FRANA DI BUSSOLENO: AL VIA I LAVORI, MA TRE QUESTIONI RIMANGONO APERTE

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di FRANCESCO RICHETTO (Consigliere comunale di minoranza)

BUSSOLENO – Provo a portare ancora degli aggiornamenti sulla questione frana di Bussoleno – via San Lorenzo borgata Reforno. In questa settimana dopo la
presentazione del progetto abbiamo avuto modo come comunità di confrontarci e discutere del futuro di quell’area.

La rimozione del fango è terminata e nel corso della settimana verrà consegnato il cantiere per i primi lavori in somma urgenza di miglioramento della sicurezza idraulica. Ditte locali eseguiranno il primo lotto di lavori (primo successo di buon senso ottenuto durante l’emergenza, lavoro per il territorio) che permetterà il rientro delle famiglie in modo definitivo entro l’estate (secondo piccolo risultato tempi contenuti e immediati di esecuzione).

Un progetto molto veloce, ma allo stesso modo impattante su cui ci sarà il tempo di ragionare già dai primi giorni della settimana con i progettisti stessi. Gli abitanti stessi porteranno punti di vista e riflessioni che riguardano il futuro di quella montagna e delle loro abitazioni. Su questo bisognerà sicuramente tornare nelle prossime settimane con aggiornamenti dal fronte dei lavori e delle discussioni.

Una data di fine lavori ambiziosa, il 15 agosto, che si cercherà sperando in condizioni meteo favorevoli di rispettare in ogni modo. Nel frattempo giovedì 28 giugno il consiglio dei ministri ha dato parere favorevole alla richiesta di stato di emergenza avanzata dalla regione Piemonte e con questa di fatto sono stati sbloccati i fondi. Restano ancora aperte partite molto importanti che questa frana ci ha imposto di affrontare.

L’utilizzo delle locali cave dismesse per depositare e stoccare fanghi e materiali detritici venuti a valle e temporaneamente sistemati nei campi agricoli verso Foresto. Come prontamente e con buon senso la coldiretti ci aveva segnalato i bussolenesi tutti si sono fatti portavoce del problema con la regione. Si sta dunque procedendo in  questa direzione e i primi contatti con arpa (per la classificazione del materiale) ed aipo (per le interferenze con eventuali rii e la dora) sono stati positivi. La burocrazia in tutta la sua lentezza sta però facendo il suo corso e ci si aspetta di risolvere il problema in poche settimane (basti pensare che ci sono
detriti nei prati vicino al campo sportivo che aspettano dall’alluvione del 2008 di trovare casa).

Il rientro anticipato dei residenti evacuati. Laddove le abitazioni lo permettono si sta cercando con protezione civile e comune, in accordo con la prefettura di costruire un piano che permetta il rientro a determinate condizioni meteo. Facile a dirsi ma complesso da mettere in pratica. Serve infatti un piano perfetto che funzioni giorno e notte e che assolutamente non fallisca. Fino ad oggi la sorte infatti è stata clemente e non ne dobbiamo approfittare. Prima di ogni cosa la sicurezza delle persone. Anche su questo punto si sta lavorando sodo e le risposte dovrebbero arrivare in una settimana.

I danni subiti e i giusti rimborsi. La procedura attuata è senza dubbio la più efficace. Far riconoscere l’evento al governo come una calamità naturale e non un locale disguido. Detto questo i cittadini in prima persona si dovranno fare carico delle spese e presentare richiesta di rimborso. Per evitare malintesi ed evitare sorprese come comunità non possiamo lasciare sole le persone. Serviranno perizie ed un sacco di lavoro burocratico. La cosa migliore sarà discuterne insieme e procedere insieme per evitare che si creino vie preferenziali e che nessuno venga dimenticato.

Come premettevo molto resta ancora da fare, molto da discutere. Le assemblee restano un punto centrale. A breve dunque in quelle sedi la parola alla popolazione. Un augurio di buon lavoro a quanti avranno la voglia e le capacità di discutere interventi e progetti. Alle persone colpite in modo diretto il mio sostegno augurandomi di ritrovarci presto per discutere di buone notizie. La mia promessa di mantenere alta l’attenzione e le energie su questo problema cercando come da principio promesso una rapidissima soluzione.

Lascio un mio recapito diretto per eventuali chiarimenti e per approfondire con chi riterrà necessario il problema frana di via San Lorenzo. Per maggiori informazioni potete contattarmi al numero telefonico: 338-3713806.

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2 COMMENTI

  1. Concordo questo è il momento di agire poi eventualmente sarà il momento di discutere. Prima la messa in sicurezza e il rientro delle famiglie, poi eventualmente gli aspetti estetici delle opere.
    Un vivo ringraziamento a quanti si sono spesi in questa emergenza a partire dall’Amministrazione Comunale alla Protezione Civile, dalle Forze dell’ordine all’ultimo dei volontari.

  2. E’ incredibile ! non si sa dove mettere alcune centinaia di MC di detriti e se ne stoccano decine di migliaia per il buco del TAV!! solo li la burocrazia non esiste come non esistono i controlli

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