DIMISSIONI BUSSOLENO, L’UNIONE MONTANA CRITICA I NO TAV: “CLIMA PESANTE, NON ACCETTIAMO PIÙ QUESTA SITUAZIONE”

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La giunta dell’Unione Montana Valsusa

COMUNICATO DEGLI AMMINISTRATORI DELL’UNIONE MONTANA VALLE SUSA

BUSSOLENO – Le dimissioni del sindaco di Bussoleno Bruna Consolini, rassegnate lo scorso 8 novembre, impongono una riflessione profonda. Martedì, era all’ordine del giorno del consiglio comunale – che non si è nemmeno tenuto – la convenzione tra Regione Piemonte e Comune di Bussoleno per opere di riassetto idrogeologico: fondi che l’Ente regionale ha concesso sotto forma di compensazioni Tav. Una modalità di concessione delle risorse per la messa in sicurezza il territorio che suona come una forma di ricatto, come la stessa sindaca ha denunciato: i fondi dovrebbero arrivare indipendentemente dalla realizzazione dell’alta velocità in Valle.
Questa situazione ha generato forti pressioni da parte di un pezzo del movimento No Tav, affinché il Comune di Bussoleno vi rinunciasse, cosa naturalmente non possibile, trattandosi di interventi importanti per la sicurezza dei cittadini. Un clima pesante, in consiglio e in paese, come mai è stato prima, con tanto di interruzione del sindaco con una canzone irridente, preparata appositamente per l’occasione. Un clima che genera preoccupazione e tensione, impedendo di operare seriamente per il bene comune. Un clima che la stessa sindaca Consolini, prima di farsi da parte, ha definito intimidatorio. Come sindaci, oltre a rinnovare, sia dal punto di vista umano che politico, la solidarietà a Bruna Consolini, non possiamo più accettare questa situazione e lo diciamo forte e chiaro. Auspichiamo inoltre che la collega scelga di ritirare le dimissioni e di continuare a svolgere il proprio ruolo con la stessa forza, tenacia e passione che l’hanno contraddistinta in questi anni.

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22 COMMENTI

  1. Per anni, anzi per decenni, molti, se non tutti, i sindaci eletti in Valsusa, incluse le ultime elezioni aviglianesi, hanno chiesto i voti dei No TAV. Sventolato bandiere sui palchi. Sussurrato contro chi voleva discutere di compensazioni.
    In politica tutto è lecito, compresa la non coerenza. Però tutto questo era prevedibile.
    Ora semplicemente la frangia più estremista dell elettorato, che molti sindaci hanno coccolato, semplicemente chiede di pagare il debito politico. Peccato per la Val Susa e per chi ci vive.

    Un po’ di pudore per cortesia.

  2. Mi dispiace per quelli che dimostrano in maniera pacifica,ma ai cani pazzi e violenti bisognerebbe mettere la museruola.
    Ma fino a quando ci sarà gente che li giustifica e li appoggia ( e su queste pagine abbondano,vero Brüno?) questi dementi si sentiranno forti…
    Aggiungo che la differenza tra le loro azioni e l’eversione è davvero poca e questi ambienti malati sono perfetti incubatori per altri “compagni che sbagliano” come sicuramente è informata la Digos.

  3. Situazione non facile in ValSusa.
    Per essere eletti nell area di centro sinistra come sindaco occorre essere No Tav. Per poter portare benefici al territorio, in decrescita da anni, occorre essere moderati.
    Quindi la scelta è essere eletti o ben governare.

  4. È esilarante questa narrazione da cerchiobottisti di una Unione dei Comuni NìTav che non ha il coraggio di prendere le distanze dai NoTav, ma nemmeno di spalleggiarli troppo. Secondo loro le colpe siano dello Stato e della Regione e non dei NoTav, da sempre minoranza in valle. Quasi come se i NoTav fossero delle vittime costrette a comportarsi come dei delinquenti, e non come se fossero gli unici reali responsabili di disagi e atti antidemocratici vissuti in questi anni in valle. Patetici.

  5. Beh le trattative non sono mai giuste per tutti, specialmente per la parte piu’ debole.Certo che pensare di avere scoperto l’ acqua calda e’ una perdita’ di tempo.Acqua calda = ricatto.Ora penso alla parte opposta che gli tocca dare le compensazioni perche’ altrimenti con la Tav non va avanti.Neanche loro sono felici. Infine tra lotte politiche o territoriali con le forze dell’ ordine che rappresentano lo Stato e prima ancora che sono al servizio di noi tutti , cos’ e’ cambiato????? Un cavolo! E di cio’ restano chiacchiere politiche e scontri…..proprio un successo….o sul cesso !

  6. Replico in difesa di Bruno all’ennesima scorrettezza de Il Merovingio che, cronicamente privo di pensiero proprio, si riduce ogni volta ad insulti, invettive ed opinioni strampalate (pescate on line o al bar in ben note macchine del fango) su persone e fenomeni di cui conosce poco o nulla.
    Quanto Bruno sia pacifico o cane pazzo lui stesso, l’ultimo a poterlo sapere è proprio il Merovingio Furioso, emulo in sedicesimo del più celebre Orlando.
    Conoscendolo personalmente (Bruno) potrei affermare che dell’assenza di museruole (per ora e speriamo che duri) è senz’altro molto lieto e che, non condividendo giudizi tanto malevoli quanto infondati (in particolare modo su quelli riguardanti la presunta ed enfatizzata violenza), per molti di questi “cani pazzi” prova un giusto rispetto, non fosse altro che per contrappunto con la violenza degli attacchi repressivi che questi hanno subito, subiscono o stanno scontando.

    • Magari qualche conoscenza delle dinamiche della Valle le ho,visto che ci abito da decenni e non ho bisogno di informarmi tramite Internet,bar vari e “macchine del fango” (qualsiasi cosa lei volesse esprimere con questo termine).E constato dalla sua reazione vedo che è stato punto nel vivo dal mio commento che comunque era rivolto a Brüno,non a Bruno.
      E mi conferma soprattutto che lei e gli elementi come lei hanno la coscienza sporca,tirano le pietre e nascondono la mano.
      Come i bulletti delle elementari…
      Buona serata.

  7. Stupisce lo stupore. Come ha scritto qualcun altro, i sindaci, diciamo alcuni almeno, per essere eletti hanno sventolato la bandiera No Tav.
    Bandiera che poi alcuni di loro ripongono a Torino, perché, comprensibilmente umanamente, se vogliono vivere di professione politica dopo i mandati da sindaci valsusini devono stare nel giro che conta … quindi a Torino.
    Questo doppio gioco, legittimo e un po’ mastelliano, funziona finché non si arriva al dunque cioé cantieri e compensazioni.
    Allora occorre scegliere mi faccio rieleggere in Valle, entro in un consiglio di amministrazione delle società controllate pubbliche della valle (qui come altrove parcheggi della politica di serie B) oppure mi costruisco il futuro politico a Torino?
    Questo é più vero per chi non ha un posto di lavoro oppure ha un posto di lavoro meno retribuito o che non fornisce visibilità o soddisfazione.
    Quindi cercano di rimandare la decisione.
    Forse ridicolo e prevedibile ma umanamente comprensibile.

  8. Stupisce lo stupore. Come ha scritto qualcun altro, i sindaci, diciamo alcuni almeno, per essere eletti hanno sventolato la bandiera No Tav.
    Bandiera che poi alcuni di loro ripongono a Torino, perché, comprensibilmente umanamente, se vogliono vivere di professione politica dopo i mandati da sindaci valsusini devono stare nel giro che conta … quindi a Torino.
    Questo doppio gioco, legittimo e un po’ mastelliano, funziona finché non si arriva al dunque cioé cantieri e compensazioni.
    Allora occorre scegliere mi faccio rieleggere in Valle, entro in un consiglio di amministrazione delle società controllate pubbliche della valle (qui come altrove parcheggi della politica di serie B) oppure mi costruisco il futuro politico a Torino?
    Questo é più vero per chi non ha un posto di lavoro oppure ha un posto di lavoro meno retribuito o che non fornisce visibilità o soddisfazione.
    Quindi cercano di rimandare la decisione.
    Forse ridicolo e prevedibile ma umanamente comprensibile.

  9. @uman
    Condivido. La politica ValSusina oscilla fra il No TAV per elezione locale e il Ni o Si Tav Torinese pro futuro politico,
    Ma non tutti però, alcuni hanno carriere anche fuori dalla politica.
    O no?

  10. @Nontit
    Non so gli altri paesi. Ma dove abito io credo che sia la sua principale o unica professione fare il sindaco.
    Non ci crederete ma è così.
    Tra l altro credo vi sia in previsione aumento delle prebende dovute a legge statale, che non obbliga a prenderli ma sai come è …

  11. Gent.mo Curiosità ancora una volta accolgo le Tue richieste.
    شهرزاد, Shahrazād: anni sedici all’inizio del racconto e diciannove alle nozze con il Re di Persia.
    Bruno: Adulto quanto basta per avere i capelli (quelli rimasti) bianco/grigi e non essere ancora pensionato.
    Bruno: Giovane quanto basta per riuscire ancora a capire ed apprezzare chi possiede ideali e si batte per essi.
    Brüno, come piace a ll Merovingio: gli anni attuali sono usciti dai suoi ricordi come tutti quelli del presente, gli rimane solo la memoria del passato. Trattasi di un non raro caso di demenza senile ma sul passato è ferratissimo.
    E Tu Curiosità quanti anni hai?

  12. @lacustre
    Dal tuo Nick …lacustre… Si intuisce dove abiti.

    Comunque io credo che la politica di professione é cosa giusta a livello regionale e nazionale, a livello di comuni valsusini direi é un po’ triste.
    Non ci voglio credere che un sindaco valsusino viva dello stipendio da amministratore, spero sia volontariato.

  13. Come scriveva un altro lettore molti sindaci, anche appartenenti o dichiaranti tali, a partiti nazionali favorevoli alla TAV, hanno chiesto e supportato il movimento No TAV a fini elettorali.
    Legittimo certamente.
    Il rifiuto di compensazione mi risulta essere uno dei dogmi del No TAVvismo.
    Quindi perché stupirsi?
    Ma ora un quesito, i sindaci degli altri comuni accetteranno o meno compensazioni?
    Sceglieranno o meno il benessere delle città amministrate o cercheranno il consenso elettorale No TAV?
    E coloro che sono al secondo mandato … ?
    E cosa si fa dopo il secondo mandato?

    • Provo a risponderle
      Non mi stupisco e credo nessuno lo faccia.
      I sindaci eletti con voti No TAV si divideranno in due categorie … Chi accetterà le compensazioni e chi no… In base a quanto dovranno avere dal movimento No TAV.. in termini di consenso elettorale o per piazzamento in consiglio amministrazione società pubbliche partecipate dai comuni valsusini…. Razzi docet

      Quelli al secondo mandato immagino accetteranno compensazioni se hanno un mestiere a cui tornare … Chi vive di politica valligiana non accetterà o prenderà tempo

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