GIAVENO, 150MILA EURO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ

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dal COMUNE DI GIAVENO 

GIAVENO – La seconda ondata del Covid ha di nuovo messo in difficoltà diverse famiglie, che si trovano senza reddito o con una forte diminuzione delle entrate domestiche.

La Città di Giaveno, il 23 novembre, la rilanciato attraverso una delibera di giunta il percorso avviato già durante la prima fase nel progetto “Resta a casa: a te ci pensiamo noi”, un Tavolo di lavoro tecnico-progettuale che si occuperà della distribuzione degli aiuti alle persone coinvolte.

È composto da quegli attori che già hanno collaborato nella gestione degli aiuti nella prima ondata, e che hanno inteso condividere dati e metodologia di lavoro, garantendo la necessaria trasparenza e un certo grado di flessibilità: al momento la cabina di regia è composta dal Comune, dai Servizi sociali, dall’Oratorio Semi di Speranza, dalla Caritas e dalla Croce Rossa comitato di Giaveno.

La cifra totale che verrà messa a disposizione è di circa 150-160mila euro; ai fondi del bilancio comunale già stanziati (60.000 euro) si aggiunge un contributo della Fondazione San Paolo richiesto e ottenuto grazie all’ottimo lavoro portato avanti negli anni dall’ufficio scolastico e sociale del Comune, il contributo di un privato cittadino e le nuove risorse statali per i buoni alimentari.

I fondi saranno destinati alle famiglie in difficoltà per un sostegno alle loro spese di tipo alimentare (con il sistema dei buoni spesa già sperimentato in primavera e che ha supportato diverse centinaia di nuclei famigliari); alle spese abitative, intendendo con questo bollette di utenze, costi per il riscaldamento, fornitura di legno o pellet. Per aiutare in modo trasversale anche gli esercizi commerciali di vicinato, i buoni saranno spendibili presso quelli fra loro che aderiranno, come in primavera.

Una parte di questi fondi sarà destinata all’avvio di tirocini o altri percorsi lavorativi, in modo da favorire un successivo inserimento nel mondo del lavoro.

Gli aiuti saranno rivolti in particolare a anziani soli con la pensione minima e a famiglie numerose con presenza di minori; verranno comunque definiti dei criteri precisi per l’erogazione in modo che vi sia un utilizzo trasparente dei fondi e che possa essere efficace e dare un aiuto vero a chi ha più bisogno.

Possono rientrare anche le persone che sono costrette alla chiusura delle attività, o che lavoravano a vario titolo nelle attività chiuse, lavoratori temporanei, disoccupati.

Il fatto che nel tavolo di lavoro siano presenti diverse realtà sia istituzionali sia di volontariato permette che i fondi vengano erogati in modo corretto, evitando esclusioni o sovrapposizioni e mettendo in rete tutte le esperienze e le capacità professionali e di volontariato presenti.
È garanzia di competenze trasversali già dimostrate in occasione della prima ondata e di grande conoscenza del territorio e delle diverse esigenze. In particolare la presenza degli assistenti sociali garantisce che al nucleo familiare venga applicata la risorsa di aiuto più favorevole; la presenza delle associazioni garantisce un intervento più rapido e flessibile.

“L’intento dell’amministrazione è permettere alle famiglie di passare un Natale il più sereno possibile. Sappiamo che è un anno difficilissimo per molti bilanci familiari, questo 2020 è stato un disastro per le economie di tanti, sia per quelli che avevano difficoltà già prima della pandemia e che erano già assistiti dai servizi sociali sia per coloro che hanno visto il loro reddito ridursi o azzerarsi a causa della situazione sanitaria e delle varie restrizioni – affermano il Sindaco Carlo Giacone e l’Assessore alle Politiche Sociali Concetta Zurzolo – Ci mettiamo l’impegno e le risorse possibili, auspicando un ritorno alla normalità il prima possibile. L’obiettivo dell’Amministrazione è non lasciare nessuno indietro e il Municipio ha sempre le porte aperte per aiutare chi ne ha reale bisogno. Siamo l’istituzione più vicina ai cittadini, che lo sanno e si fidano di noi”.

Nei prossimi giorni sul sito istituzionale del Comune di Giaveno vi saranno le informazioni e le modalità per accedere ai buoni spesa.

Infine, per un clima sereno e sobriamente festoso, l’amministrazione ha deciso di organizzare anche quest’anno le scenografie luminose, così come fatto da numerosi altri comuni, seppure in versione ridotta rispetto al passato. Lo fa pensando soprattutto ai bambini, per non togliere loro l’atmosfera natalizia in un anno che è stato molto difficile per tutti. Per rendere quindi un clima comunitario, stringendosi virtualmente come comunità nel dare un sostegno morale nel periodo invernale e del Natale che è sempre stato vissuto come simbolo di rinascita. È necessario anche sostenere le attività commerciali che, nonostante tutto, anche quest’anno, in una situazione di estrema difficoltà, con il loro contributo hanno dato un segnale di speranza e ci dimostrano la volontà a ripartire durante le festività natalizie.

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1 COMMENTO

  1. Con la scusa degli aiuti alle famiglie il virus si diffonderà sempre di più! I buoni spesa, la legna e il pellet sono tra le cose a cui più facilmente si attacca il covid! Lo dicono su Facebook e lo dice anche l’OMS! Poi le luminarie per far cadere il virus addosso ai passanti! E gli aiuti ai commercianti che con la loro avidità aprono i negozi infetti e riempiono tutti di virus! È una vergogna. Untori assassini!

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