DUE RAGAZZE DELLA VALSUSA E RIVOLI ALLE PREFINALI DI MISS GRAND PRIX

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Giulia Agate e Monica Barillaro

SUSA / RIVOLI – Ci sono anche due ragazze della provincia di Torino tra le quaranta prefinaliste che il prossimo 5 agosto andranno a caccia del “pass” per la finalissima nazionale di Miss Grand Prix 2021.

La prima è la valsusina Giulia Agate, studentessa 17enne di Mompantero. È collaboratrice per il giornale online ValsusaOggi con il sogno di diventare una conduttrice televisiva. L’altra ragazza è Monica Barilllaro, 27 anni di Rivoli che coltiva il sogno nel cassetto di diventare un’attrice, saranno in passerella il prossimo giovedì 5 agosto a Giulianova (Teramo) dove, nello splendido scenario di piazza del Mare, cercheranno di conquistare il “pass” per la finalissima nazionale in programma pochi giorni dopo, sabato 7 agosto a Pescara. Per Giulia e Monica, quindi, il sogno di vivere un’esperienza indimenticabile in quello che rappresenta uno dei concorsi di bellezza più importanti organizzati in Italia.

Promosso come ogni anno da patron Claudio Marastoni, il concorso di Miss Grand Prix, giunto quest’anno alla sua 34ª edizione, è stato trampolino di lancio nel corso degli anni di personaggi del calibro di Tessa Gelisio, Carlotta Maggiorana, Raffaella Fico e tanti altri volti noti del mondo dello spettacolo, della moda e del cinema in Italia.

Unica manifestazione di bellezza a non fermarsi durante il lockdown (nel 2020 la corona di regina si è posata sulla testa dell’abruzzese Camilla De Berardinis), Miss Grand Prix dal 2020 è affiancato da un contest social, Miss Grand Prix On the Web che, nei mesi invernali, vede cimentarsi centinaia di ragazze da tutta Italia. In palio un accesso diretto alla finalissima nazionale del concorso “in presenza” che quest’anno ha premiato la piemontese Nicole Cena.

Per Giulia e Monica il primo obiettivo è quello di raggiungerla sul palco della finale di Pescara che sarà condotta come ogni anno da Jo Squillo e che vedrà nel ruolo di presidente di giuria lo scrittore e regista Federico Moccia.

La manifestazione è organizzata dalla “Claudio Marastoni” con il sostegno e la partnership di Ducati, Caffe Mokambo, Bes Italy, Bomba Energy Drink e i patrocini dei comuni di Pescara e Giulianova. Per restare aggiornati sull’avventura di Giulia e Monica a Miss Grand Prix si possono seguire i canali social del concorso (Facebook e Instagram).

Giulia Agate
Monica Barillaro
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7 COMMENTI

  1. Da donna continuo a non comprendere perchè le ragazze si prestano a svendere il loro corpo mettendosi in posa seminude, per poi rivendicare parità di diritti etc… Finchè si usa il corpo come merce di scambio, anche solo per fotografie e sfilate seminude, purtroppo si viene considerate dai più della carne da macello, come alle fiere mettono in mostra gli animali… lo trovo deprimente… si può essere belle e raffinate e di buon gusto ma sfondare per la propria intelligenza, le proprie doti lavorative, il proprio modo di essere… invece, purtroppo, anche nel 2021, il corpo femminile è mercificato ovunque, nella pubblicità, nei film, etc, sembra che le donne siano solo un corpo, mai una mente pensante e intelligente.

  2. Interessante che non si possa dissentire da queste gare prive di ogni senso… le donne dovrebbero imparare che si può essere belle, eleganti, raffinate, senza bisogno di premi in palio, perché purtroppo questi concorsi come molte pubblicità televisive, film etc continuano, nel 2021, a mercificare il corpo femminile, mettendo sempre in secondo piano l’intelligenza e le capacità intellettuali…

    • Da uomo vorrei farti notare che “rivendicare parità di diritti” significa rivendicare la libertà di poter fare ciò che si vuole della propria vita, dal diventare ricercatori, al posare per un concorso di bellezza. Il problema sono proprio quelli come te, uomini o donne che siano, che pretendono di imporre un unico modello di vita come quello “giusto” da seguire. Nessuno starebbe qua a giudicare un uomo che partecipa a un concorso di bellezza. Il fatto che sia una donna a farlo, a me sembra una aggravante di quanta ignoranza pervada ancora la nostra società, a prescindere dal sesso di appartenenza.

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