ELEZIONI AVIGLIANA: DISTACCO DI 513 VOTI TRA ARCHINÀ E SPANÒ, MA LA METÀ DEGLI ELETTORI NON HA VOTATO

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AVIGLIANA – Il dato più significativo di queste elezioni ad Avigliana è sicuramente l’astensionismo. Ma riguarda gran parte dei Comuni italiani. Solo il 53% degli elettori è andato a votare per scegliere il nuovo sindaco. E per un paese come Avigliana, che per decenni è stato caratterizzato da una vivace vita politica, ideologica, e dei partiti, è un segnale di non poco conto. Sono andati a votare 5710 elettori su 10.726 aventi diritto. E di questi 5170 elettori, quasi la metà ha scelto di confermare Archinà come sindaco. Che rispetto al 2017 ha incrementato la sua percentuale di consenso, così come i voti di lista, con 700 preferenze in più rispetto al 2017. Alla maggioranza di Archinà andranno comunque 11 seggi in consiglio comunale, mentre alla minoranza 5: 4 per la lista di Toni Spanò e 1 della lista “Per Avigliana” (Pd/5 Stelle), ossia la candidata Rosy Patrizio.
Cinquecentotredici voti di distacco tra i due principali contendenti, Andrea Archinà e Toni Spanò. Rispetto a 5 anni fa, la differenza tra le due liste principali è aumentata, a beneficio del sindaco del centrosinistra e No Tav. Che ha aumentato le preferenze, nonostante la diminuzione dell’affluenza elettorale.
La lista “Avigliana Città Aperta” di Archinà ha ottenuto 2768 preferenze, la lista “Progetto Adesso Avigliana” 2255 voti (nonostante l’alleanza tra Spanò e Picciotto, che non ha portato i risultati sperati). Al terzo posto, lontana, la lista “Per Avigliana”, con 534 voti.
L’affluenza al voto è diminuita rispetto al 2017, ma nel peso percentuale, oltre che nei numeri – rispetto a 5 anni fa – a guadagnarci è stata la lista dell’amministrazione comunale: ha aumentato le preferenze (nel 2017 avevano preso 2023 voti e oggi 2768, quei 700 voti in più pesano maggiormente).
Paradossalmente, invece, sul fronte delle opposizioni le alleanze non hanno funzionato. La lista di opposizione formata dall’alleanza tra Toni Spanò e Picciotto ha preso meno voti rispetto al 2017, quando erano andati divisi alle urne. Sommando le due forze, Spanò e Picciotto nel 2017 erano arrivati a 2571 preferenze totali (1767 voti per Adesso Avigliana e 804 voti per Progetto Avigliana). Oggi hanno ottenuto, alleandosi, 2255 voti.
Il flop maggiore invece è stata l’alleanza tra Pd/Avigliana Via e 5 Stelle, che candidava Rosy Patrizio. Oggi, unendo le forze hanno ottenuto appena 534 voti. Mentre nel 2017, con le due liste separate, i 5 Stelle avevano ottenuto 802 voti e Avigliana Viva 754 preferenze (sommandoli erano 1556 voti totali). Una bella batosta.

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