di IVO BLANDINO
SUSA – “Sapere che cosa succederà davanti a casa propria, quando inizieranno i cantieri Tav a San Giuliano e quanto questi dureranno, quali disagi porteranno e quali danni comporteranno per la salute, riteniamo sia un diritto di tutti gli abitanti della zona e non solo dei proprietari espropriati”. A parlare sono alcuni cittadini di Susa, residenti in frazione San Giuliano. Per denunciare l’assenza di informazioni su cosa avverrà nella frazione a causa dei cantieri Tav, hanno promosso autonomamente una conferenza stampa, nel pomeriggio di martedì 10 giugno.
“Alcuni dei proprietari hanno chiesto informazioni tramite un loro delegato, il quale più volte ha ricevuto rassicurazioni dal funzionario di TELT, annunciando che sarebbe stato organizzato un incontro, di concerto con l’amministrazione comunale, sui terreni, alla presenza di tecnici progettisti. Siamo alla vigilia delle operazioni di presa di possesso dei terreni e tale incontro non è avvenuto”.
Parliamo del futuro della frazione di Susa, degli espropri delle case e dei terreni nella frazione San Giuliano, per la costruzione del Tav Torino-Lione.
I problemi e i dubbi su cosa accadrà sono tanti: dagli scarichi delle acque alle strade di accesso ai cantieri, dagli ipotetici argini, di cui si ignorano le dimensioni, alla distanza delle varie opere dalle abitazioni di San Giuliano. Per non parlare dell’interferenza delle condutture fognarie, allacciamenti alla rete elettrica, del gas e dell’acquedotto. Secondo quanto riferito da questi residenti di San Giuliano, sia il Comune di Susa che Telt non forniscono informazioni in merito a cosa accadrà alle porte della città. Altro problema, su cui i segusini chiedono risposte, riguarda il futuro di alcuni canali irrigui, importantissimi per l’agricoltura, e l’interferenza sembra essere stata da completamente da Telt.
“L’amministrazione comunale non ha dato alcun seguito alla promessa di convocazione di un’assemblea informativa – dice il gruppo di abitanti di San Giuliano – che avrebbe dovuto svolgersi entro il mese di aprile. Si aggiunga che il Sindaco ha glissato in più di un’occasione la richiesta di incontro che alcuni proprietari hanno sollecitato a titolo personale, per trattare l’argomento”.
“Ritornando ai colloqui del nostro delegato con TELT, a giustificazione del fatto che l’incontro concordato non veniva messo in calendario, il funzionario addetto agli espropri ha affermato in più di un’occasione che gli ostacoli consistevano nel fatto che non risultava ancora stilato il progetto di cantiere di fase 2 – spiegano i cittadini – e che alcuni enti esterni non avevano ancora comunicato i loro progetti in merito”.
“Avremmo voluto che l’amministrazione comunale si facesse sentire dai cittadini, o perlomeno ci ascoltasse, anziché limitarsi a fornire a Telt un ufficio aperto al mercoledì. Ma perché in quell’ufficio non è mai stato presente un esponente dell’amministrazione comunale? Presto avverranno gli espropri, e non sentiamo la vicinanza del Comune”.
A breve, forse già da mercoledì 11 giugno, inizieranno le procedure di immissione in possesso, annunciano i residenti di San Giuliano “con la presenza di agenti di polizia a cui è demandata la prestazione di assistenza ed il controllo delle suddette operazioni”.
Questi residenti chiedono alla Città di Susa di non avere “una posizione di sudditanza – a loro parere – nei confronti di Telt”: “Un’amministrazione che si dichiari al fianco dei cittadini, non può e non deve mettersi in una posizione di sudditanza nei confronti di TELT. Più volte abbiamo avuto modo di ascoltare affermazioni del sindaco di Susa, che dichiaravano la volontà di vigilare e gestire i cantieri, ma al momento in cui questi prendono l’avvio, come sta accadendo, l’amministrazione è completamente assente. Se il buongiorno si vede dal mattino c’è poco da stare allegri”.
“E’ molto preoccupante che la società Telt, che dovrà realizzare i cantieri del TAV nella piana di Susa, agisca con così tanta approssimazione e leggerezza – dicono i residenti di San Giulano – ed è altrettanto preoccupante l’assordante silenzio dell’amministrazione comunale, che si limita a altisonanti proclami, privi di qualsiasi contenuto pratico”.
Ruspa!
Non hai ancora finito di fare uscite da sfigato?!
…ha solo sbagliato tasto, ha messo la U al posto della A.
“Avemo comprato Er …..e non po’ fa da Sindacato pe li Segusini ,noi c’iavemo messo li Quattrini e mo so c…i. mia coio.i”
Se l’ amministrazione in carica non risponde, provate con quelle precedenti. Può darsi ad esempio che l ex Sindaco Plano o Amprimo sappiano qualche cosa di più,o che siano più preparati in materia o che abbiano raccolto negli anni rassicurazioni e certezze. Un altro grande esperto che potrebbe rassicurarvi e’ probabilmente l ex Presidente di Comunità montana Antonio Ferrentino che negli anni più delicati ha saputo mediare, trasformare,capovolgere, trasfigurare i problemi in opportunità. Rivolgetevi con fiducia, magari loro si presentano.
Non capisco quale sia il problema. Chi è stato espropriato ha già ricevuto tutte le notifiche del caso a Febbraio e ha già fatto gli incontri con i tecnici TELT a Marzo. Gli altri mi sfugge a che titolo accampino “pretese”. Avranno le informazioni pubbliche del caso a tempo debito.
Non capisco. Punto.
Su di uno come te non occorre aggiungere altro, ti sei egregiamente descritto da solo.
Proverò a rispiegarlo anche per chi ha un QI sotto a 60. Chi viene espropriato, e quindi subisce i reali “danni”, è già stato convocato ed adeguatamente informato. Per gli altri che non vengono toccati dall’opera, ma abitano semplicemente nelle vicinanze, vale quanto vale per qualunque altro cantiere in Italia. Quando sarà il momento verranno informati con quanto serve. Se hanno fretta, i progetti sono pubblici e disponibili da molto tempo su internet. Possono scaricarli, leggerli o farseli spiegare dal loro geometra di fiducia.
Nelle sue condizioni non citi il QI, abbia almeno questa cautela per se stesso.
Ok, non capisce. Punto.
Boh….
Ci svegliamo solo quando arrivano a casa…
Residenti di San Giuliano….state sereni
Purtroppo i danni alla salute, con il vento che tira dal Moncenisio verso Torino, ce li prenderemo tutti quanti, grazie allo smarino, e nessuno ci informa di un bel niente, come nessuno ci dice per quale motivo in zone come Bruzolo, San Didero e dintorni, d’estate bisogna chiudere porte e finestre a motivo della puzza terrificante che esce dalla fabbrica dei freni di Bruzolo, puzza che permane fino alle prime ore di mattina per poi sparire durante il giorno… evidentemente pensano che i cittadini siano stupidi e che non sentano i miasmi notturni, ma si sentono eccome, perchè in estate di notte bisognerebbe aprire per rinfrescare le abitazioni, e poi chiudere di giorno, invece di utilizzare condizionatori energivori ed inquinanti, che peraltro non ho perchè le bollette sono già sufficienti. Al di là del discorso economico, c’è la salute… questi miasmi che ogni notte fuoriescono a Bruzolo e dintorni, e provocano conati di vomito, costringendo le persone nei dintorni a chiudere le finestre anche se di giorno ci sono 40° e quindi sarebbe il caso di fare entrare aria fresca la notte, potranno mai essere sostanze salutari, che fanno bene alla salute? Non credo proprio, ma pare non interessi a nessuno se non a chi deve scegliere tra vivere barricato in casa oppure respirare aria nociva.
Ha ragione di notte si scaricano i veleni dalle ciminiere , anche termovalorizzatori , impossibile controllare o non si vuole per non fermare quest’economia che si lamenta sempre , se non si accetta il lavoro lo portano altrove.
È un gomblotto,amico…
Telt dice come Alberto Sordi in un celebre film “io so io voi non siete un c…..o”
Pepito Sbazzeguti, vuoi la ruspa anche a casa tua?
Chiamare le cose vuoi una talpa nel darera?
Al cantiere non si comanda…
Talpa, quello sono più i tuoi gusti.
La cosa migliore da fare è bloccare le statali e l’autostrada come sapete fare voi….Il Sabato mattina naturalmente.