CORONAVIRUS SUSA: NELLA CASA DI RIPOSO POSITIVI 10 ANZIANI, NEGATIVI GLI OPERATORI SANITARI

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SUSA – Aggiornamenti dalla casa di riposo Canonico Boretto di Susa. “Ad oggi, 25 novembre, tutti gli operatori che hanno fatto il tampone rapido sono risultati negativi – spiega Paolo Manassero dalla Cgil – per quanto riguarda i contagi degli anziani ospiti, 10 sono positivi e 39 negativi. I decessi complessivi sono stati 13”.

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12 COMMENTI

  1. Non è vero! Sono sicuramente tutti positivi! Poi si si sa che i sindacalisti sono untori fra i più pericolosi! Tutti i virologi e l’OMS sostengono che i sindacalisti da sempre si battono per portare a tutti il virus! Infatti parlano sempre di rinnovo dei contratti nazionali! Stringono contratti col covid e così poi sono autorizzati a contagiare tutti!

    • Non trova che sia parecchio fuori luogo fare del sarcasmo sulla pelle di persone che purtroppo non sono più tra noi e sulle loro famiglie? Se non ha coscienza, usi almeno buon gusto per non dire certe idiozie su un fatto gravissimo.

        • Tanto, visto che mia nonna è lì dentro, non la vedo da metà ottobre, non la abbraccio da febbraio e si vive nel terrore di quello che può ancora succedere, ma lei evidentemente non ha molti sentimenti positivi verso la famiglia se ragiona così, quindi cosa glielo spiego a fare? L’empatia, cioè il mettersi nei panni degli altri, non è per tutti.

    • Infatti… ringraziando con tutto il cuore, una mia parente è sopravvissuta e guarita, ma chi risarcirà il dolore di queste famiglie che non hanno più visto i loro cari?

    • La morte certo che esisteva, ma c’era la possibilità di stare con i propri familiari fino alla fine, di tenere loro la mano, di dare loro l’ultimo abbraccio, di passare accanto a loro gli ultimi mesi o anni di vita, assorbendo la loro esperienza, portandoli a fare un giro anche su una sedia a rotelle per prendere un caffè, una cioccolata calda, un gelato, per vedere i giardinetti di Susa che non saranno il massimo ma è sempre meglio di nulla, per incontrare per le strade della città visi conosciuti e scambiare 4 chiacchiere con qualcuno di diverso dalle solite persone dell’istituto… Questa terribile malattia purtroppo ci ha separati dai nostri cari, vietato vederli, vietato abbracciarli, vietato baciarli, vietato tutto tranne le telefonate che soprattutto alle persone con malattie come l’Alzheimer non bastano perché hanno estremo bisogno di contatto fisico. Fino alla crudeltà di non poterli salutare per l’ultima volta se finiscono in qualche terapia intensiva, ci sono persone anziane che hanno lasciato un saluto ai figli e ai nipoti scritto persino sulle parole crociate o altri biglietti, e che sono stati diciamo fortunati se un’infermiere sconosciuto ma con un grande cuore ha tenuto loro la mano nel momento del trapasso. Ecco, è tutto questo che rende disumana questa malattia, più ancora della morte.

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