consigli ti senti di dare alle persone?

Credo che in questa fase, oltre al rispetto delle norme imposte a livello nazionale, sia fondamentale ripensare e riorganizzare le nostre giornate, che non sono buie o vuote, ma diverse dalle precedenti. Mi fa effetto ascoltare persone che hanno smarrito il senso del tempo e non sanno che giorno è, e mi colpisce ascoltare parole molto negative che ritengo non utili a generare futuro. So che sembra paradossale, ma dobbiamo considerare questo momento storico come una opportunità unica di apprendimento. Con questa partnership inauguriamo il nostro servizio fatto di pillole che ci accompagneranno nelle prossime settimane.

Luca è disponibile per eventuale supporto per chi ne avesse bisogno in questo delicato e difficile momento. Per contattarlo si può scrivere un e-mail all’indirizzo info@lucafabbroni.com.

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1 COMMENTO

  1. Le generazioni nate anni venti- trenta e precedenti , oltre a non avere avuto tutte le comodità di cui possiamo permetterci ora , hanno dovuto subire cinque anni di guerra, con restrizioni a noi non note se non per sentito dire. Detto questo, se dobbiamo stare a casa anche alcuni mesi con acqua luce riscaldamento e cibarie; è sì un sacrificio ma nulla in confronto. Il vero sacrificio è per le persone che sono in prima linea. Auguri a loro e a noi tutti.

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