CORONAVIRUS, LETTERA ALL’UNIONE MONTANA VALSUSA: “FATE I TEST SIEROLOGICI IN MEDIA E BASSA VALLE COME A OULX”

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di GIULIANA GIAI (Consigliera dell’Unione Montana Valle Susa)

Alla c. a. del Presidente dell’Unione Montana Valle Susa Pacifico Banchieri

Alla c. a. dei Componenti della Giunta dell’Unione Montana Valle Susa

Com’è noto, i Comuni dell’Unione Montana Alta Valle di Susa e dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, promuovono da qualche settimana il progetto “Sorveglianza, Informazione e Formazione Covid-19” presso il centro commerciale Iper Le Baite di Oulx, dove è stata riservata e circoscritta un’area apposita per un percorso a stazioni, in cui operano medici, infermieri e volontari allo scopo di eseguire uno screening epidemiologico sul Covid-19.

Dal punto di vista statistico ed epidemiologico si tratta di un test importante, su una collettività diffusa e con un campione ampio: potenzialmente il progetto è in grado di garantire tra i 150 e i 200 test sierologici giornalieri con un esito in tempo reale in caso di assenza di contatto con il Coronavirus. In caso di positività di IgM e/o IgG si effettua immediatamente il tampone con una risposta da parte del laboratorio CDC di Torino entro le 24 ore.

Il test è rivolto ai 14.000 cittadini residenti in Alta Valle di Susa che, su base volontaria, possono sottoporsi all’indagine con un contributo di 15 euro (30 per i non residenti). Lo screening è frutto di una sinergia tra Pubbliche Amministrazioni, Associazioni di Volontariato, di Pubblica Assistenza e Imprenditori della Valle, Università di Genova e Torino e Asl To3.

Con i test sierologici si offre quindi l’opportunità di sottoporsi ad uno screening epidemiologico e di disporre di un quadro esplicativo relativo ai contagi e contatti avvenuti, oltre a sensibilizzare i cittadini relativamente a temi significativi in ambito preventivo e igienico sanitario.

Considerato che tale monitoraggio rappresenta un contributo importante per conoscere meglio la reale diffusione dell’infezione, per definire con maggior precisione il tasso di gravità e di letalità in base all’area geografica (anche tenendo conto delle fasce d’età e di distribuzione dei generi, attraverso il rilevamento dei risultati dei test sierologici), per indicare la percentuale della popolazione regionale che realisticamente possa essere entrata in contatto con il Covid-19, in modalità asintomatica o paucisintomatica, e preso atto che un piano di screening permetterebbe anche di affrontare con maggior sicurezza la ripresa dell’attività economica (si pensi in particolare ad alcune categorie lavorative, come ad esempio commercianti, albergatori, ristoratori, ecc..), data la bontà di quest’esperienza, propongo che l’Unione Montana Valle Susa se ne faccia portavoce per avviare uno studio epidemiologico analogo che coinvolga anche la popolazione dei Comuni della Media e Bassa Valle di Susa.

La presente proposta viene formulata secondo una prassi inconsueta, che non è l’interrogazione e/o l’interpellanza, ma una lettera di intenti, dal momento che (a conoscenza della scrivente) non sono previste nell’immediato convocazioni del Consiglio dell’Unione e che l’eventuale scelta di dar seguito al progetto su illustrato, per ovvie ragioni, non può seguire le tempistiche dilatate dai mesi estivi. Sarà la risposta ricevuta a far sì che si dia seguito ad eventuali altre forme di richiesta ufficiale di chiarimenti in merito.

Confidando nell’accoglimento della presente proposta, la sottoscritta resta a totale disposizione per ogni eventualità e ogni dimensione collaborativa e, nell’attesa di riscontro, porge cordiali saluti.

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3 COMMENTI

  1. Iniziativa sicuramente di valenza sociale, ma perchè deve essere a pagamento? Quando di mezzo c’è la valuta, mi vengono sempre dei dubbi, su tutte le cose. Spero che per i meno abbienti sia gratis.

    • si tratta di un contributo finalizzato a sostenere gli ingenti costi legati all’ iniziativa…le ricordo che con quella cifra viene effettuato un sierologico qualitativo e, qualora risultasse positività, i susseguenti tamponi. in altre strutture private della Valle, il solo sierologico, viene fatto pagare non meno di 50 euro
      x rispondere al suo quesito sulla possibile gratuita’ del test le confermo che in caso di necessità ciò avviene

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