DONNA DI 89 ANNI CON ALZHEIMER SENZA L’ASSEGNO CAREGIVER PER 3 MESI: “TROPPI RITARDI, IL CONISA DEVE ATTIVARSI”

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di FABIO TANZILLI

REANO – La signora Luciana è malata di Alzheimer, ha 89 anni e vive a Reano. Il marito è morto a gennaio, ed è rimasta vedova.
Siamo quasi a marzo, ma da inizio anno non riceve l’assegno caregiver: si tratta di un beneficio economico, nel suo caso di 500 euro mensili, per poter pagare la badante/caregiver nelle situazioni di difficoltà.
Che per un malato di Alzheimer sono numerose e spesso drammatiche. Ogni giorno.
Probabilmente l’agognato assegno le arriverà solo da metà marzo, con 3 mesi di ritardo. Si tratta di un beneficio previsto per i caregiver che assistono persone con disabilità grave.
Il benefit non è stato sospeso, Luciana lo riceve da tre anni, lo riceverà ancora e i requisiti sono stati confermati anche per il 2025. Il problema è, appunto, nel grave ritardo nell’arrivo dei soldi concretamente, con tutte le conseguenze sul piano economico per una famiglia indigente, che ha già tante spese.
Tre mesi sono lunghi, per chi non naviga nell’oro. Luciana è assistita e ha come tutrice la figlia Patrizia, una donna di 69 anni che prende una pensione di 540 euro al mese. Con la morte del papà a gennaio (il marito di Luciana), il conto bancario a lui intestato è stato bloccato e non si possono prelevare i soldi che in questo caso sarebbero preziosi per la famiglia: il blocco del conto dei defunti è una procedura “normale” per le banche, collegata alle pratiche di successione, ma diventa una terribile spada di Damocle per le famiglie che non hanno redditi alti, a fronte delle spese quotidiane da affrontare.
“A gennaio 2025, come di consueto, l’assegno caregiver era stato sospeso temporaneamente, perché viene fatta annualmente dai servizi sociali la verifica dei requisiti – spiega la figlia Patrizia – ma tutti gli altri anni, l’assegno arrivava poi entro metà febbraio, ricevendo così i 2 mesi insieme. Questa volta, invece, nulla”. Passa il tempo, e Patrizia sollecita più volte il Conisa, chiedendo che l’assegno venga erogato, visto che hanno problemi economici.
“Siamo già al 25 febbraio e l’assegno per pagare la badante a gennaio e febbraio non è ancora arrivato. Il Conisa prima mi ha garantito che sarebbe arrivato il 14 febbraio, poi mi hanno detto al 25 febbraio. Ancora oggi, non avendolo ricevuto, ho chiesto nuovamente informazioni, e dai servizi sociali mi hanno detto che avranno una riunione in merito il 3 marzo, perché ci sono stati problemi burocratici, e che quindi l’assegno per pagare la badante dovrebbe arrivare a mia mamma entro il 15 marzo, con i soldi di gennaio, febbraio e marzo. Ma noi come facciamo per tutto questo tempo, fino a metà marzo? Non ha senso aspettare tre mesi, sono disperata.
Con la pensione di mia mamma e la mia, non riusciamo a pagare tutto, così come a pagare la badante in questi tre mesi. Dal conto di mio papà non posso prelevare, è stato bloccato dopo la sua morte. I soldi che ho li devo spendere già per le altre uscite, dal riscaldamento alla spesa quotidiana, il pellet, il cibo”.
Confidiamo che il Conisa si attivi con maggior velocità e riesca a semplificare le procedure, per dare un minimo di sollievo a questa famiglia, che già deve affrontare la dura battaglia dell’Alzheimer ogni giorno, oltre al recente lutto famigliare.

 

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4 COMMENTI

  1. Bo, viviamo in un Paese vergognoso, che dimentica i poveri, i diversamente abili, gli anziani… Aiutate questa famiglia velocemente… E spero che la signora sia stata aiutata ad avere l’accompagnamento e l’invalidità, oltre a questo assegno…se non ne ha diritto lei chi ne ha diritto? Stendo un velo pietoso sul fatto che alla figlia venga erogata una pensione di 540 euro, farei vivere chi sta seduto in Parlamento con 540 euro al mese, se ti riscaldi con il gas, in questo freddo inverno e con i prezzi altissimi, basterebbe per pagare una bolletta… Ho un’amica vedova e con figlio minore, purtroppo il marito, morto improvvisamente, era l’unico a lavorare…Ovvio che lei adesso cerca lavoro, ma in questa valle non c’è più nulla, non piove lavoro dal cielo, soprattutto dai 50 anni in su… Però il marito è mancato a dicembre e la reversibilità, che già sarà ben bassa, non arriva, ma le bollette arrivano e bisogna pur mangiare e mandare i figli a scuola, non è che si voglia vivere nel lusso, si cerca di sopravvivere.

  2. Siamo in un era super tecnologica, questi cambiamenti, reversibilità, caregiver, assegni pensione, dovrebbero essere fatti in automatico. In automatico ci sono i fondi per il canile in Albania, armi per eserciti europei. Andate a fare in ….

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