VALSUSA, RITROVATA LA DONNA SCOMPARSA: STA BENE

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AVIGLIANA – Venerdì 8 luglio è stata ritrovata dai soccorritori la signora Tania Grimaldi, la sua famiglia la stava cercando dal pomeriggio e non vedendola tornare a casa, hanno dato l’allarme. I carabinieri e i vari enti di soccorso si sono attivati per le ricerche, per fortuna concluse con un lieto fine. 

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9 COMMENTI

  1. Credo che in Avigliana ci siano delle buone RSA dove la nonnina può stare senza che si perda o si butti nella Dora,li verrebbe seguita e aiutata .

    • Meno male che è rientrata a casa… impariamo a non giudicare, che ne sappiamo se ha necessità di una RSA? Per me l’RSA è l’ultima spiaggia, quando si è allettati o comunque non si hanno familiari che si interessano del paziente o la patologia è talmente grave da non permettere di restare a casa. Altrimenti si sta molto meglio a casa propria, magari seguiti da qualcuno quando i familiari sono al lavoro… A casa si mangia, si dorme, si cammina, si legge, si guarda la tv secondo i propri gusti, nelle RSA si diventa di fatto ostaggi di chi ci accudisce, dovendo rispettare norme assurde tipo la cena alle ore 18, coricarsi alle 19, vedere i parenti quando decidono loro da quando c’è il covid… certo, quando sono pazienti allettati, a volte molto pesanti da sollevare, o con altre gravi patologie, a volte non c’è scelta, ma l’Italia dovrebbe puntare di più sull’assistenza domiciliare, come fanno paesi all’avanguardia nell’assistenza quali la Finlandia, la Francia eccetera, dove è possibile ricevere pasti, pulizia e farmaci presso la propria abitazione salvo casi più gravi… inoltre ricordiamoci che le RSA spesso hanno costi proibitivi, per cui i familiari a volte devono spendere tutto quello che hanno messo da parte, e sanno già che quando toccherà a loro essere guardati, rischieranno di finire sotto un ponte… ci sono tante situazioni, solo la famiglia ineressata le sa, lasciamo che decidano loro il da farsi.

    • Molte persone prima di rinchiuderle nelle RSA, se deambulano e sono in grado di vestirsi, cibarsi da sole, avrebbero solo bisogno di assistenza domiciliare: pasti pronti, pulizia, somministrazione farmaci, come viene fatto in molti Paesi…per finire in istituto dove alle 18 ceni e alle 19 sei a letto, dove non sei padrone di guardarti il film che vuoi o leggerti un libro in pace se ne sei in grado perchè c’è sempre gente che urla, c’è sempre tempo, dovrebbe essere una decisione presa quando davvero in casa non è più possibile assistere l’anziano, perchè più restano nel loro ambiente e con amici e familiari che vanno a trovarli, meglio è. Diverso è quando non possono più deambulare e hanno bisogno a volte di due persone persino per alzarsi e coricarsi, ma non togliamo loro la libertà anzitempo.

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