DOPO IL SELFIE CON IL PAPA, PARLA IL GIOVANE VALSUSINO: “VI RACCONTO COME HO ABBRACCIATO PAPA FRANCESCO. GLI HO CONSEGNATO UNA LETTERA SU OULX”

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L’emozione è tanta, dopo quegli attimi che non potrà mai dimenticare. Oggi pomeriggio a Torino, il VALSUSINO Alessio Casula, 18enne dell’istituto Grafico del Des Ambrois di Oulx, ha potuto incontrare e abbracciare Papa Francesco, regalandosi anche un selfie con il cellulare.

Alessio vive a Oulx, fa l’animatore e il catechista all’oratorio Don Bosco: “È stato davvero molto emozionante – racconta a ValsusaOggi – lo speravo davvero di poter stare vicino a lui oggi, e vederlo da vicino, in carne ed ossa”.

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L’incontro avviene poco prima delle 19, quando il Papa termina l’incontro di preghiera con i giovani in Piazza Vittorio. Scende dal palco e saluta i ragazzi, poi di fronte si trova Alessio, che gli sfiora la veste, chiedendogli il saluto e la benedizione: “Devo ringraziare il Signore che è lassù per questo incontro – aggiunge – sono riuscito ad avvicinarmi a lui grazie ad una mamma, che ringrazio di cuore”.
La vicenda merita di essere raccontata. “Questa signora ha un figlio down, un bambino di nome Luca – spiega Alessio – era tra la gente, ma non si osava a chiedere di poter superare le transenne per vedere il Papa da vicino e fargli salutare il figlio. Sono stato io ad aiutarla e farle coraggio, mi sono avvicinato agli uomini della sicurezza chiedendo di poter passare, e hanno accettato senza problemi”. Ed è così che Alessio, con la mamma e il suo bambino riescono a superare le transenne posizionate tra il pubblico ed il pontefice,  ed intercettare così la benedizione e l’abbraccio amorevole di Papa Francesco: “Abbiamo atteso che arrivasse e mi sono avvicinato, prima dell’incontro alcuni volevano farmi allontanare, ma è intervenuto il sindaco di Torino, Piero Fassino, che mi ha permesso di rimanere là. Lo ringrazio per questo. Mi sono presentato con lui, ed è stato davvero gentile”. E così arriva il momento con il Papa: “È stato tutto velocissimo, ci siamo abbracciati, e oltre al selfie gli ho consegnato una lettera, in cui gli ho ricordato la comunità di Oulx, l’oratorio e il nostro gruppo”.

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