CORONAVIRUS, IL PIEMONTE ZONA ARANCIONE DAL 1° MARZO: TUTTI I DIVIETI

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Da lunedì 1° marzo il Piemonte torna in zona Arancione. L’ufficialità è stata comunicata oggi, venerdì 26 febbraio, dal ministro Roberto Speranza al presidente della Regione, Alberto Cirio.

COMUNICATO DELLA REGIONE PIEMONTE

Il ministro Roberto Speranza ha comunicato al presidente Alberto Cirio che, in base ai dati del Report settimanale validato dal CTS e dal Ministero della Salute, il Piemonte da lunedì 1 marzo passerà in zona arancione.

L’Rt è cresciuto e si attesta sopra l’1 e la pressione ospedaliera sta aumentando.

“Ci viene chiesto purtroppo un nuovo sforzo e so che è un sacrificio grande – ha commentato Cirio – Al nuovo Governo abbiamo sollecitato che i ristori per le attività costrette a fermarsi siano immediati. È fondamentale”.

Queste le principali misure in vigore in Piemonte in Zona Arancione

SCUOLA

Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie.

Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%.

SPOSTAMENTI

Sì agli spostamenti all’interno del proprio Comune senza autocertificazione, che si raccomanda però di evitare se non necessari.

Vietato spostarsi sia dal proprio Comune che in entrata e in uscita da una Regione all’altra, salvo che per lavoro, studio, salute o necessità.

Consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5000 abitanti per una distanza non superiore ai 30 km, ma non verso i capoluoghi di provincia.

Consentita la visita a parenti e amici, solo all’interno del proprio Comune e nel limite di due persone, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

ATTIVITÀ MOTORIA

Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva all’aperto, ma solo in forma individuale.

Aperti i centri sportivi, mentre sono chiusi impianti sciistici, piscine e palestre.

ATTIVITÀ COMMERCIALI

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar, fino alle ore 22 per i ristoranti, mentre è sempre permessa la consegna a domicilio.

Apertura dei negozi al dettaglio e chiusura nel weekend dei centri commerciali (ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, fiorai, tabaccherie, edicole e librerie presenti al loro interno).

Apertura dei parrucchieri e dei centri estetici.

Apertura dei mercati anche extra-alimentari.

Sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

CULTURA

Chiusura di musei e mostre, teatri e cinema.

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15 COMMENTI

  1. Perfetto: zona arancione per il Piemonte e per alcuni mezzi a motore pure il semaforo arancione. La società del confinamento non è mai stata così in auge.

  2. 1 anno fa non c’erano le mascherine (poi il commissario le ha comprate a 2,5 volte il prezzo pagato da altri),
    oggi non ci sono i vaccini.
    Nulla di nuovo sotto il sole (se non piove, e se piove …)

  3. Non basta! Ci vuole il lockdown eterno! Dobbiamo stare chiusi in casa per sempre con una protesi-mascherina applicata chirurgicamente che copra bocca, naso e occhi! In più distanziati per l’etenità! I passaggi di colore provocano ogni volta 700.000 morti…Lo dice Gwen, ma lo dicono anche l`OMS e il CTS!

  4. Tutti contro Conte prima, ora nuovo direttore d’orchestra ma lo spartito è stato modificato in peggio. Eppure tutti i gruppi politici soddisfatti………non sarà la torta europea ad essere così convincente. Il vecchio detto è sempre attuale. “”” La politica ci divide, ma la tavola ci unisce”””

  5. Non c’è da stupirsi, visto che dopo un anno ancora si vedono in giro idioti senza mascherina, che pretendono di stare vicino ad altri come se nulla fosse, di fare come vogliono, anche tossendoti o starnutendoti in faccia senza troppi problemi, che sputano pure per terra e che ti fumano in faccia, anche vicino alle scuole (e questo era un problema anche prima della pandemia…). Alcuni con un misero fazzolettino in faccia semi abbassato. C’è una marea di incivili ed è colpa di tali persone se ci ritroviamo ancora in questa situazione, che parlano tanto di libertà e invece sono i primi a toglierla agli altri.

      • Ma quale lockdown…. a parte tre mesi dello scorso anno, non venitemi a dire che siete rimasti relegati in casa… per colpa dei soliti idioti che non seguono le più semplici regole. A rimanere chiusi sono i soliti che ci rimettono, per colpa di quelli che inneggiano alla libertà senza sapere cos’è veramente, perché non esiste in questo paese un minimo di solidarietà e rispetto reciproco. La vostra libertà è fare quello che si vuole fregandosene del prossimo. Lei sì che è un povero covidiota.

  6. Siamo veramente stufi stufi di questa situazione che va avanti da un anno… da novembre poi c’è il coprifuoco!! Ma siamo pazzi!! Siamo in mano a degli inetti o forse semplicemente loro sono solo dei burattini! Chissa’ chi decide davvero delle nostre vite! Chi è che decide questa dittatura a cui siamo sottoposti!! BASTA!!!! VOGLIAMO VIVERE E LAVORARE!!!! CI STATE AMMAZZANDO!!!!! BASTA CON QUESTO REGIME!!!!

  7. L’unica regione eternamente gialla è il Lazio. Mahhh mi pare strano, tutt’intorno solo regioni arancioni o rosse e loro niente, campioni di efficienza e buon governo della sanità. Vorremo mica dubitare del gran lavoro del fratello s…o del commissario Montalbano? Io questo paese lo comprendo sempre meno.

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