CUP DI SUSA: “TROPPE CODE, BISOGNA SPOSTARLO IN UN LUOGO PIÙ SICURO”

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Cup Susa

dal GRUPPO SUSA

SUSA – Da tempo si verificano lunghe code in corso Inghilterra per i prelievi sanitari. Situazione poco agevole per gli utenti specie durante le intemperie e i periodi invernali. L’amministrazione ha già richiesto una soluzione al problema, ma in questi mesi la questione ha assunto aspetti più stringenti dal punto di vista sanitario. In questa fase di incertezza sull’evoluzione del contagio da Covid-19, sarebbe opportuno mantenere la distanza prescritta dai decreti governativi tra le persone, ma questa precauzione è forzatamente disattesa dato l’esiguità dello spazio disponibile in prossimità di questo incrocio stradale peraltro molto trafficato.

Per le ragioni sopra esposte si chiede l’inserimento, con il titolo in oggetto, nell’ordine del giorno la discussione nel prossimo consiglio comunale della seguente interrogazione:

  • I consiglieri del Gruppo Susa chiedono al sindaco di sollecitare all’Asl To3 una ricollocazione del Cup di Susa in un luogo più sicuro e confortevole di quello attuale.

 

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10 COMMENTI

  1. Non c’è opportuno mantenere la distanza di sicurezza , c’ e’ un decreto e quindi e’ obbligatorio.E la gente deve rispettarli decreto ma la gente non lo fa nel al CUP ne in altri luoghi.

    • Concordo pienamente…oltre tutto in via Fratelli Vallero hanno una villetta intera dove anni addietro ci si receva a fare i vaccini, ora in totale stato di abbandono e penso abbia persino dell’amianto sul tetto… non sarebbe ora di ristrutturare questi stabili, come anche il palazzo comunale in cui c’era l’ufficio mandamentale in Corso Unione Sovietica, parti di caserme in vari punti di Susa etc, tutto lasciato a sè stesso, in completo stato di degrado, e intanto, in piena pandemia, ci si ritrova a stare tutti appiccicati per fare l’esame del sangue, mettendo in grave pericolo soprattutto la vita di anziani o persone con patologie, lo trovo vergognoso…

  2. Finalmente qualcuno che si muove!! Il sindaco non vede? Eppure è un dirigente del Distretto sanitario.. La direzione dell’Asl dove è? Solo noi che passiamo sulla strada di fronte al cup vediamo? Tutti ciechi?
    Possibile che non ci siano spazi adatti in quell’ospedale mezzo vuoto

    • La direzione dell’Asl è allo stesso posto di quando non vede che chi ha i parenti nelle RSA di Susa, li vede 30 minuti contati la settimana, su prenotazione, da una finestra, mettendo a repentaglio la salute mentale dei pazienti anziani che purtroppo vedono i parenti ma da quella posizione, se sono un po’ duri d’orecchio, non comprendono quasi nulla, e quindi la visita diventa fonte di frustrazione… A S. Antonino si sono atrezzati con una saletta dove si possono svolgere due visite contemporaneamente, con tavolini con plexiglass e poi ovviamente misureranno la febbre ai visitatori e faranno disinfettare le mani e indossare la mascherina; a Chiomonte per quanto ho sentito le visite si svolgono nel giardino, sempre con la distanza di sicurezza, ma da seduti a un tavolo, qualcosa di umano… possibile che solo a Susa ci si debba arrabattare a stare appesi ai davanzali come le scimmie oppure in mezzo alle porte, considerato che le due strutture hanno meravigliosi giardini da sfruttare in periodi belli e salette da atrezzare per i giorni di freddo e brutto tempo? E’ vero, gli anziani sono assolutamente da proteggere dal covid 19 pericolosissimo per loro, ma questa musica è cominciata a marzo, ora pare continui fino a ottobre e poi magari oltre, fino ad un vaccino, per cui sarebbe bene che l’Asl intervenisse per rendere le visite più agevoli, gestendondene più di una per volta, in maniera da concedere almeno un’ora la settimana, che è meno di quanto concesso ai carcerati che hanno l’ora d’aria, e in una maniera più umana e confortevole per parenti e degenti, pur rispettando la distanza di sicurezza e le misure di prevenzione. Purtroppo chi è ricoverato lì non ha quasi mai una lunga aspettativa di vita e non può permettersi di attendere un vaccino per rivedere i parenti in una maniera umana, sensibile, rincuorante e allo stesso tempo rispettosa delle norme anti covid. Anche perchè vorrei capire, se il covid ci sarà anche a dicembre, cosa quasi sicura, come sarà possibile fare stare delle persone anziane affacciate a porte o finestre delle varie strutture, penso proprio che anche lì sia arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per regalare agli anziani residenti, oltre alla protezione dal covid, un po’ di amore e felicità.

  3. A Susa è pieno di strutture abbandonate che aspettano solo di essere aggiustate, e darebbero anche lavoro a qualcuno, in modo da non costringere soprattutto persone anziane a stare tutte appiccicate come si vede nella foto, altro che distanziamento sociale… e non solo, ci sarebbe anche da risolvere il problema di aiutare le RSA per anziani a organizzare meglio le visite, non si può condannare una persona anziana a godere di una visita di 30 minuti ad una distanza tale che chi è sordo non sente nulla… è più che giusto proteggerli dal covid 19, meno giusto lasciarli morire in quasi totale solitudine…altre strutture altrove hanno attrezzato salette con almeno due tavoli a distanza per gestire due visite la volta, con il plexiglass e misurando febbre e disinfettando mani ai visitatori che devono indossare la mascherina, qua continueremo a stare appesi a finestre o davanti a porte anche a ottobre quando farà ormai freddo? e poi la visita dovrebbe essere almeno di un’ora, stringe il cuore vedere persone anziane con una probabilità di lunghezza di vita molto limitata, dovere vedere un paio di parenti 30 minuti, tra un urlo e l’altro perchè non sentono quasi nulla… basterebbe attrezzare due o tre gazebo negli ampi giardini delle strutture e mettere tavoli che delimitino la distanza per le belle giornate estive, sempre con protezioni del caso, e attrezzare salette per visite all’interno per i giorni brutti. C’è solo una cosa che non ho ancora capito: perchè non si possa parlare di questo argomento molto attuale in Valle, visto che i commenti su questo argomento vengono prontamente censurati.

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