FOTO / FRANA IN VALSUSA, CENTINAIA DI EVACUATI A BUSSOLENO

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BUSSOLENO – Per motivi di sicurezza saranno evacuate circa 200 persone a Bussoleno, a causa della frana che si è staccata dalla montagna oggi pomeriggio. Una colata di fango portata da un forte temporale ha raggiunto il paese, danneggiando cinque case: la Croce Rossa ha attivato il servizio di emergenza e gli sfollati dormiranno presso il polo logistico, nel caso in cui non abbiano a disposizione posti letto di amici o parenti.

Il Comune di Bussoleno emetterà a breve l’ordinanza per evacuare circa 200 persone dalle zone circostanti: sta ricominciando a piovere e nella notte potrebbero esserci peggioramenti.

Tanta paura ma fortunatamente nessun ferito. Le strade si sono allagate e per motivi precauzionali è stato chiuso il transito in alcune parti del paese. Le zone interessate sono via San Lorenzo, regione San Lorenzo e via Nebiolera.

Insieme ai vigili del fuoco di Susa, Almese, Borgone, sul posto stanno intervenendo la Croce Rossa di Susa e Villar Dora, gli Aib e Protezione Civile di Bussoleno e i carabinieri con il supporto degli elicotteri.

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14 COMMENTI

      • AGGIUNGEREI ANCHE CHE HANNO COSTRUITO le case SULLA CONOIDE DI DEPOSITO E QUESTO CAPITERA’ DI NUOVO PRIMA A POI se preferisci vivere nell’ignoranza …. comunque SEI NEL PAESE GIUSTO

        • Si ahimè, il nostro paese è costellato di fabbricati nel posto sbagliato, e se si tratta di abitazioni vecchie potremmo quasi farcene una ragione ma anche ultimamente nonostante il famigerato PAI e geologi che in certi casi bloccano una legnaia ma permettono un condominio la situazione non è migliorata un granché.
          Certo che chi è preposto alla tutela del patrimonio fa poco o nulla e, proprio in questi giorni, mi fa venire il nervoso un personaggio come Chiamparino e gli accoliti della casta che si affrettano ad inventare la necessità (smentita dai tecnici dello stato) della linea TAV e continuano ad ignorare la salute dei cittadini per un territorio devastato.

      • Giulio ha precisato ciò che i giornali continuano a sbagliare ed ha fatto bene: frana è una cosa e DebrisFlow un’altra! Due cose completamente diverse …poi arriva “unodeitanti” che, proprio come …uno dei tanti (cioè l’equivalente di un nessuno), anzichè cogliere l’occasione per saperne di più, fa la cosa per lui più normale: con la strafottenza che lo contraddistingue, spara la sua migliore minchiata credendo di fare humor…

        • E poi arriva Josh, che con ľaggressività che lo contraddistingue, nei suoi commenti, per avvalorare la sua idea insulta . Complimenti.

  1. Questo è il menefreghismo della popolazione, il fatti i cavoli tuoi di chi non vuole che qualcuno se ne occupi, e le amministrazioni sguazzano tra un motivo oppure l’altro, in entrambe i casi per la gente si tramuta in cataclismi naturali, si poteva prevenire , dopo l’incendio della montagna sapevano tutti che in caso di piogge abbondanti sarebbe accaduto, prevenzione ? mancano i soldi, manca la voglia di tutti di fare le cose per difendere quella montagna, nella zona di Mompantero se continua Cosi avremo lo stesso risultato, Anzi non dormite sereni andatevi a vedere il costone, visto che dopo sarebbe troppo tardi…! trovatevi uniti e create un corpo di manutenzione del sottobosco prima che vi seppellisca la casa magari di notte…. presentate rimostranze al sindaco, altri personaggi esterni non possono far nulla visto che le risponderebbero si faccia gli affari SUOI lei qui non ci abita nemmeno.. queste risposte mi obbligano quantomeno ad avvisare quanto è davvero molto rischioso che accada… nel ignoranza a volte si muore … Buon lavoro Musio Maurizio

  2. Il problema è che tante volte si fa qualcosa, ma nel modo sbagliato. Forse dopo decenni di crescita edilizia sarebbe ora, per gli enti locali, di cercarsi altre fonti di sostentamento no? Che non siano tasse o consorzi di bonifica intendo.

  3. Conoidi edificate:
    Borgo Bertassi Avigliana, Condove, Villarfocchiardo, San Didero, Bruzolo, Chianocco, Bussoleno, Beaulard, Bardonecchia e altri circa 1700 comuni o frazioni in Italia.

  4. signor Vasco non sono cazzate!! si informi piuttosto, il fenomeno era ampiamente prevedibile
    I debris flow o colate detritiche sono un processo naturale che consiste nel trasporto verso valle di materiale detritico anche di notevoli dimensioni. La pericolosità dei debris flows è dovuta alla loro velocità di propagazione e alla notevole forza di impatto che, in caso avvengano in aree antropizzate, sono in grado di causare vittime e abbattere grossi edifici.

  5. Per esperienza di lavoro: i debrisflow, dato che sono liquidi e veloci, non si fermano se non facendo opportune “vasche” come realizzata nel Rio Marderello di Novalesa, visibile qui:
    https://www.google.it/maps/@45.1806162,6.9958204,3a,19.2y,64.76h,79.96t/data=!3m6!1e1!3m4!1sG4WwhDqGPPclRLbrQhI-_g!2e0!7i13312!8i6656
    …ma a Bussoleno o in zone già edificate non è possibile farle!
    Unica alternativa allo stravolgimento della zona a scapito delle abitazioni è quella di installare un opportuno sistema di monitoraggio a monte che attivi un allarme nella zona sottostante (previa istruzione della popolazione sulle modalità di messa al riparo, dato che il preavviso è generalmente inferiore al minuto).

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