CORONAVIRUS, LA LETTERA DI UN MEDICO VALSUSINO: “A TE CHE STAMATTINA CORREVI…”

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Pubblichiamo un’importante riflessione condivisa su Facebook da un medico valsusino che sta operando in ospedale per salvare le persone infette da Coronavirus.

A te che questa mattina alle 7 correvi tutta fighetta in piazza Bernini regalo questa foto. Io ho corso qua dentro oggi. Io ho sentito piangere la moglie di un paziente che abbiamo intubato. Ma al telefono. Lei il marito non lo può vedere. Perché lì dentro entriamo solo noi. I parenti stanno a casa ad aspettare una telefonata.
La nostra libertà oggi è non infettare gli altri.
Finirà se ciascuno di noi farà la propria parte. E quando finirà potremo riabbracciare i nostri cari. Potremo fare una carezza ai nostri figli. Auguri a tutti. È dura.

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14 COMMENTI

  1. caro amico tantissimi hanno capito…………………tanti invece hanno capito un emerito kzz……………ciao auguri a voi tutti e GRAZIE di quello che fate……

  2. Carissimo medico finché abbiamo nella nostra povera e demente società gente come la FIGHETTA che correva al mattino per magari rimanere in forma, beh vada a far volontariato, così corre tutto il giorno e si tiene in forma. Secondo me molta gente non ha capito in che brutta situazione siamo. Le auguro caro medico tutto il bene del mondo e spero in bene x tutti

  3. C’è in giro anche un’anziana pediatra e maratoneta che rivendica il diritto di allenarsi per le prossime olimpiadi……….

  4. E quindi ? Mi risulta che i medici siano pagati per fare il mestiere che fanno, non vengono costretti, nè frustati. Nel paese c’è un sacco di gente che lavora e contribuisce a portare avanti la baracca, ma non tutti pretendono che gli altri smettano di svagarsi per una non so quale forma di “rispetto”. Sarebbe ora di finirla con questa morale da quattro soldi secondo cui tutti dovrebbero piangere, disperarsi e fermarsi perchè là fuori c’è gente che muore. La gente muore tutti i giorni, non solo oggi che c’è il Covid19. In Italia in tempi “normali” muoiono quasi 2000 persone al giorno, lo sapevate? Dovremmo quindi forse tutti smettere di fare qualunque cosa per un non ben precisato moralismo di qualcuno ? Onguno pianga i propri di morti, senza pretendere nulla dagli altri. Già è stata un’assurdità che governo e presidenti di regione abbiano compresso i nostri diritti affinchè non si potesse fare sport all’aperto da soli, quando lo stesso ISS aveva sconsigliato tale divieto, visto che è una pratica salutare. Ma se permettete, correre vicino a casa è ancora consentito, per cui prima di parlare magare dovreste accertarvi se la persona che correva fosse nel pieno rispetto della legge. Magari era una che, come voi, si fa il culo 12h al giorno e magari ha anche piacere di svagarsi un po’ prima o dopo il lavoro, senza che ci siano terzi che si arrogano il diritto di dare giudizi sommari non richiesti.

  5. L’ennesimo medico che scarica la sua situazione su chi si mantiene in salute. Se vi leggete le leggi e i decreti e riconosceste quale è il vero problema avreste scioperato ad oltranza! non adesso ci mancherebbe, ma già pochi mesi fa, vista la situazione della sanità nazionale.
    Prendetevela con chi dice di rappresentarvi, con i vostri paritetici che non fanno valere i propri diritti e con chi legalizza contratti da schiavitù. Non con chi fa una cosa lecita, cioè correre, beninteso in solitudine. Intanto però gran parte dei mercati sono aperti, o lo erano fino al decreto regionale. Si da’ sempre la colpa a chi sta sotto, mai a chi sta sopra. Gli sfoghi sui social non servono a nulla anzi, alimentano una stupida caccia all’untore.

  6. Gent.mi Basta moralismo e JulioB,
    l’attuale libertà di correre in beata solitudine deriva dal comportamento di milioni di cittadini che vi hanno coscienziosamente rinunciato nel superiore interesse collettivo.
    Se tutti ragionassero come Voi i nostri sentieri sarebbero più affollati di San Babila la vigilia di Natale e per la propagazione dell’epidemia sarebbe una festa di nozze.

  7. Gent.mo Direttore,
    con rammarico non vedo pubblicata una mia breve risposta ai due autori dei commenti che precedono, mi spiace sopratutto perché potrebbe intendersi che l’assenza di repliche sia una legittimazione delle loro aberrazioni.

  8. Il signore che si fa chiamare basta moralismo è un grandissimo vergognoso… posto che sappia cosa sia la vergogna… I medici in questi giorni sono in prima linea, insieme ad oss, infermieri, ricercatori, e chiunque lavori per combattere il virus… chi diventa medico di solito lo fa per salvare vite umane, non per vedere morire le persone intubate dopo avere subito una tracheotomia…lei ha idea di cosa si provi a vedere una persona morire soffocata senza neppure il conforto di un familiare che gli tenga la mano nel momento peggiore?? oppure ha idea di cosa sia perdere un familiare e non potergli neppure dare una degna sepoltura?? di vedere i propri cari sfilare su carri militari come sta accadendo a Bergamo e dintorni? Di sentire i parenti disperati piangere per telefono perchè non potranno nemmeno dare l’ultimo saluto al loro caro? Si metta in testa che i medici sono prima di tutto esseri umani, che vorrebbero vedere i pazienti uscire dall’ospedale sulle loro gambe e c’è da impazzire a dover scegliere se salvare un paziente piuttosto che un altro perchè non ci sono sufficienti respiratori… ma lei ha idea di come torni a casa un essere umano dopo che per 12 ore ha cercato invano di salvare vite umane che se ne vanno nel peggiore dei modi?? Lo ripeto, è vergognoso quello che ha scritto, non ha un briciolo di umanità, e mentre scrive magari si bea sul suo divano…che vergogna! Tanto di cappello e tutta la mia solidarietà a medici, infermieri, oss e chiunque altro impegnati in una lotta impari contro questo terribile virus, nonchè tutto il mio apprezzamento.

  9. Non è questione di “eroi”,abbiamo sempre detto che fare il medico,l’infermiere,la oss è il nostro lavoro e mai ci è venuto in mente di sentirci persone da “santificare” ,ma il nostro lavoro prevede rischi legati a ciò che nella vita di tutti i giorni può accadere, i rischi “gratuiti”,da “imbecillità” non sono contemplati ! Oggi non viviamo la vita di tutti i giorni, siamo in guerra ! Dare risposte del genere, cari “Basta moralismo” e “julioB” sottendono ad un cinismo che vi esclude dalla comunità civile, quella che ha accettato di limitarsi le libertà per vincere la battagliai breve…siete pericolosi ! Se siete così coraggiosi firmatevi con nome e cognome, giusto per avere il plauso della comunità !!!

  10. «il sospetto e l’esasperazione, quando non sian frenati dalla ragione e dalla carità, hanno la trista virtù di far prender per colpevoli degli sventurati, sui più vani indizi e sulle più avventate affermazioni» (Alessandro Manzoni) … talvolta l’attività motoria giornaliera è suggerita dagli stessi medici per integrare piani terapeutici specifici

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