DA COAZZE AL QUIRINALE: GIAJ ARCOTA DEL SOCCORSO ALPINO INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 

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DAL SOCCORSO ALPINO PIEMONTESE

Una delegazione di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, tra cui era presente Luca Giaj Arcota presidente del CNSAS Piemonte, è stata ricevuta oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un incontro dedicato al personale dispiegato operativamente sul territorio per l’emergenza Rigopiano. Il Soccorso Alpino ha contribuito, fin dalle prime ore, ai soccorsi presso l’hotel travolto dalla valanga. Le prime squadre con gli sci d’alpinismo hanno raggiunto la struttura crollata nella notte successiva alla tragedia, portando primi soccorsi ai sopravvissuti. Nei giorni a seguire il Soccorso Alpino ha messo in campo più di 400 tecnici specializzati (oltre 900 giornate/uomo) provenienti da tutte le regioni d’Italia, fino alla conclusione delle operazioni. Al Presidente Mattarella va, a nome di tutto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS, un profondo ringraziamento e un profondo attestato di stima: la vicinanza del Capo dello Stato si è sentita anche quando, durante l’emergenza Rigopiano, l’elicottero del 118 di stanza a L’Aquila è precipitato a Campo Felice, con tre uomini del Soccorso Alpino a bordo. Il Presidente con l’immediata visita alle famiglie dei caduti ha garantito il supporto delle istituzioni dello Stato al più alto livello in un momento particolarmente impegnativo per tutto il nostro Corpo. 

Ricordiamo che il contingente piemontese intervenuto in Abruzzo dal 19 al 27 gennaio 2017 era composto da 79 operatori provenienti dalle Delegazioni Alessandria, Canavesana, Biellese, Cuneo e Alpi Marittime, Mondovì, Monviso Saluzzo, Pinerolese, Valdossola, Valli di Lanzo, Valsesia e Valsessera, Valsusa e Valsangone e 1° Gruppo Speleologico. 

«Avete applicato – ha dichiarato il Presidente Mattarella nel suo discorso -, con grande capacità, risorse scientifiche, anche per valutare i rischi incombenti, su chi operava lì, di slavine, di scosse di terremoto, di crolli di quel che restava dell’albergo. Siete riusciti a penetrare l’albergo malgrado le condizioni ignote di come si fosse spostato e modificato. Avete tratto in salvo molte persone. È stato il risultato di un concorso di tante persone, tante professionalità, tante realtà. Ma quello che vorrei sottolineare, prima di salutarvi singolarmente, è che avete messo in evidenza una grande capacità di organizzazione, capacità tecniche, ma soprattutto generosa abnegazione. Senza questa non sarebbe possibile raggiungere risultati efficaci. È quello che fate ogni giorno e che è emerso in quelle giornate di Rigopiano, ma che vive ancora in questi mesi per i nostri concittadini colpiti dal terremoto che richiedono e hanno diritto al nostro impegno costante. Di questo vi ringrazio, lo avete messo in campo in maniera esemplare e lo fate abitualmente».

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