CORONAVIRUS OULX, 15 POSITIVI NELLA CASA DI RIPOSO

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di ANDREA MUSACCHIO

OULX – “Una situazione seria, ma non drammatica”. Sono le parole del sindaco di Oulx Andrea Terzolo, che domenica 29 novembre ha dato aggiornamenti sulla situazione Covid della Rsa Casa Nazareth. “Su 19 ospiti della struttura – spiega – 15 sono i positivi, ma solo due presentano sintomi e vengono monitorati dall’unità speciale di continuità assistenziale. Ciò che viene lamentato da Casa Nazareth è la mancanza di personale. Se qualcuno volesse prestare servizio in struttura contatti direttamente la direzione. Abbiamo bisogno di aiuto”.

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19 COMMENTI

  1. Infatti, bravo tarantola , si continuano a vedere assembramenti, tanto sti ignorant oni non ci credono, solo che poi magari si ammala quello che ha fatto attenzione che è stato scrupoloso nel seguire norme, igiene ecc e invece sti quattro balenghi non si ammalano. Che strana cosa

    • Non penso che non si ammalino, solo che essendo più giovani hanno più probabilità di guarire, mentre invece i nostri poveri cari nelle RSA spesso non hanno scampo. Legga un po’ gli altri articoli e vedrà che c’è gente che in nome di manifestazioni varie, non si fa scrupolo di organizzare assembramenti persino per mangiare la polenta, finchè si fa così, come si fa ad arrestare la diffusione del virus? E intanto i più deboli si ammalano più seriamente e molti muoiono, ma purtroppo in questo mondo non va di moda pensare anche agli altri.

  2. È una vergogna criminale! I vecchietto devono smetterla di infettarsi! Per è risaputo che i vecchietti sono la prima causa di diffusione del virus! Lo dice l’OMS, lo dicono i virologi in televisione e dalla D’Urso fanno sempre vedere i vecchietti!

  3. Che la situazione non sia poi così grave, non lo credo, ma se così fosse cioè non grave, come mai allora, è con la crisi non riescono a trovare personale? Perché è ormai risaputo che le case di riposo sono a rischio e nessuno ha voglia di infettarsi. Poi se quelli che non ci credono non ci credono, felicissimo x loro. L importante è che gli vada sempre bene, certo bisognerebbe parlare con chi si è salvato x il rotto della cuffia, come si suol dire, o con chi si è ammalato. Comunque gli auguro sempre ogni bene e soprattutto buona salute

    • Il problema è anche un altro. Negli anni passati per poter frequentare un corso da OSS non si sa bene da chi bisognasse essere raccomandati, conosco alcuni che hanno superato il test scritto un sacco di volte, ma poi sono stati scartati da psicologi che non si sa bene come scelgano chi parteciperà al corso. Fatto sta che adesso non ci sono sufficienti OSS e purtroppo per ottenere il diploma, se ben ricordo, ci vuole un anno intero, perchè ovviamente bisogna anche fare il tirocinio, non ci si improvvisa badanti nelle RSA, bisogna essere qualificati, perchè si ha a che fare con persone delicate, non con degli oggetti.

      • Infatti cara GWEN solo che poi alla fine e tutto un commercio alla faccia dei più deboli:E un altra cosa mi ha fatto riflettere, come si fa a dire che 15 positivi su 19 la situazione non è poi cosi grave,bisogna aspettare di vedere le colonne di carri funebri per dire che è grave?

  4. Anche se parla di ipotetici conoscenti è palese che parli di se stessa…Secondo voi perché gli psicologi hanno scartato Gwen ai test?

  5. Gwen, quanto meno non nascondere la paura personale dietro all’empatia per gli anziani. Intanto tu la tua parente l’hai messa al ricovero, poi parli di empatia? E dal momento che in un altro commento hai raccontato delle vostre passeggiate per Susa, è evidente che la paziente in questione non fosse così grave da essere messa in una struttura.

    Se non eri adatta a fare la OSS, un motivo ci sarà, non credi? Non riversare sugli altri le colpe dei tuoi fallimenti.

    • Caro signor Boh, non sono obbligata a raccontare tutti i fatti miei in pubblico, ma visto che le interessa tanto glielo dico, ho altri due familiari anziani e con patologie gravi, da seguire, mentre sono costretta a lavorare a meno di non chiedere l’elemosina. Chi è nella RSA pesa 20 chili più di me e non cammina più, va da se che non ero in grado di sollevarla e curarla come si deve, per cui è stata una scelta molto sofferta ma indispensabile perchè venisse cambiata e lavata, visto che nelle strutture hanno dei macchinari per sollevarli che noi a casa non abbiamo, e quando hanno casi più difficili eseguono il loro compito in due. Chiaramente la scelta abbiamo dovuto farla ben prima del coronavirus, e non certo per egoismo ma per sopravvivenza, e finchè si poteva andavo a trovare questa persona non deambulante ma lucida 4 volte la settimana, non l’ho abbandonata lì girando le spalle… sa, prima di giudicare bisogna conoscere i fatti… e si, ho paura del virus, per questa persona nella RSA innanzitutto visto che molti sono già morti tra cui una cara amica in un’altra struttura, per gli altri anziani a casa che sono delicatissimi e se le interessa ho paura anche per mia, sia perchè pur essendo ancora abbastanza giovane ho una patologia che mi mette più a rischio di altri, ma soprattutto perchè se mi ammalo io, non penso che verrà lei ad accudire i due malati che ho a casa. Ora che sa tutto si sente meglio? A, non ho mai provato a fare l’esame per il corso da Oss, faccio tutt’altro nella vita, sono miei amici che hanno provato e sono stati respinti perchè prendono solo gli stranieri che riescono a sfruttare meglio. Cordialità caro signor ficcanaso

    • Gwen, per esperienza personale ti dico che volere è potere, volendo le persone anziane e da accudire si possono tenere in casa, avendo tutta l’assistenza che hanno nelle strutture.

      • Ecco, io invece per esperienza personale le dico che la badante che guardava la mia parente si è rivelata infida, tanto per dire, tirava scappellotti se la mia parente chiedeva un caffelatte per cena invece di una minestra, e l’ultimo giorno che è stata lì, l’ha fatta dormire tutta la notte con la finestra aperta, però riferiva ai parenti che vivono lontano che io non mi fidavo di lei e che la spiavo di continuo. Certo, passavo quotidianamente a vedere cosa stesse combinando, e grazie a Dio che l’ho fatto, e mi sono accorta in tempo che la imbottiva di psicofarmaci per farla dormire e poter chattare su facebook, ma i parenti che vivevano lontano pensavano io fossi prevenuta, finchè hanno visto con i loro occhi e si sono ricreduti. Inoltre non tutte le abitazioni sono adatte per poter scendere in giardino e fare una passeggiata con la sedia a rotelle, non tutte le case hanno un bagno grande per fare arrivare una sedia a rotelle di fianco ad un wc, con tutte le difficoltà del caso, e non tutti sono milionari da poter rifare da cima a fondo un alloggio per adattarlo. Dopo un’esperienza simile, ed essendo la persona in questione lucida ma non deambulante, abbiamo scelto una delle migliori strutture dove infatti ha passato 5 ottimi anni, e sì, facendomi aiutare la portavo anche fuori sulla sedia a rotelle. Certo non sapevo che sarebbe arrivato il coronavirus a mettere fine alle mie visite con relative chiacchierate e uscite… perchè, lei invece prevede il futuro?? finchè non è arrivata questa catastrofe, era assistita egregiamente da personale qualificato che purtroppo al momento è assente per malattia, e potevamo passare molto tempo insieme nel giardino o nelle apposite salette, e anche al bar, sì ha capito bene, per un caffè. Siccome ho io stessa seri problemi di salute ossea e altro, nonchè, come già detto, altri parenti ancora più stretti che hanno patologie gravi, e in più, visto che non mi passa lei da mangiare e non mi paga le bollette, devo lavorare, era la scelta migliore almeno fino al coronavirus. Ci sarà anche la persona che mette il parente nella casa di riposo e non lo va più a trovare. Mi spiace per lei ma non sono mai stata di quella categoria, non solo andavo a trovare la mia parente, ma anche una cara amica in un’altra struttura, quindi è inutile che tenta di dipingermi come l’orco della situazione. Semplicemente le situazioni sono cambiate drasticamente, cosa imprevedibile, e ci siamo ritrovati separati dai nostri cari e molti purtroppo li hanno pure persi, piangendo lacrime amare perchè non li hanno rivisti, e neanche così ho mollato, ho sopperito con lettere, telefonate, videochiamate e visite dall’esterno durante l’estate e adesso c’è la forte preoccupazione per questa seconda ondata che sarebbe stata evitabile non facendo assembramenti da giugno a ottobre tra discoteche, spiagge e raduni vari. Poi pensi cosa le pare, alla fine non sono affari miei.

      • Beato lei che è perfetto e riesce a fare tutto, io invece non sono wonder woman, ho dei limiti fisici ed emotivi che riconosco e ho dovuto farmi aiutare da personale specializzato, che ha sempre accudito con professionalità la mia parente, e nel frattempo non mi ha mai impedito di stare con lei più volte durante la settimana, in tempi normali. Certo non potevo sapere che sarebbe arrivato il coronavirus! Lei lo sapeva in anticipo? Saluti

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