FOTO / GIRO D’ITALIA IN VALSUSA, ECCO IL PERCORSO DELLE DUE TAPPE CON BARDONECCHIA, SUSA E IL COLLE DELLE FINESTRE

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La presentazione del Giro oggi a Milano

MILANO – Oggi pomeriggio è stata presentato ufficialmente il prossimo Giro d’Italia, che vedrà come protagonista la Valle di Susa. L’evento è andato in onda su RaiDue in diretta, scoprendo così le due tappe che interessano il nostro territorio, il 25 e 26 maggio 2018. Durante la trasmissione è stato dato risalto proprio alla 19esima tappa con la mitica scalata al Colle delle Finestre. “La via più ruvida alla gloria – hanno detto durante la descrizione del percorso – 9 km di sterrato con una salita che fa paura, caratterizzata da 4500 metri di dislivello”. Non a caso il Colle delle Finestre è stato scelto come “Cima Coppi” della prossima edizione. Il direttore del Giro d’Italia ha ricordato anche l’arrivo allo Jafferau di Bardonecchia, che renderà il percorso ancora più avvincente. Il giorno dopo si partirà invece da Susa, attraversando nuovamente la valle per arrivare a Cervinia.

Venerdì 25 maggio – Tappa 19: Venaria Reale – Bardonecchia (181 km)

Dal sito del Giro d’Italia: “Primo tappone delle Alpi occidentali. Presenta 4 GPM tutti con salite lunghe e impegnative. Dopo il Colle del Lys si affronta il Colle delle Finestre (Cima Coppi) con i sui 9 km sterrati. L’arrivo questa volta non è a Sestrière dove si transiterà, ma a Bardonecchia (Jafferau) dopo 7 km di salita al 9%. Lo stesso luogo dove nel 1972 Eddy Merckx riprese e staccò Josè Manuel Fuente che lo aveva attaccato. Nel 2013 durante la tappa di “emergenza” fu affrontato senza salite precedenti e arrivarono Santambrogio (poi squalificato) e Nibali che vinse il Giro”.

Sabato 26 maggio – Tappa 20: Susa – Cervinia (214 km)

Dal sito del Giro d’Italia: “Secondo Tappone delle Alpi Occidentali con 4500 m di dislivello suddiviso in sole 3 salite. Dopo una prima parte pianeggiante (anche se sempre a salire) entrati in Valle d’Aosta si affronta l’inedito Col Tsecore con i sui 3 km oltre il 12% nell’ultima parte e dopo una discesa veloce si affrontano St. Pantaléon e Cervinia senza un metro di respiro. Il Col Tsecore ha un nome molto “variabile”, dall’orginale Col du Mont-Tseuc lo si trova nella versione italianizzata di Zuccore, ma anche Tzecore. Il Giro adotta quella della segnaletica stradale in loco che riporta Col Tsecore”.

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5 COMMENTI

  1. Meno male che il Comitato organizzatore non ha preso in considerazione la proposta del sindaco di Sestriere che voleva addirittura asfaltare i 7 km. del tratto di strada dell’Assietta, da Sestriere al Col Basset con tutte le evidenti e gravi conseguenze che ciò avrebbe comportato in fatto di impatto sull’ambiente, non per ultimi l’aumento del traffico veicolare e della sua velocità di transito, il disturbo e il pericolo per gli animali che, grazie allo sterrato, non subiscono un eccessivo transito, potendo così “passeggiare” indisturbati tra un prato e l’altro.

    Quindi, un sentito ringraziamento agli organizzatori che in questo modo hanno evitato l’ennesimo scempio di amministratori superficiali, irrispettosi del territorio che amministrano ed anche megalomani.

  2. Vero il traffico veicolare è sempre un problema. I ciclisti ecologici che buttano le cartacce delle loro schifezze energetiche quello non crea nessun problema a parte i pastori che rischiano di perdere le loro bestie.

  3. Due anni fa avevano sistemato la salita al collombardo, sterrata, sarebbe molto più interessante al posto del lis . Alberto

  4. Gran bella tappa del giro che porterà molti appassionati nelle valli alpine. Sempre suggestivo il passaggio dei corridori sul colle delle Finestre. Le valli Susa e Chisone ben si prestano per un turismo ciclistico.

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