FOTO / NEL 2021 SARÀ ATTIVATA LA NUOVA FERMATA DI BUTTIGLIERA ALTA: UN PROGETTO DA 15 MILIONI DI EURO

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L’area dove sorgerà la nuova fermata ferroviaria di Buttigliera Alta

di DAVIDE CHIARBONELLO (Servizio di Comunicazione Esterna del Comune di Buttigliera Alta)

“Tav. Quali garanzie per il territorio” il delicato tema affrontato nell’ultima seduta della Commissione Territorio, su istanza della segreteria buttiglierese del Partito Democratico, condivisa in sede di Consiglio Comunale.

Iniziativa inserita nell’ambito della politica di pubblicità del processo progettuale dell’infrastruttura ferroviaria a cui l’amministrazione da sempre si attiene, restando all’interno dell’Osservatorio e riportandone le risultanze sul territorio, tra i cittadini. Tema delicato quanto fondamentale per il territorio anche cittadino, non solo per il coinvolgimento nei cantieri della “Nuova Linea Torino Lione” (Nltl), ma anche per le ricadute in termini di opere complementari.

Alla seduta hanno partecipato, accanto ai consiglieri, al sindaco e agli assessori membri di diritto, Paolo Foietta (Commissario del Governo per il Tav), l’architetto Alberto Ballarini (rappresentante del Comune di Buttigliera Alta nell’Osservatorio), tecnici e progettisti di Rfi.

Il coinvolgimento di Buttigliera nel progetto della Ntlt.

Il territorio buttiglierese è compreso nel progetto della tratta di adduzione italiana, Settimo-Susa, in particolare nell’interconnessione tra la linea storica e la galleria che porterà dal confine tra Ferriera e Avigliana all’interporto di Orbassano. Territorio coinvolto quindi in profondità e marginalmente in superficie dalla cosiddetta “Galleria Sant’Antonio”, che attraverserà la collina morenica nei territori di Buttigliera, Rosta, Rivoli e Rivalta.

Cantiere principale a cui si affianca un secondo minore, all’altezza della Torre della Bicoca, per la realizzazione di un cunicolo di sicurezza.

 

Le garanzie per il territorio.

Diverse le garanzie richieste dall’amministrazione nell’ambito del lavoro all’interno dell’Osservatorio. Fin dalle prime osservazioni al progetto preliminare del 2011, quando si parlò di salvaguardia della collina morenica; salvaguardia delle attività agricole del territorio; coinvolgimento delle istituzioni locali negli incontri con i progettisti; informazione costante ai cittadini; ricadute socioeconomiche per il territorio.

Insieme ai vicini della collina morenica, coinvolti nel progetto della “Galleria Sant’Antonio”, Rosta, Rivoli e Rivalta, si sono poi richiesti l’anticipazione delle opere complementari; garanzie sulle modalità di progettazione e gestione dei cantieri, ripristino finale delle aree, controllo del traffico, espropri e compensazioni economiche; un piano di monitoraggio ambientale. In recenti incontri con la Coldiretti e il “Consorzio Bealera di Rivoli”, si è accertato, inoltre, che il tratto di bealera coinvolto nel cantiere della “Galleria Sant’Antonio” sul territorio buttiglierese è limitato a una ventina di metri.

Garanzie a cui si sono aggiunte le risultanze dei monitoraggi ambientali realizzati durante i lavori della galleria geognostica della Maddalena di Chiomonte. Risultanze rassicuranti per l’amministrazione buttiglierese: si sono svolte 63mila rilevazioni in 40 stazioni di monitoraggio per cinque anni (2012-2016), verificando 135 parametri, senza evidenziare criticità riferibili a particolari patologie o pressioni ambientali riferite all’attività dei cantieri. Come condiviso in sede di Osservatorio, un monitoraggio simile, a garanzia della salute e dell’ambiente, sarà ripetuto anche per i cantieri della fase nazionale della Nltl. Il Comune, seguendo quanto previsto dalla Legge Regionale 4/2011 e dal “Patto per il territorio” tra Regione, Governo e Telt, stimola le ricadute socioeconomiche del progetto sul territorio, in particolare in termini occupazionali. L’amministrazione, quindi, lo scorso 7 Luglio, ha incontrato l’Aniam Piemonte, affinché le imprese locali partecipino alle gare dei lavori della sezione transfrontaliera dell’infrastruttura. Opere complementari. Le ricadute sul territorio previste a latere dei lavori per la Nltl, sono di fondamentale rilievo per il futuro sviluppo economico e sociale del territorio. Ecco le principali.

 Fermata della linea ferroviaria Sfm3 Torino-Susa-Bardonecchia a Ferriera. Si tratta non solo di una fermata, ma di un nodo di interscambio, movicentro, tra il traffico su gomma, ciclabile e ferroviario, in una posizione estremamente strategica come la confluenza delle direttrici della val di Susa, cintura torinese, val Sangone e val Messa. I progetti anticipati da Rfi nella Commissione Consiliare prevedono la realizzazione del fabbricato della fermata con locali di servizio ai viaggiatori, area commerciale, locali a disposizione del Comune, bike box, sottopassaggio e ascensori di accesso alle due banchine. Il parcheggio di interscambio, che sorgerà nell’attuale area degli orti urbani di corso Susa, prevede 360 posti auto, 50 posti moto, 7 colonnine di ricarica per le auto elettriche, fermata per i bus e i taxi. Il tutto per un investimento previsto di 15 milioni di Euro. L’amministrazione ha seguito passo passo la progettazione, garantendo un inserimento naturalistico e paesaggistico ottimale.

Seguendo quanto concordato in sede di Osservatorio, l’opera sarà anticipata rispetto ai cantieri della Nltl, con la prospettiva di chiudere la fase progettuale entro il 2017 e giungere all’entrata in esercizio nel 2021.

 Sottopassaggio di via della Torre. Premesso che l’attuale sottopassaggio consente un transito a senso unico, non accoglie i mezzi pesanti e non garantisce il transito in sicurezza dei pedoni, l’amministrazione ha richiesto, come opera complementare alla Nltl, la creazione di un nuovo sottopassaggio. L’opera consentirà un doppio senso di marcia, avrà un’altezza sufficiente per il transito dei mezzi pesanti e un marciapiede. Il sottopasso esistente sarà restaurato per il transito ciclopedonale.

 Barriere antirumore lungo la linea storica. Premesso che il progetto Rfi prevede il transito dei convogli Ac-Av tra Susa e Ferriera sulla linea storica, si è provveduto a inserire nelle opere anche la creazione di barriere antirumore a tutela dei centri abitati attraversati dai treni. Opere allo studio di un apposito Gruppo di Lavoro istituitosi in seno all’Osservatorio. In quest’ambito, il Comune di Buttigliera Alta ha richiesto di estendere tali infrastrutture anche al tratto dell’abitato di Ferriera che continuerà ad accogliere, seppur a valle della “Galleria Sant’Antonio”, il transito dei treni Avigliana-Torino, a pochi metri dalle abitazioni.

 Progetto turistico “La via dei Franchi e il turismo bio”. Progetto inserito nell’ambito del “Patto per il territorio” che vede Buttigliera Alta capofila, accanto ai Comuni di Chianocco, Sant’Antonino, Rosta, Rivoli, Villarbasse, la Cna, il Parco Alpi Cozie e il Centro Culturale Diocesano di Susa. Si tratta di uno studio di fattibilità presentato all’Osservatorio il 20 Marzo u.s., che, per Buttigliera, prevede il recupero dell’Ospedaletto del complesso di Sant’Antonio di Ranverso.

Il sindaco Alfredo Cimarella: “Abbiamo portato il metodo Osservatorio” sul nostro territorio.

“Abbiamo discusso in modo costruttivo, in “stile Osservatorio”, di una serie di dubbi avanzati dalla segreteria del Pd di Buttigliera Alta, come deciso in Consiglio Comunale. Di particolare importanza, per il nostro territorio, le opere complementari, a iniziare dalla nuova fermata della Sfm3 a Ferriera. Il progetto è in fase di ultimazione e prevede, in grande anticipo rispetto ai lavori della linea, la fermata con antistante parcheggio di interscambio, postazioni bus, bike box per 100 biciclette. Segue la realizzazione di un nuovo sottopasso in corrispondenza di via della Torre. Un segno tangibile del valore aggiunto di cui può beneficiare il territorio con la sostituzione di un sottopasso storico ed assolutamente inadeguato, che di fatto ha sempre diviso in due il territorio di Buttigliera Alta, impedendone la permeabilità per tutti i mezzi di una certa dimensione ed una moderna fermata del servizio ferroviario di collegamento metropolitano, a disposizione di un territorio che va sicuramente oltre i confini comunali, dal momento che sul nodo stradale limitrofo convergono flussi veicolari importanti da intercettare con un moderno parcheggio di interscambio per promuovere una cultura della mobilità urbana più sostenibile ed integrata”. 

 

 

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