FOTO / BARDONECCHIA, I VANDALI COLPISCONO LE CASE A MELEZET. LA RABBIA DEI PROPRIETARI: “NESSUNO INTERVIENE”

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BARDONECCHIA – I vandali colpiscono di nuovo Bardonecchia: dopo l’episodio dello scorso anno, che ha visto alcuni adolescenti del posto rovinare degli edifici in via Genova, questa volta nel mirino c’è il condominio in frazione Melezet, quello a ridosso del costone franato a maggio 2010 ed oramai disabitato da anni. A segnalarci l’accaduto, il proprietario di uno degli alloggi, che ci spiega: “Da circa un mese, gli appartamenti sono stati presi di mira da vandali e sciacalli, che stanno danneggiando e depredando di ogni bene gli alloggi. È un vero caso di incuria da parte della Città Metropolitana: a causa della frana, il condomino è stato interdetto all’abitazione fino a definizione del lavoro di messa in sicurezza, che dovrebbe essere effettuato dalla società Sitaf. Dopo circa 6 anni di rinvii e ostruzioni varie da parte della Città Metropolitana, e dalle varie istituzioni interessate, a oggi nulla è stato fatto e soprattutto non ci sono previsioni di inizio lavori”.

Il sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato, precisa: “L’immobile di Melezet è di proprietà privata, i lavori devono essere effettuati dal Comune, per quanto riguarda il consolidamento in parete, e dalla Sitaf, che si era già impegnata a realizzare un vallo, senza mai procedere”. Quello della frana del Melezet è un argomento che fa discutere da tempo; già la precedente amministrazione Borgis aveva provato a risolvere la questione, come spiega Avato: “Questo caso si è protratto nel tempo, senza mai ricevere soluzioni di successo. Ora, come amministrazione, vogliamo risolvere il problema e accompagnare i condomini”.

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2 COMMENTI

  1. E’ un vero scempio che penalizza la legittima proprietà di chi ha investito i propri risparmi nell’acquisto di un immobile nel Comune di Bardonecchia e si vede da anni privato delle minime tutele di custodia e salvaguardia da parte delle Istituzioni che avrebbere dovuto operare per il ripristino dei luoghi e non lo hanno fatto e anche da quelle che avrebbere dovuto garantire l’incolumità del bene e non lo hanno fatto. Ad oggi le tre palazzine di nuova costruzione e rifinite a regola d’arte, a maggior valorizzazione del territorio dove insistono, sono di fatto diventate un eco-mostro abbandonato a se stesso, accessibile in ogni sua parte da vandali e ladri di ogni ordine ed intenzione, liberi di agire a discapito di proprietà definite facenti capo a proprietari che ben intenderebbero riportare ordine e decoro e che si vedono continuamente oltraggiati da una sistuazione che non si va ancora risolvendo. A distanza di sei anni dall’evento franoso che ha scaturito l’Ordinanza Sindacale di inagibilità dei luoghi,
    siamo davvero attoniti ed esterefatti di come la macchina burocratica ostacoli ogni tentativo di ripristino dell’immobile, anche a costo di recare danno al Comune stesso per le precarie condizioni di sicurezza e fatiscenza, di certo non consona ad un Comune di villeggiatura che vanta una soddisfacente stazione sciistica. E’ davvero giunto il momento di operare in emergenza, sollecitando gli Enti predisposti per normativa ad assumersi interamente ogni responsabilità affinché questa inaccettabile situazione trovi risoluzione.

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