DECRETO SALVINI, BATZELLA CRITICA “L’OBBEDIENZA” DI PLANO: “MANCANZA DI CORAGGIO, I SINDACI DEVONO ALZARE LA TESTA”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Plano e Batzella

SUSA – “Una resa, una mancanza di coraggio, come incapacità di far sentire la propria voce”. Non usa mezzi termini la consigliera regionale Batzella per criticare il concittadino Sandro Plano, sindaco di Susa e presidente dell’Unione Montana, a proposito del comunicato diffuso oggi sull’intenzione di rispettare quanto previsto dal decreto Salvini, senza disobbedire. “Ho letto con stupore il comunicato dell’Unione Montana Val di Susa sul Decreto Sicurezza, nel quale il presidente Plano puntualizza che i sindaci della Valle rispetteranno la legge, pur non condividendola – scrive Batzella su Facebook –  E’ vero che un sindaco è tenuto a rispettare le leggi, ma quanto scritto nella nota ufficiale appare come una resa, una mancanza di coraggio, come incapacità di far sentire la propria voce. Dire che si è contrari al provvedimento, sperando addirittura che la Corte Costituzionale lo dichiari contrario alla Carta e appellarsi alla “coscienza civile degli italiani”, ma poi non fare nulla di concreto per opporsi è segno di grande immobilismo.  Se le cose non funzionano ci si rimbocca le maniche e si fa il possibile per cambiarle. Non bastano le buone intenzioni, non basta dire che si farà il possibile perché tutti siano curati o non patiscano la fame. Non è più sufficiente limitarsi a desiderare un mondo in cui nessuno viene lasciato morire in mare. Sindaci agite! Alzate la testa, protestate, manifestate, date un segnale forte ai vostri cittadini e al governo.  Il “cambiamento” tanto sbandierato ha portato a una grave violazione dei diritti umani con la chiusura dei porti, con persone disperate che da giorni sono in balia delle onde, con la mancanza di fondi per i progetti di accoglienza e inserimento, con persone cacciate dai bivacchi di fortuna e sbattute di nuovo in strada. Non basta più sperare e sognare un mondo diverso. E’ il momento di agire concretamente. E mi aspetto che i sindaci della nostra Valle facciano davvero sentire la loro voce”.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

15 COMMENTI

  1. Intanto si gode tutto lo stipendio da parlamentare senza versare la quota ai cinue stelle Dove sono le opere di beneficenza che hai promesso ?

    • Non è una parlamentare, ma una consigliera regionale, la capisci la differenza ? Vogliamo parlarne piuttosto del M5S che a Roma governa con i fascio-leghisti che tanto disprezzava e nel frattempo approva norme filo-razziste ? Chi è che sta tradendo il mandato degli elettori ?

    • Batzella è consigliera regionale e non parlamentare. E’ uscita dal M5S alla fine del 2017 e le opere di beneficenza le fa eccome, ma a differenza di altri non lo sbandiera ai quattro venti

  2. La Batzella: la tuttologa della politica.
    Dalla sanità alla sicurezza passando per la disobbedienza civile (degli altri) .

  3. Ma la Batzella non è quella furbetta che ha utilizzato il M5S per procurarsi la “seggiola” in regione?
    Ma con che coraggio fa la morale ai sindaci una che per prima cosa avrebbe dovuto dimettersi? Io sono andato più volte a sentirla parlare prima che rinnegasse il movimento e parlava di etica, di correttezza, di trasparenza e di tanti altri bei propositi che per prima non ha rispettato. Ma cosa ne sa dei barconi e dei profughi? Il suo intervento mi sembra tanto strumentale, solo finalizzato a farle un pò di pubblicità politica perche parliamoci chiaro, se non avesse usato il “trucchetto” in regione non la facevano nemmeno entrare.

  4. rTorino, la consigliera M5s è senza assicurazione: lite con la vigilessa che la multa
    Stefania Batzella fermata in piazza Solferino, requisita l’auto. Volano parole grosse. Lei nega: “Mai detto lei non sa chi sono io”. Rostagno (Pd): la ospitiamo nel nostro posteggio

    di GABRIELE GUCCIONE
    Invia per email
    Stampa
    13 gennaio 2016

    0

    LinkedIn

    0

    Pinterest

    Torino, la consigliera M5s è senza assicurazione: lite con la vigilessa che la multa
    Stefania Batzella con i vigili in piazza Solferino
    CHI si trovava a passare di là non ha potuto fare a meno di sentire alzare i toni, come se si stesse sfiorando il diverbio con la vigilessa che ieri sera, in piazza Solferino, ha multato la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Batzella. L’interessata giura di non aver mai pronunciato l’italica intimazione «Lei non sa chi sono io!», sempre sulla lingua del potente di turno: «Non mi sono assolutamente qualificata come consigliera – chiarisce – Ho solo fatto notare all’agente che avevo sul parabrezza il tagliando del Consiglio regionale che permette di entrare nel parcheggio riservato ai consiglieri».

    Certo i vigili non sono stati a vedere se fosse “cittadina portavoce” o semplice cittadina, e quando poco prima delle 18, appena uscita dal Consiglio regionale, la grillina di Susa è stata trovata senza assicurazione, l’hanno multata: 800 euro (500 se pagherà entro 5 giorni) e in più il sequestro dell’Audi grigia, che potrà riprendere una volta pagata la multa e dimostrato di essere assicurata.

    L’auto è stata portata in un garage custodito del Consiglio regionale, anziché in deposito. E, nel frattempo, a soccorrere la 5Stelle è arrivato un altro consigliere, il collega del Pd Elvio Rostagno. «Sono giunto in un secondo momento – racconta Rostagno – ad animi quietati, dopo che la collega è venuta negli uffici del nostro gruppo per chiedere di poter usare il nostro parcheggio. La capisco, intendiamoci. Del resto chi non si arrabbierebbe per una multa? Perfino un grillino anticasta».

    Batzella nega tutto: «Non ho preso nessuna multa, sono una persona onesta e non devo rispondere a nessuno di quello che faccio». Sostiene: «Ho subito un’ingiustizia». Ma non spiega quale: «Non devo spiegare ai giornali». E tiene a rimarcare di essere una «cittadina prestata alla politica, che combatte ogni giorno contro le ingiustizie». Non c’è ragione di dubitarne.

    Chi era presente ha raccontato di averle sentito fare riferimento alla sua carica istituzionale di fronte alla vigilessa con il blocchetto dei verbali in mano, pronta a sequestrare l’auto senza assicurazione a bordo. «Non è nel mio stile – ribatte Batzella – Tutti i giorni combatto i privilegi della casta, figuriamoci se ne adotto i vizi».

    La consigliera Batzella era già balzata all’onore delle cronache la scorsa estate per aver sottoscritto la polizza vita UnipolSai riservata ai membri di Palazzo Lascaris. Ironia della sorte, il suo nome venne fuori proprio dall’elenco pubblicato dai 5Stelle per denunciare il privilegio. Si scusò: «Non ho capito cosa stessi firmando».

    Sul caso, che ha fatto molto rumore negli ambienti politici torinesi, si registra il commento del segretario regionale del Pd, Davide Gariglio: “Si tratta di un incidente che può capitare a tutti, assume un tenore diverso considerato che la protagonista è tra

    coloro che rivendicano sempre una superiorità rispetto a tutti. Personalmente non ho mai pensato che avessero il monopolio della moralità in politica e ancora una volta sono loro che ci danno la conferma dell’inesistenza della loro tanto sbandierata diversità. Poi se è vero quanto la cronaca riferisce, che addirittura sia stata sottolineata la carica istituzionale ricoperta, in questo caso il comportamento è particolarmente condannabile”.

  5. Alzare la testa? La legge va rispettata e basta! Chiunque l’abbia scritta!
    Il Sindaco quale ufficiale di governo giura fedeltà alla Repubblica …che non è un centro sociale!

  6. La batzella ci SPIEGASSE dove dice che legge sulla sicurezza e sostenendo che essa è incostituzionale e anti umanitaria, si è dimenticata di chiarire con quali soldi pensano che si debbano pagare i costi del loro «nobile atto» di rifiuto. E, purtroppo, la spesa, sarebbe a carico dello Stato, con nuove tasse e deficit statali o con nuovi ripiani dei debiti dei servizi sanitari e nuovi soldi agli enti locali o nuovi loro debiti, scaricati sulla legge di bilancio. AZIONARE IL CERVELLOOOOO

  7. Povero Plano! Non si può certo dire che in questi anni non sia stato coerente! Ha sempre combattuto aspramente con le istituzioni come un degno e intelligente rappresentante No Tav. Ora se ha deciso di agire così forse è perché il suo ruolo non gli consente altra via. A Lui tutta la mia simpatia.

  8. Plano è da sempre una persona coerente e corretta del mondo politico della nostra mal trattata valle. Penso che una tirata di orecchie da una consigliera regionale non se la meriti. A Lui tutta la mia simpatia!

  9. Costituzione italiana:
    ….art 140. I consiglieri regionali sono autorizzati a circolare con automezzi non assicurati.
    Art 141. I sindaci e i presidenti delle regioni fanno come gli pare…del resto mica rappresentano lo stato.
    Renzi, Boschi & company

    • Plano : no tav a difesa del territorio. Plano : difensore degli invasori del territorio ? Che c’è in quella ” cucurbita pepo ” ?

Rispondi a Grillo parlante Annulla risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.