FRAIS, POLEMICA SULLE PISTE DI SCI CHIUSE: IL COMUNE REPLICA A CERUTTI E BONO

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di CARLO VIGLIANO (consigliere comunale e capogruppo di maggioranza a Chiomonte)

CHIOMONTE – Le ultime esternazioni “social” della Consigliera di minoranza Lucrezia Bono, nonché quelle di Marco Cerutti che spiega la mancata apertura delle piste del Frais facendo riferimento all’estenuante ostruzionismo del Comune, necessitano di precisazioni e dei chiarimenti.
La recente interrogazione in Consiglio Comunale della Bono lamenta che il Comune ha rifiutato un’offerta vantaggiosa della Frais srl relativa alla manutenzione ed alla gestione degli impianti comunali (che avrebbe previsto la corresponsione di un imprecisato contributo da parte del Comune).
Per chiarezza Frais e Dedalo srl sono entrambe di proprietà di un’unica società rumena. Occorre poi ricordare che Marco Cerutti, allora amministratore della Dedalo, è stato rinviato a giudizio, fra l’altro, per truffa aggravata ai danni  della Regione (proprio con riguardo ad attività concernenti la manutenzione degli impianti di risalita) che si è costituita parte civile nel processo.
Inoltre, recentemente, l’Ansfisa (ex USTIF) ha comunicato, anche al Comune, che Frais srl (a seguito della sospensione del nulla osta da parte Ustif a fine 2021 e di un provvisorio rinnovo con scadenza 30 aprile 2022), ha l’obbligo di inviare una relazione tecnica che consenta di valutare la sicurezza prospettica degli impianti; esplicita poi l’esistenza di un procedimento penale volto ad accertare la quantità e la qualità dei lavori di manutenzione svolti sugli impianti di risalita.
Il Comune, ad oggi, non ha ricevuto dalla Dedalo srl la richiesta di ripristino della concessione amministrativa di competenza, previo ricevimento del nulla osta dell’Ansfisa (come confermato dall’Ansfisa medesima). Il bacino, che deturpa la bellissima piana del Frais e restringe pericolosamente lo spazio di arrivo delle piste, non è mai stato riempito per consentire l’innevamento artificiale. Nessun ostruzionismo quindi, ma obblighi di legge da rispettare.
Questa Amministrazione Comunale ritiene pertanto imprudente l’affidamento diretto degli impianti comunali a soggetti, coinvolti in procedimenti penali, così come proposto dalla Consigliera Bono che appare disinvolta rispetto a dati di fatto quantomeno imbarazzanti. Volendo uscire da sterili ed inconcludenti polemiche è utile meglio rappresentare la situazione della stazione sciistica affinché cittadini e Consiglieri di minoranza possano proporre soluzioni concrete e praticabili. Come tutti sanno al Frais coesistono impianti di proprietà di un privato e del Comune.
Il Comune, durante la tornata amministrativa 2009-2014, poteva acquistare gli impianti sciistici privati del Frais per un importo pari a poco più di 500.000 euro, in larga e inusuale misura (500.000 euro circa) già versati come caparra da un “privato” alla società dei Cerutti. Il Comune, che aveva un accordo per subentrare al “privato” versandogli l’importo pari alla caparra (utilizzando 309.240 euro da un contributo della Regione e 206.760 da fondi Sitaf),  rinunciò invece all’acquisto. Il “privato” non ricevette dal Comune i 500.000 euro circa, direttamente erogati alla società della famiglia Cerutti e trattenuti dalla medesima, cosicché il Comune non divenne proprietario di tutti gli impianti sciistici del Frais. Di questo si parlò anche successivamente in Consiglio Comunale; interpellato in merito, il Sindaco disse solo (testuale): “è stato un mio errore politico”.
Attualmente le possibilità di gestione del Frais, oltre a quella di affidare la gestione di tutti gli impianti a Frais srl sono le seguenti:
A) Compresenza di due gestori (uno pubblico, uno privato) con  difficoltà oggettiva di  accordarsi  per gestire  innevamento, battitura di piste, ecc..
B) Gestione degli impianti privati e pubblici da parte di una società terza (due esperienze in passato terminate per insanabili disaccordi con il proprietario degli impianti privati).
C) Acquisto da parte di un terzo, capace e solido, degli impianti di Dedalo (ed eventualmente di quelli comunali) con relativa gestione di tutto il comprensorio.
Escluderemmo un ulteriore tentativo, dopo quello naufragato nell’estate 2020 (mancato rispetto del MOU da parte di Dedalo), di acquisto degli impianti di Dedalo. Noi riteniamo che il confronto sul Frais debba avvenire ragionando su ipotesi  praticabili, queste od altre che verranno volentieri ascoltate valutando budget e prospettive dato che le gestioni precedenti, purtroppo, si sono rivelate insostenibili ed hanno portato a debiti, fallimenti (compreso quello di “Seggiovie di Chiomonte”), obsolescenza impianti.
Invitiamo quindi la sig.ra Bono a confrontarsi su progettualità concrete che mai abbiamo avuto il piacere di ascoltare dalle sue parole. Dire di aprire le piste è espressione di un desiderio condivisibile che, allo stato attuale, non solo per l’attuale insufficienza della neve sulle piste, pare prematuro.

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8 COMMENTI

  1. Non mi interessano le polemiche tra comune ,minoranza,società degli impianti ,ma riferendosi a quello che forse per me è stato uno sbaglio non acquistare la società degli impianti confermo seguendo il detto solo chi fa sbagli Voi state sbagliando poco .grazie

  2. Solo chi fa sbaglia?
    Sarà un detto che fa il paio con quelli dell”indimentcabile divino Giulio* ma questa volta è piuttosto fuori luogo.
    Proporrei:
    Chi sbaglia sapendo di sbagliare sbaglia due volte.

    *Giulio Andreotti per coloro che hanno problemi con le mie citazioni.

  3. Cerutti poveretti! sempre in mezzo e mai compresi!
    Purtroppo l`odissea non finirà velocemente!
    Fortunatamente viviamo ancora in uno stato di diritto e, prima o poi i nodi tornano al pettine.

  4. Curiosità,
    ritorna a travestirti da merovingio e risponditi da solo invece di tediare il prossimo con i tuoi inutili punti interrogativi.

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