DON ANTONELLO, I PRIMI 10 ANNI DA SACERDOTE E IL FUTURO DELLA CHIESA IN VAL SUSA: “NOI PRETI DOVREMO RIPENSARCI, DOVRÀ CAMBIARE LA MENTALITÀ”

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di ARIANNA RICHIERO

Villar Focchiardo e San Giorio festeggiano i dieci anni di sacerdozio di Don Antonello Taccori. I parrocchiani hanno sintetizzato l’affetto nei confronti del loro parroco con due giorni di festa e allegria tutti dedicati a don Antonello, ordinato a Susa proprio dieci anni fa, il 1 luglio del 2006.

“Il bilancio di questi dieci anni non può che essere positivo. Ho ricevuto tanta grazia e tante manifestazioni d’affetto. Per ultima, ma solo in ordine di tempo, la festa per il decimo anniversario della mia ordinazione. Un momento di gioia trascorso con le persone più care – racconta don Antonello – Tanti volti e tante presenze, alcune di queste purtroppo non ci sono più, hanno segnato il mio percorso fino a qui. La mia famiglia, che mi supporta e mi sopporta, e il tempo dedicato alla preghiera sono stati fondamentali”.


Un sacerdote giovane don Antonello, che a 43 anni d’età ha un ottimo rapporto con i parrocchiani più giovani e con la modernità. “Ho la fortuna di trovarmi in due belle parrocchie, piccole e accoglienti dove si è sempre in festa e c’è armonia. Io offro un cammino a chi vuole seguirmi. Curo molto le coppie giovani intenzionate ad arrivare al matrimonio, divento una presenza stabile e con loro si crea un ottimo rapporto umano. È un dono reciproco”: continua il parroco di Villar Focchiardo e di San Giorio.

Don Antonello si racconta e spiega quali sono gli aspetti che coltiva con attenzione e cura in modo da fare del proprio ministero qualcosa di non sterile: “é necessario tenere cuore e testa allenati e creare relazione e apertura con i parrocchiani”.

Nel decimo anno di sacerdozio uno sguardo al futuro e una riflessione sulla situazione pastorale in Valsusa, dove i parroci sono sempre meno e i pochi presenti si trovano sulle spalle un impegno non facile da affrontare. “La situazione pastorale in Valsusa è tangibile. Dovrà inevitabilmente cambiare la mentalità, noi sacerdoti dovremo ripensarci. La parrocchia è fondamentale ma è necessario riprogettarsi e non arrivare impreparati al cambiamento” conclude don Antonello Taccori.

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