CORONAVIRUS, “I TURISTI NON VENGANO IN VALSUSA”: APPELLO AL PREFETTO

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di MAURIZO BERIA D’ARGENTINA (Presidente Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea)

Prefettura di Torino
Piazza Castello, 205
10100 Torino TO
A Sua Eccellenza il Prefetto di Torino

OGGETTO: Emergenza sanitaria e situazione flussi turistici.

Signor Prefetto,

ci permettiamo come Sindaci dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, di sottoporre alla Sua attenzione il tema della regolamentazione dei flussi turistici, anche alla luce del recente DPCM che, giustamente, circoscrive ulteriormente i movimenti per contenere la diffusione della malattia.

Il tema resta quello di come evitare assembramenti che nei giorni scorsi hanno creato non pochi problemi ai cittadini residenti. In questi giorni, infatti, sono state numerose le segnalazioni di spostamenti anomali ricevute da cittadini ed esercenti allarmati per questa eccessiva movimentazione.

Il DPCM dice che gli spostamenti sono consentiti solo per comprovati motivi di lavoro oppure di necessità, ovvero per motivi di salute, e che è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Non serve alcuna ulteriore interpretazione per capire che gli spostamenti da e per luoghi di
villeggiatura durante i fine settimana non sono consentiti in quanto non strettamente legati ai motivi sopraccitati. Per questo semplice motivo noi Sindaci ci aspettiamo che nei prossimi giorni le forze dell’ordine vigilino per impedire che ciò accada. Anche per eventuali ricongiungimenti famigliari “divisi” opportunamente in due domicili, ci risulta essere un artificio per aggirare la normativa.

Riteniamo che il ricongiungimento famigliare debba essere definitivo. Qualora, invece, venga data una interpretazione diversa, visti i numerosi arrivi di villeggianti dell’ultima ora a causa delle maggiori restrizioni, sarebbe opportuno fornire una spiegazione nel merito. E questo perché la possibilità di poter effettuare simili spostamenti renderà i nostri comuni turistici sovraffollati come nei periodi di vacanza e non saremo certamente in grado di garantire i servizi di base richiesti in caso di emergenza.

Inoltre, e soprattutto, in questo modo rischieremmo di aggravare la situazione sanitaria territoriale qualora con la diffusione del virus dovessimo porre in essere misure di contenimento per una popolazione eccessiva rispetto a quella residente. Ricordiamo anche che l’età media dei nostri residenti è molto alta e ciò ovviamente comporta un rischio maggiore alla salute in caso di trasmissione.

E, in ultimo, con analoga se non maggiore preoccupazione, assistiamo quotidianamente allo
spostamento di lavoratori transfrontalieri, per lo più operanti a Monginevro, area che registra una forte presenza turistica dove non risulta attivo alcun servizio di controllo e di prevenzione. Per tali soggetti, in attesa che anche oltralpe vengano assunte misure adeguate al contenimento del virus, riterremo opportuno poter effettuare alla frontiera, sin da subito, una verifica sistematica delle condizioni di salute.

Certi che le osservazioni riportate saranno prese da Ella in seria considerazione, e con l’auspicio che tutto si risolva in breve tempo, Le auguriamo buon lavoro in un momento così difficile per tutti noi.

Cordialmente.
A nome dei Sindaci dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.
Il Presidente
Maurizio Beria d’Argentina

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7 COMMENTI

  1. Giustissimo l’appello e le osservazioni nell’articolo. Davvero poco lungimirante invece l’articolo di pochi giorni fa di un Sindaco di un comune della via lattea che esortava turisti e frequentatori a recarsi a sciare in quanto non vi era alcun pericolo li!!!!! Come avrebbe detto Emilio Fede “che figura di …..”

  2. Bisognava fermarli già il week end scorso invece che han bruciato la neve in tutti i posti imbiancati!
    (Cittadini meglio a casa x sempre)

  3. Delirante, politicanti che non fanno altro che pensare alla “cassa” tutto l’anno oggi considerano non solo i turisti ma anche i proprietari di seconde case come appestati e untori ………..

  4. “divisi” opportunamente in due domicili, ci risulta essere un artificio per aggirare la normativa.”
    E aggiungerei: Per non pagare le tasse come seconda casa: Fanno i signori e invece sono evasori…
    A Sauze c’è gente che fa spola da quando erano attive le zone rosse…
    Nessuno controlla, adesso, in emergenza Coronavirus e allora, quando gli hanno concesso la residenza, fittizzia…

    • Hai perfettamente ragione, ma, poi risulterebbero impopolari. Si pensa sempre al tornaconto personale. Inoltre sarebbe utile fare qualche SERIAordinanza in modo che i vari assembramenti non si vedano più, c è gente che ancora oggi dopo tutti i morti che abbiamo visto e che purtroppo vedremo ancora crede che sia una banale influenza

  5. I sindaci dei comuni della Val di Susa dovrebbero fare un ordinanza SEVERA, affinché non si vedano più assembramenti, gruppi tranquillamente a spasso, come se fosse un allegra vacanza. Inoltre sarebbe bene sanificare strade, cassonetti come già molti comuni stanno facendo Grazie

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