CORONAVIRUS, IN VALSUSA DISDETTE NEGLI ALBERGHI: “SIAMO PREOCCUPATI”

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SESTRIERE / BARDONECCHIA – Gli operatori turistici dell’alta Valsusa sono preoccupati per i primi danni economici causati dall’emergenza Coronavirus. Dalla Vialattea a Bardonecchia, i consorzi turistici stanno registrando varie disdette da parte di gruppi, sciatori e villeggianti che avevano prenotato gli hotel per passare una settimana di vacanza in Valsusa. Il problema riguarda soprattutto il forfait della scolaresche che solitamente affollavano le piste durante le settimane bianche.

Ad oggi, il dato nei vari paesi turistici si attesta tra il 10 e il 15% di disdette. Non è drastico come quello del Friuli, dove il 95% delle prenotazioni sono già saltate, al punto che alcuni hotel chiuderanno il 29 febbraio, ma gli albergatori valsusini iniziano a preoccuparsi: “Al momento le principali disdette sono quelle delle scolaresche italiane e di alcuni gruppetti o privati – spiega da Sestriere Massimo Bonetti, presidente del Consorzio Turistico Vialattea – ad oggi possiamo registrare un 10/15% totale di disdette, che non è assolutamente tanto, vista la situazione e l’allarmismo che c’è in giro”.

I timori riguardano soprattutto il turismo estero: “Se gli Stati di provenienza dei turisti istituiscono periodi di quarantena per chi rientra da una vacanza in Italia, allora lo scenario cambia – spiega Bonetti – ancora oggi ho ricevuto due richieste di pre-pagamento di skipass da un tour operator britannico. Siamo in una situazione di continuo mutamento e di aggiornamenti costanti dei turisti provenienti dalle varie parti d’Europa, tanto dipende dai provvedimenti che adotteranno i loro governi. La psicosi fa la sua parte e ci si ritrova a fare i conti non solo con le disposizioni delle nostre autorità, ma anche con i governi stranieri che vedono l’Italia come un territorio cosparso di contagi, cosa che non è assolutamente vera”.

Anche Bardonecchia ha registrato un 10-15% di disdette, come spiega l’albergatore Giorgio Montabone, presidente del Consorzio Turistico Bardonecchia: “Le principali defezioni stanno arrivando dal mercato lombardo e dalle scuole, che abitualmente ospitavamo a fine febbraio – afferma Montabone – anche da noi la percentuale per ora è simile alla Vialattea, forse leggermente più alta per le gite scolastiche, che sono sempre stato il nostro punto di forza. La situazione è in divenire ed è anche preoccupante”. E gli stranieri? “Per adesso stiamo tenendo, c’è molta attesa di cosa potrà accadere, soprattutto in base alle eventuali decisioni degli Stati esteri riguardo all’Italia. Qui ora c’è il pienone, anzi, alcuni turisti lombardi e liguri stanno chiedendo agli hotel di prolungare i pernottamenti fino a domenica e tornare in città più tardi, ma i problemi maggiori ci potranno essere dalla prossima settimana in poi. Non siamo tranquilli, anche per le programmazioni con i tour operator delle prossime stagioni”.

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6 COMMENTI

  1. Forse ora la smetteranno tutti in valle di fare gli spocchiosi, tenere prezzi folli e privilegiare i tour operator stranieri, con alberghi loro riservati?
    Chissà…magari servirà da lezione per rivedere l’offerta completa, riconsiderando anche gli italiani ( Mr B in primis con la chiusura di numerosi impianti i piste durante la settimana…)

    • Lucky61 la fa semplice, ha trovato la soluzione e rigirato il problema: mi spiace per lei ma se studiasse come funziona il turismo scoprirebbe di non aver capito. Il discorso è un po’ lungo quindi solo un paio di accenni: intanto a disdettare non sono solo stranieri ma anche italiani, almeno una cifra pari; in secondo luogo le scolaresche non verranno qua come altrove perché imposto dal governo e poi si informi circa l’offerta turistica, scoprirà che ce n’è per tutte le tasche.

  2. Dovrebbero preoccuparsi soprattutto del cambiamento climatico: quelle montagne ormai sembrano dei deserti perchè non nevica tutto l’inverno, d’altro canto persino all’antartico stanno aumentando le temperature delle acque tra le più pure al mondo che ora sono inquinate da microplastiche! Se non si fa nulla per smettere di inquinare, non sarà solo il coronavirus a impedire alle persone di andare a sciare, ma la totale mancanza di neve e ghiacciai… però per amore del denaro, nessuno è disposto a fare un passo indietro in quello che viene spacciato per progresso…

  3. Tranquili. Verranno i cinesi a portarci i soldi, ricordate le sbrodolate con le delegazioni di cinesi, ” ansiosi” di apprendere il nostro modo di fare ski ? Aveva ragione Carletto , detto Marx; quando diceva, che il capitalista avrebbe venduto la corda con la quale lo si sarebbe impiccato.

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