DALLA VAL SANGONE A GINEVRA: GLI STUDENTI COSTRUIRANNO UN TELESCOPIO AL CERN

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di ANDREA MUSACCHIO

COAZZE/GINEVRA – Il comune di Coazze, insieme a tutti i comuni della Val Sangone, si sono recati al CERN di Ginevra con l’obiettivo di poter ospitare, in una scuola secondaria di 2° grado della valle, un telescopio della rete EEE Project RMPC Construction.
Il viaggio, nato da un invito del ricercatore del CERN Ivan Gnesi e organizzato dall’assessore alla cultura di Reano Beppe Morra, ha lo scopo di inserire le scuole superiori della Val Sangone in un progetto nazionale dell’istituto “Enrico Fermi” di Roma finanziato dal CERN: “Tutto è nato dall’Assessore della Cultura di Reano, Beppe Morra su invito di Ivan Gnesi, ricercatore valsangonese di Reano del CERN. Lo scopo è di inserire le scuole superiori della Val Sangone, e mi riferisco al Pascal di Giaveno e allo Scafidi di Sangano, in un progetto italiano dell’istituto Fermi – ha esordito l’assessore alla Cultura e alla Scuola, Attilia Cometto ai microfoni di ValsusaOggi – questo progetto prevede l’installazione di osservatori nelle scuole superiori che servono a registrare radiazioni che provengono dallo spazio. Attualmente ci sono 60 osservatori spalmati a livello nazionale e sono tutti in rete tra loro, stabilendo di fatto un osservatorio unico di grandi dimensioni essendo su tutto il livello italiano”.
Infatti il progetto “EEE”, è nato per studiare i raggi cosmici che giungono dallo spazio remoto sulla Terra sotto forma di microparticelle dopo un viaggio di milioni di anni. L’osservatorio esteso, copre più di 300 mila chilometri quadrati con rivelatori di particelle che vantano le migliori precisioni al mondo per la misura del tempo e, come spiega Attilia Cometto, attualmente è distribuito e presidiato da 60 scuole italiane.
“Se riusciamo ad entrare in questo progetto come ci auguriamo, la scuola che ospiterà questo osservatorio vedrà alcuni ragazzi essere ospitati al CERN di Ginevra per costruire loro stessi l’apparecchio. Parteciperanno alla costruzione della macchina, che poi verrà portata nella scuola vincitrice e i ragazzi dovranno gestirlo verificando che l’apparecchio funzioni registrando alcuni dati raccolti. È un impegno abbastanza grosso, visto che funziona 24 ore al giorno. Grazie al suggerimento di Beppe Morra abbiamo raccolto questa proposta e grazie al ricercatore che ci ha accolto e proposto di entrare nel progetto”.
“Questa cosa ci è sembrata molto importante per i nostri ragazzi – continua l’assessore di Coazze – perché ovviamente ti fa entrare in un mondo che nell’ambito scolastico viene solo sfiorato. Ma ci è sembrato interessante, soprattutto perché i ragazzi vengono ospitati al CERN, e chiaramente questo significa entrare per una settimana in un mondo che è costituito da ricercatori, ragazzi che provengono da tutto il mondo.”
La visita al CERN di Ginevra si è svolta venerdì 10 maggio e a guidare i rappresentanti dei singoli comuni, ci ha pensato Ivan Gnese, mostrando i luoghi dove verrà costruito l’apparecchio: “Abbiamo visitato il CERN in una giornata accompagnati da lui (Ivan Gnese, ndr), quindi avevamo una guida esperta ed eccezione. Abbiamo visto aspetti del CERN che forse non tutti vedono. Lui ci ha coinvolto e abbiamo visto anche l’officina dove i ragazzi lavoreranno per la costruzione di questi apparecchi e dove verranno coinvolti.”
Infine, l’assessore di Coazze ha dichiarato quanto sia importante non lasciare l’esclusiva di questo progetto ai ragazzi delle scuole superiori, siccome potranno lavorarci per due anni al massimo, ma di coinvolgere i ragazzi delle scuole dell’obbligo: “Sarà importante, a mio avviso, non lasciare esclusivamente ai ragazzi delle superiori questo progetto, ma coinvolgere anche i ragazzi nei modi opportuni della scuola dell’obbligo. La cosa importante sarà di costituire una sorta di aspettativa anche a livello di territorio per far si che questa cosa continui. Credo che verrà scelto un istituto tra i due, anche per i costi importanti di questo progetto, noi abbiamo scelto questi due istituti poi starà al CERN stabilire chi ospiterà l’apparecchio”.

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