COVID, VALSUSINO RICOVERATO AD ALESSANDRIA DEVE PAGARSI L’AMBULANZA PER TORNARE A CASA

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di STEFANIA BATZELLA (portavoce del Comitato a Sostegno dell’Ospedale e dei Servizi del Territorio)

SUSA – Gentile direttore,

in seguito a una segnalazione che ci è pervenuta, vogliamo porre l’attenzione su un caso
che purtroppo non è isolato e in cui si trovano molti malati di Covid che vengono ricoverati
in ospedali di altre province del Piemonte. Questo è il triste caso di un anziano valsusino malato di Covid, senza familiari e in una condizione di ristrettezze economiche.

Giunto al Pronto Soccorso dell’ospedale di Susa, attualmente covid free, come da protocollo aziendale viene ricoverato all’ospedale di Rivoli in un reparto Covid. Dopo qualche giorno viene poi trasferito in un ospedale della provincia di Alessandria. Il problema maggiore si pone al momento della dimissione in quanto non avendo alcun familiare disponibile per riportarlo a casa, ha dovuto pagare di tasca sua il trasporto in ambulanza per ritornare nella propria abitazione, in un piccolo paese della nostra valle.

Ci domandiamo se è giusto che un malato anziano, solo e in stato di povertà abbia dovuto affrontare oltre il calvario della malattia e della solitudine anche le spese del trasporto in ambulanza per ritornare a casa. In un contesto in cui la pandemia sta penalizzando
fortemente le fasce più deboli, riteniamo opportuno che in casi come questo, fosse l’Asl a farsi carico del trasporto dei malati alla dimissione.

Questa è l’ennesima storia di un’ordinaria follia, dovuta alla mancanza di posti letto, alla carenza di personale sanitario e a tutti i tagli effettuati negli anni alla sanità pubblica che
vorremmo non accadesse più. Non ci resta che dire: “Oltre il danno anche la beffa”.

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5 COMMENTI

  1. Nemmeno Jeff Bezos avrebbe dovuto pagare di tasca propria…il “viaggio” doveva terminare dove è iniziato: pronto soccorso di Susa

  2. Pare che le nuove linee guida del piano logistico integrato della sanità pubblica prevedano anche l’autostop

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